13 maggio 2019

Colombia e Italia unite dai fili dell’arpa esplosa di Santiago Villaveces, a Saluzzo

 

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Un’opera immensa, quella di Santiago Reyes Villaveces, tanto da occupare l’intero spazio dell’ex Chiesa di Sant’Ignazio a Saluzzo. Harp è il titolo della grande struttura in legno e cavi che rappresenta un’arpa Topaga “esplosa”. Le stringhe infatti si diramano all’esterno della struttura e avvolgono il visitatore al centro dell’antica sagrestia. Ci sono volute circa tre settimane per realizzare Harp, allestita in occasione della manifestazione culturale Start / Storia e Arte a Saluzzo 2019. 
Santiago si è recato a Brossasco per recuperare e lavorare il legno locale necessario alla costruzione dell’arpa, legno che si è aggiunto ai sei pezzi cardine già realizzati in Colombia, suo paese d’origine. L’idea era proprio quella di fondere idealmente i due mondi, quello italiano e quello colombiano, attraverso uno strumento utilizzato dai Gesuiti che per primi cominciarono un’opera di colonizzazione, commerciale e culturale, del Paese sudamericano, lo stesso ordine religioso che realizzò la Chiesa di Sant’Ignazio a Saluzzo nel 1700. 
Il tema della colonizzazione è caro all’artista: «Si tratta di un vero e proprio successo storico – ha affermato Villaveces – ma è anche un tema complesso. Un evento che continua ad avere ripercussioni ancora oggi, una storia viva che continua a configurare la vita di tutti». L’artista colombiano ha esposto la sua opera in quanto vincitore del Premio Matteo Olivero, giunto alla sua 41esima edizione e il cui tema era l’Origine. 
«Con Harp ho voluto rendere evidente le origini dei materiali, per me è stato un privilegio poter manipolare il legno nel suo luogo d’origine. Al tempo stesso ho reso omaggio alla cultura italiana e greca, evidenziando come ogni cosa in realtà non abbiamo un’origine, ma è una copia di un’altra copia, e così via». 
Villaveces, nato a Bogotà nel 1986, è un’artista la cui ricerca si svolge intorno alle strutture e alla loro complessità, come si riconosce anche nel minuzioso progetto dell’arpa. Ha conseguito un MA in Scultura al Royal College of Art di Londra, ottenuto con la borsa di studio Abraaj Royal College of Art 2015/2017. Ha conseguito una laurea in Arti visive e Storia e Teoria dell’arte presso l’Universidad de Los Andes in Bogota. I suoi lavori e progetti sono stati esposti in diverse mostre e musei internazionali. 
Harp sarà visitabile fino alla fine della rassegna saluzzese Start, che chiuderà il 26 maggio. (Chiara Gallo)

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