02 luglio 2019

Legami di famiglia. A Budapest, una mostra dedicata a Wilhelm Kahlo, fotografo e padre di Frida

 

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Alla Kunsthalle di Budapest ha appena aperto una mostra dedicata a Wilhelm Kahlo, padre della ben più conosciuta Frida. “Frida’s Country”, curata da Mihály Medve, sarà visitabile fino al 22 settembre ed è stata realizzata con il contributo della Ricardo B. Salinas Pliego Collection. 
Secondo la storia di famiglia, il diciottenne Wilhelm Kahlo arrivò nelle Americhe nel 1890, a vent’anni, portando con sé le tradizioni di una famiglia di artigiani, mercanti e orafi della Germania. «Mio padre nacque figlio di un ungherese, nel 1871, a Baden-Baden e, dopo aver studiato a Norimberga nel 1888, perse la madre all’età di 18 anni e non andò d’accordo con la matrigna. Così mio nonno, un orafo, gli diede i soldi per il viaggio in America», raccontava Frida al suo biografo, Raquel Tibol. Iniziò la sua nuova vita nel Paese di adozione, il Messico, con il nome di Guillermo Kahlo, prima partendo popolosa ed economicamente influente dalla comunità tedesca, per adattarsi poi al melting pot della cultura indigena. Si sposò e perse la moglie durante il terzo parto. Guillermo rimase subito affascinato dal mondo della fotografia, che conobbe da Antonio Calderón, il padre della sua seconda moglie, che gestiva uno studio fotografico. 
Le sue fotografie della moderna e imponente struttura in acciaio dei grandi magazzini Boker, inaugurati nel 1900, gli valsero un certo successo e diverse commissioni pubbliche e private. Guillermo Kahlo diventò così uno dei fotografi più conosciuti di tutti il Messico e le sue fotografie ci rivelano, con un attento occhio documentario, le architetture e la società del Paese. Le immagini dei moderni edifici pubblici e delle strutture industriali di Città del Messico, realizzate nello spirito della Neue Sachlichkeit-Nuova oggettività, raccontano la metamorfosi della città in una delle capitali più popolose del mondo. «Era un costruttore / distruttore di sogni e uno scettico analitico tedesco», diceva di lui Diego Rivera
L’esposizione, oltre a raccogliere i numerosi progetti fotografici di Guillermo, come quello sul Teatro Nazionale di Città del Messico, mostra anche diversi ritratti realizzati dall’artista e rivela l’intima relazione tra il padre e la figlia, oltre che, secondo Medve, le influenze di stile. 
«Metti le ceneri d Frida in un’urna precolombiana e riponila accanto al ritratto di Guillermo», scriveva Rivera, in una lettera del 1955. Il ritratto in questione fu dipinto nel 1951 da Frida, in occasione del decimo anniversario della morte del padre. Nella dedica, scritta sul ritratto, si legge: «Dipingo mio padre, Wilhelm Kahlo, artista e fotografo di origine ungherese. Nobile creatura che ha combattuto coraggiosamente l’epilessia per 60 anni e non ha mai smesso di combattere contro Hitler. In adorazione, sua figlia, Frida Kahlo».

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