09 giugno 2019

Terry Atkinson alla Galleria Six, Milano

 

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A Milano, alla Galleria Six, inaugura oggi, 10 giugno, “American Civil War”, la seconda personale in galleria di Terry Atkinson (1939, Thurnscoe, Yorkshire), artista che alla fine degli anni Sessanta fu tra i fondatori di Art & Language. Con lavori realizzati negli ultimi due anni la mostra esplora una continuità ideale tra l’iconografia della storia americana e alcuni elementi dell’immaginario dell’era digitale, passando per la filmografia hollywoodiana.
Abbiamo posto alcune a Sebastiano dell’Arte, gallerista di Galleria Six.
Come è nata la mostra “American Civil War”? Come si inserisce il nucleo di opere esposte nella ricerca dell’artista?
«”American Civil War” nasce dall’urgenza di mostrare al pubblico il lavoro di Terry Atkinson legato alla pratica artistica degli ultimi due anni. L’American Civil War si concluse nel 1865, ovviamente, in questo senso, le affermazioni contenute in questo ciclo di lavori si basano direttamente ed esclusivamente su interpretazioni storiche delle memorie e analisi altrui indagate dall’artista e di come questo particolare contesto storico abbia influenzato la vita e il modo di pensare, non solo di Terry Atkinson e della sua generazione, ma di intere generazioni a venire. In alcuni di questi lavori, l’iconografia dell’American Civil War è caratterizzata dall’inserimento dei cosiddetti “viaggiatori del tempo” figure tratte dal passato dell’arte (dai “Capricci” di Goya) e da alcune delle manifestazioni più recenti della cultura occidentale (figure di “E.T.” e “Star Wars”) sono proposte come cifra di un treno di continuità nella pratica artistica stessa (da Goya al presente digitale). E, allo stesso modo, un tentativo di accennare al massiccio investimento culturale attuale nella celluloide in corso e l’impatto digitale (con le ripercussioni storiche di Hollywood particolarmente accennato) su come rileggere il nostro passato e immaginare il nostro futuro».
Come si inserisce questa mostra nella programmazione di Galleria Six? 
«Questa mostra nella programmazione della Galleria Six si inserisce, appena dopo la mostra di Maurizio Mochetti , sia per consolidare il rapporto con l’artista Terry Atkinson sia per l’esigenza di rafforzare l’identità stessa della galleria attraverso un lavoro di ricerca singolare e non allineato. Coincide inoltre con l’avvio di un’importante catalogo sulla pratica artistica di Terry Atkinson, dal 1962 ad oggi, che sarà pubblicato entro dicembre 2019 da Con-fine edizioni di Bologna.
Quali saranno le successive mostre in programma?
Tra le mostre in programma già confermate avremo Gianluca Codeghini e Ange Leccia nel contesto della fiera Art-O-Rama in Marsiglia, dal 30 agosto al 15 settembre. Seguirà Luca Rossi con una mostra presentata e curata da Giacinto di Pietrantonio. Successivamente inaugureremo una mostra di appena dieci giorni con Gianluca Codeghini, che presenterà un concept in sottrazione suggeritogli negli anni da Emilio Prini che allora frequentava. In seguito ospiteremo la prima personale italiana dell’artista inglese Michael Broughton – con un testo in catalogo di Sofia Silva -, un pittore legato alla tradizione britannica, amato da John Berger, vincitore di una residenza alla Tate Britain e al Prado di Madrid. Nella primavera 2020, avremo anche una mostra di Michele Zaza, dedicata al lavoro in bianco e nero degli anni Novanta in cui sarà presentato anche un video realizzato appositamente per lo spazio della galleria». (Silvia Conta)
Terry Atkinson
“American Civili War”
Dal 10 giugno al 27 luglio 2019
Galleria Six
Piazzale Gabrio Piola 5, Milano 
Opening: 10 giugno 2019, alle 18.30
Orari: dal martedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00 (Gli orari possono variare, verificare sempre via telefono)
www.galleriasix.it, info@galleriasix.com
 

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