25 giugno 2019

Da Ghirri a Dior, attraversando la dolcevita. Mercanteinfiera rilancia il saper fare italiano

 

di

Cosa succede quando stilisti come Dior, Kenzo, Celine e Nicholas Kirkwood, incontrano maestri del linguaggi visivi del calibro di Luigi Ghirri, Ettore Sottsass, Mimmo Jodice? E come se non bastasse, se dovessimo aggiungere anche i paparazzi Lino Nanni ed Elio Sorci? Per scoprirlo, non rimane che aspettare il 5 ottobre, quando aprirà la 38ma edizione Mercanteinfiera, uno degli appuntamenti di settore più attesi dell’anno fieristico. 
Molte le novità, a partire da uno spazio dove opere d’arte russe dialogheranno con artigiani russi che realizzeranno live pezzi tipici della tradizione, come la matrioska. Per aiutare collezionisti e appassionati, il polo fieristico metterà a disposizione Fingerprint Authentication System, un servizio antifalsificazione sviluppato da Centro Studi Archeometrici, Ars Mensurae e Università La Sapienza di Roma. Ma grande attesa per le due mostre collaterali, dedicate alla genialità italiana. 
“In her Shoes. Due passi nella storia della calzatura” sarà un viaggio nella storia dell’accessorio più amato da fashion victim e non solo. C’è il sandalo mule di Fendi del 2000, la scarpa surrealista di Celine del 2013 e il sandalo di Kenzo del 2011, ideato dall’allora direttore artistico Antonio Marras. Con il Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi – nato nel 1995 da un’intuizione dell’imprenditore Luigino Rossi e, dal 2003, sotto l’egida del gruppo finanziario e del lusso LVMH – Fiere di Parma apre le porte a un percorso che parte dalla calzatura delle nobili donne veneziane di fine XVII secolo al sandalo ispirato a Blade Runner del britannico Nicholas Kirkwood. 
La seconda collaterale è dedicata invece a quei creatori di sogni che sanno tradurre la magia di paesaggi, luoghi e persone in un linguaggio universale. Chi sono? I fotografi, ovviamente. Le spiagge di Massimo Vitali, l’occhio intimo-poetico di Luigi Ghirri, lo sguardo sul pianeta di Sottsass, passando per Mimmo Jodice, Ugo Mulas, Cesare Monti e Nino Migliori, Gabriele Basilico e anche Lino Nanni ed Elio Sorci. Due paparazzi, questi ultimi, che seppero far assaporare ai comuni mortali la vitalità strabordante degli anni della Dolce Vita e dei suoi personaggi impossibili. In esposizione per la mostra “Collezione Bonanni Del Rio, la scelta italiana”, sessanta scatti per una ricognizione della fotografia tutta italiana proveniente dalla collezione privata di Lucia Bonanni e Mauro del Rio della Galleria d’arte BDC di Parma. 
Restano però antiquariato, modernariato, design e collezionismo vintage gli indiscussi marchi di fabbrica di Mercanteinfiera: in 45mila metri quadrati di superficie espositiva sfilerà tutta la storia dell’arte dal ‘600 all’800 fino ad arrivare a pezzi iconici di maestri del design come Albini, Iosa Ghini e Fornasetti passando per David Webb o il poeta pubblicitario Armando Testa
Che poi antico non vuol dire non aggiornato, infatti, sul solco dell’online troveremo Intondo, il mercato virtuale dell’arredo vintage, che si presenterà al pubblico con i suoi 5mila prodotti a porta di click.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui