12 settembre 2003

fino al 26.X.2003 Luigi Crocenzi – Un racconto per immagini Spilimbergo (pn), Palazzo Tadea

 
La Provincia italiana del dopo guerra, ripresa e montata in eloquenti fotoracconti dell’epoca, dal sapore già neorealista. Un viaggio indietro nel tempo grazie al quale scoprire o riscoprire l’Italia e gli italiani della metà del ‘900…

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La gran parte delle fotografie esposte in questa mostra ha il carattere dell’istantanea , ovvero di quel tipo di ripresa realizzata senza aver avuto il tempo di valutare gli aspetti compositivi o addirittura la messa a fuoco. Le immagini di Luigi Crocenzi (Montegranaro, 1923 – Fermo, 1984), osservate da vicino, spesso mancano di nitidezza. Anche le piccole stampe in esposizione, da lui stesso eseguite, confermano un certo disinteresse per il purismo tecnico e per l’oggetto Crocenzi 1943 fotografico in sè.
Tuttavia questa scelta, nell’intera produzione, e ancora più evidentemente nei fotoracconti qui esposti, si traduce in un’opera narrativa articolata e asciutta, disincantata e coerente con un certo spirito antiborghese che, a dispetto delle imprecisioni tecniche, appare nitido.
La raccolta esposta è patrimonio del CRAF (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia) e fa parte di un fondo più cospicuo che riunisce l’opera di Crocenzi. Il fotografo fu una poliedrica figura che per una quindicina d’anni, a cavallo tra gli anni ’40 e ’50, soprattutto collaborando con Elio Vittorini, ha saputo rappresentare la provincia italiana senza false retoriche, cogliendo quello stesso spirito che attraversò tutta l’Italia postbellica e al quale si sarebbe ispirato anche il neorealismo.
Crocenzi 1950 1955In mostra, oltre alle stampe dell’epoca, una selezione di fotografie ingrandite ai pigmenti di carbone che sottolineano efficacemente la solidarietà di Crocenzi per questa Italia. “Sono immagini che fanno nascere un sentimento diverso dalla pena, che non lasciano trasparire disperazione o povertà –afferma Raffaella Turrin in catalogo– al contrario nel loro calibrato equilibrio offrono volti dignitosi, individui con una grande forza d’animo ed una salda morale.”
Completano la raccolta, esposti in due teche, i documenti e le pubblicazioni d’epoca dove si possono leggere, montati nel loro senso originale, i fotoracconti di questo personaggio complesso, moderno e disilluso fotografo della provincia italiana del dopo guerra.

giulio aricò
mostra vista il 6 settembre 2003


“Luigi Crocenzi – Un racconto per immagini”. Fino al 26 ottobre 2003. Palazzo Tadea, Spilimbergo (pn). Orari: 10.30-12.30/ 16.00-19.00, lunedì chiuso. Tel/fax (+39) 0427 91453 www.agemont.it/CRAF

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