20 gennaio 2003

Un teatro piccolo così

 
Si viene completamente immersi all’interno di un teatro in miniatura. Dove il protagonista è una proiezione alta una manciata di centimetri. E’ uno spettacolo di teatro sperimentale presentato per la prima volta alla scorsa Biennale di Venezia…

di

È proprio il caso di dirlo, ci troviamo davanti ad una magia del teatro. Un teatro in miniatura, dove l’attore protagonista Alvise Battain è proiettato come se fosse un ologramma, direttamente sulla minuscola scenografia. L’attore appare come un lillipuziano, o meglio come un fantasma, mentre scandisce molto bene alcune pagine di Edgar Allan Poe tratte da Il racconto in una bottiglia e da Una discesa nel Maelström. I suoni e le luci sono ovattate, quasi impercettibili, ma assolutamente realistiche e suggestive.
Dopo qualche minuto di immersione nel buio completo, ci accompagna una breve introduzione dell’ideatore di questa macchina della fantasia, Franco Maurina. Si tratta di un teatro in miniatura ricostruito in scala 1:10, completo e funzionante come un teatro vero: è un complesso originalissimo di meccanica, luci, suoni, video proiezioni e voci che portano lo spettatore in una atmosfera di pura poesia. Il teatrino nasce da un’idea dell’autore trentino di costruire un palcoscenico di dimensioni ridotte da offrire a registi e creativi perteatro in miniatura studiare e mettere a punto soluzioni scenografiche senza dover occupare un’intera sala o tutto un teatro di posa. Il fine è quello di simulare la quarta dimensione, fatta di luci e di funzioni matematiche, in modo da collocare lo spettatore al centro della sperimentazione teatrale. Ci sono voluti circa due anni di paziente e preciso lavoro. Maurina ha costruito questo stage delle meraviglie con il suo ingegno e le sue capacità, servendosi di pezzi di automobili e quant’altro gli capitasse fra le mani. Ha dato realismo ad ogni particolare come solo un vero artigiano di intuito sa fare, risolvendo problemi tecnici e concettuali di delicata complessità.
La storia narra di un superstite di un veliero distrutto da un nubifragio. Il protagonista narratore viene catapultato su una nave gigantesca dove ogniteatro in miniatura elemento è misterioso e inspiegabile. Più tardi un vortice lo porterà, come un buco nero, in luoghi altrettanto inspiegabili e sconosciuti. Luoghi dove la mente in preda al terrore cercherà di ricomporre dimensioni che non conosce. Così Maurina dice della sua opera: “Nei due racconti tutte le dimensioni vengono alterate variandone i rapporti naturali: da quelle a noi conosciute a quelle immaginabili solo attraverso modelli matematici. Sono queste dimensioni che io desidero mettere in scena”.
Il teatro miniaturizzato è stato prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano e dalla Biennale di Venezia, dove è stato presentato nella scorsa edizione. È possibile seguire lo spettacolo fino al 29 di gennaio, la prenotazione è obbligatoria, perché… anche la platea è ridotta.

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sara sciortino
spettacolo visto il 7 gennaio 2002


Luogo:Bolzano- Nuovo Teatro Comunale (Sala Prove)
Periodo: dal 7 al 19 gennaio
Orari: h. 20.00, 21.30, domenica h. 16.00, 18.00 e 20.00, lunedì 13 gennaio riposo
Indicazioni: Spettacolo per un massimo di 15 persone. È indispensabile prenotare.
Info: tel: 0471 301566


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