23 giugno 2019

Il meglio e il peggio della settimana, in sei notizie non da perdere

 

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L’indispensabile per rimanere aggiornati, selezionato per voi da Exibart. 
UP 
– Il 2020 di Palazzo Strozzi nascerà sotto il segno del contemporaneo, con due grandi mostre dedicate a due maestri: Tomás Saraceno e Jeff Koons. 
– Il Metropolitan si schiera e, per la Giornata del Rifugiato, copre le opere di tutti i grandi della storia dell’arte, costretti a fuggire dalla propria patria. 
DOWN 
– Il direttore delle Serpentine Galleries di Londra, Yana Peel, si è dimessa per un’inchiesta riguardante il suo legame con la NSO, una società israeliana specializzata in armi informatiche. È l’ora di prendersi le proprie responsabilità. 
– Ad Art Basel, un bambino di tre anni distrugge una scultura realizzata da Katharina Fritsch nel 2000, del valore di circa 50mila euro.  
– Secondo gli eredi, quella che si sente nella registrazione pubblicata dalla National Sound Library del Messico non sarebbe la voce di Frida Kahlo. Ma è stato bello crederci.

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