13 giugno 2019

I risultati di Pandolfini per il Contemporaneo

 

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Gioisce il dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea alla Casa d’Aste Pandolfini dopo la vendita di successo dello scorso 10 giugno durante la quale è stato raccolto un totale di un milione e 230 mila euro, registrando 110 per cento delle stime, con il 67 per cento dei lotti venduti.
Top lot della serata il lavoro di Emilio Isgrò del 1971, Dichiaro Di Non Essere Emilio Isgrò, composto da sette pannelli su tela emulsionata in teca di legno ed esposto nel 2016 a Palazzo Reale, l’opera è stata acquistata da un collezionista italiano per la cifra di 234mila e 800 euro. 
Seguono la classifica dei prezzi più alti della sessione un’opera in acciaio di Getulio Alviani dal titolo Rilievo Speculare e Elementi Ricurvi, battuta a 173mila e 800 euro, mentre ha raggiunto i 137mila 200 euro, un Senza Titolo di Pier Paolo Calzolari, che ha raddoppiato la sua stima iniziale. 
Venduti tutti i Boetti in catalogo, come ad esempio Giocare, una penna blu su carta applicata su tela del 1978, passato di mano a 143mila 300 euro, o Dall’oggi al Domani, un arazzino del 1989 aggiudicato a 21mila 250 euro. 
Per le “carte” va segnalata la vendita per 13mila 750 euro dell’attesissimo disegno di Osvaldo Licini del 1952 raffigurante L’Amalassunta, raro per la dedica sul retro fatta dall’artista ad un amore segreto che lo accompagnò tutta la vita. 

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