05 giugno 2019

La varietà è il valore del Premio Carapelli for Art. Bando aperto fino al 15 luglio

 

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Cosa rende unico un Premio dedicato all’arte? Certo, l’entità economica del grant non guasta ma a valere sono anche le possibilità e le collaborazioni che si possono aprire per i vincitori. Lo sanno bene al Carapelli for Art, il concorso che mette in dialogo le Accademie e gli istituti d’arte italiani e internazionali più influenti. A un mese dalla pubblicazione del bando, nel board del premio figurano istituzioni come Brera – Accademia di Belle Arti, Accademia di Belle Arti G. Carrara, BellasArtes – Univesidad de Granada, Accademia di Belle Arti di Foggia, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, LABA Firenze – Libera Accademia di Belle Arti, Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia di Belle Arti di Firenze, École des Beaux-arts Versailles. Un’ampia geografia di luoghi dedicati all’arte e alla conoscenza, che ripercorre anche la composizione eterogenea dei partecipanti al concorso, provenienti da Paesi come India, Polonia, Svizzera, South Africa, Bangladesh, Mexico, Iraq, Grecia, Estonia, Francia, Russia, Taipei, Uk, Israele, Romania, Brasile. 
Il tema di questa seconda edizione è “Unione. L’incontro tra le varietà che porta a nuovo valore”, un argomento non solo particolarmente attuale ma anche declinabile tra diversi significati e linguaggi. Il bando prevede due categorie: Open, aperta a tutti gli artisti professionisti, e Accademia, rivolta agli studenti delle Accademie di Belle Arti di vari Paesi e, con un montepremi complessivo di 12mila euro, divisi tra le due categorie, il sostegno alle arti visive è concreto. Inoltre, le opere degli artisti vincitori entreranno a fare parte della collezione Carapelli. 
Presentata anche la giuria del premio, composta da giovani e interessanti nomi del panorama della critica contemporanea: Federica Boràgina e Giulia Brivio, fondatrici di Boîte Editions, progetto curatoriale dedicato all’editoria e all’arte contemporanea; Attilia Fattori Franchini, cofondatrice delle piattaforme non profit bubblebyte.org e Opening Times, oltre che curatrice di BMW Open Work di Frieze; Matteo Innocenti, curatore per musei e istituzioni, tra cui il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, spazi no-profit, gallerie private italiane ed estere, residenze d’artista; Victoria Mann, fondatrice e direttrice di AKAA-Also Known As Africa, fiera d’arte e design; Raina Mehler, registrar specializzata in Media Arts per Pace Gallery, New York; Gabriele Tosi, curatore indipendente e direttore artistico di LOCALEDUE di Bologna. 
Le iscrizioni sono aperte fino al 15 luglio 2019 e i vincitori verranno annunciati durante il mese di settembre 2019. Il bando ede il modulo d’iscrizione a Carapelli for Art 2019 sono disponibili qui.

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