14 maggio 2019

Effetto Leonardo. A Palazzo Pretorio di Prato cinquanta artisti celebrano il genio di Leonardo da Vinci

 

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Alle celebrazioni diffuse per il cinquecentenario della morte di Leonardo si unisce anche Prato, dove, fino al 30 giugno 2019, sarà visibile la mostra “Effetto Leonardo”. Realizzata dal Museo di Palazzo Pretorio in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, al quale, nel 2006, il collezionista pratese Carlo Palli ha donato 200 opere della sua raccolta d’arte contemporanea, la mostra presenta oltre 80 opere di 50 artisti italiani e internazionali articolate in un percorso tematico d’ispirazione leonardesca, quale omaggio al genio vinciano e in “continuità” sia con la grande tradizione storico-artistica della Toscana sia con la vocazione all’arte contemporanea della città di Prato, dove sono sorte e hanno sede varie raccolte contemporanee d’eccellenza. Opera simbolo della mostra è il famoso ritratto senile di Leonardo rielaborato graficamente da Man Ray in un ready made aiutato del 1967, che riafferma la matrice duchampiana dell’objet trouvé e spiana la strada al recupero postmoderno di icone universali come Leonardo, ironicamente “ritrovato” col sigaro in bocca. Premessa alla mostra diventa così la tela del “paroliere” Ben Vautier che riporta l’assunto manifesto dell’arte concettuale: L’arte è un discorso sull’arte. Tutta la mostra si presenta infatti come un “discorso sull’arte” di Leonardo, il suo mito, le sue ricerche e le sue attività, i suoi capolavori e i suoi codici, rivisitati e reinterpretati, ripresi o evocati da decine di artisti in Italia e nel mondo nell’arco di tre decenni, dalla fine degli anni Sessanta al Duemila. Tutto il percorso è frutto di scelte, intenzioni e opportunità del pratese Carlo Palli della sua predilezione per le ricerche artistiche neo-dadaiste, in particolare il Nouveau Realisme e la Pop Art, Fluxus e la Poesia Visiva, delle sue frequentazioni assidue con azionisti e performers, musicisti sperimentali, poeti irregolari, artisti intermediali; tutte esperienze artistiche che riprendono o ripercorrono motivi culturali e fatti sociali in chiave concettuale eppure divertita, sottile e anche pungente, intelligente ma spesso irriverente, in forme che sono ora proposte in questa mostra, con le opere di Ay-O, Anna Banana, Massimo Barzagli, Mirella Bentivoglio, Alighiero Boetti, Umberto Buscioni, Giuseppe Chiari, Philip Corner, Giuseppe Desiato, Paul De Vree, Herman De Vries, Jean Dupuy, Lawrence Ferlinghetti, Giovanni Fontana, Claudio Francia, John Furnival, Fabrizio Garghetti, John Giorno, Klaus Groh, Pietro Grossi, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Allan Kaprow, Jiri Kolar, Ketty La Rocca, Arrigo Lora-Totino, George Maciunas, Roberto Malquori, Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Larry Miller, Yoko Ono, Luciano Ori, Orlan, Ben Patterson, Lamberto Pignotti, Michelangelo Pistoletto, Man Ray, Gianni Ruffi, Serge III, Mario Schifano, Daniel Spoerri, Stelarc, Luigi Tola, Karel Trinkewitz, Ben Vautier, Emilio Villa, Rodolfo Vitone e Wolf Vostell.
 
Info:
Museo di Palazzo Pretorio
Piazza del Comune – 59100 Prato
Orario: Aperto tutti i giorni (eccetto il martedì non festivo) con orario continuato dalle 10.30 alle 18.30. 
 

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