06 novembre 2003

decibel_talenti laterali Intervista ai Tu m’

 
Dal piccolo borgo medievale di Città Sant’Angelo in provincia di Pescara il Tu m’ nel corso di pochi anni sono saliti alla ribalta della scena internazionale. Il loro modo di lavorare si dipana dalla rete informatica per arrivare nei musei e nelle gallerie d’arte. Musica elettronica, sound art e video si mescolano. Sul filo dell’improvvisazione e dell’estetica post digitale…

di

Tu m’ è il titolo di un lavoro di Duchamp e Mr Mutt (il nome della vostra etichetta) deriva da un altro suo lavoro…
Effettivamente potrebbero esserci delle connessioni tra quello che facciamo e l’estetica di Duchamp. Tutti sanno che in Tu m’ Duchamp citava se stesso in una sorta di auto campionamento ante litteram. In R.Mutt (Fontana) Duchamp suggella quello che universalmente conosciamo come ready-made. Tutto ciò ci sembra perfettamente attinente alla condizione di certa nuova musica elettronica, che vede anche nel campionamento di elementi assolutamente contrastanti e apparentemente inconciliabili, una pratica che dà forma a nuovi ready mades sonori.

Cosa rappresenta per voi l’improvvisazione?
Tutto ciò che facciamo musicalmente e non, scaturisce dall’improvvisazione. L’approccio istintivo e l’elemento sorpresa sono elementi importantissimi per cercare vie diverse. Ultimamente, a differenza dei nostri esordi, utilizziamo l’editing che ci Tu m_Untitled02 soccorre nei momenti più difficili. In molti casi attualmente l’improvvisazione si nasconde dietro a finti intellettualismi e a follie forzosamente concettuali. Il rischio è di non produrre ottime cose e di guardare più che altro al passato piuttosto che a nuove strategie timbriche, strutturali e dinamiche. L’editing per noi equivale a fermarsi e ragionare sul già fatto e sentito, affinché questi vengano estirpati. O almeno ci si prova.

Mettete in relazione i suoni con le immagini. In che modo?
Da sempre sentivamo il bisogno di visualizzare il nostro suono attraverso il video. Siamo anche felici del fatto che questa sia una tendenza in crescita nel settore musicale e nelle gallerie d’arte, dove questi nuovi linguaggi hanno comunque radici antiche: non dimentichiamo gli esperimenti di Pietro Grossi. Il nostro approccio al video fa riferimento all’errore digitale che negli ultimi anni sta offrendo nuovi differenziandosi dai dettami della video-arte “classica”.

Quanto è importante il confronto con realtà straniere in un’Italia che a tratti fa fatica a sprovincializzarsi?
Per noi questo confronto è alla base del nostro lavoro, ed è salutare imparare da chi ne sa più di noi. Amiamo molto il lavoro di molti artisti che ci piace analizzare, questo ci ha portato a collaborare con Steve Roden, Frank Metzger (ex Oval), Ulrich Krieger ed altri… Pensiamo che in Italia si faccia fatica ad espandere la propria esperienza per diverse ragioni.

Tu m_pollenIl dibattito sulle etichette web è molto acceso e la loro produzione in forte crescita. Qual è la vostra esperienza con la web label Tu M’p3?
Con Tu M’p3 abbiamo raccolto pezzi inediti dei nostri musicisti preferiti, che hanno potuto così allargare in parte il loro pubblico, attirando anche l’attenzione dei neofiti. In più, abbiamo dato a musicisti esordienti la possibilità di farsi conoscere ad un pubblico molto più ampio. L’ mp3 giova chi non può permettersi di spendere questi dannati 20 euro per un CD ed i musicisti che vogliono diffondere la loro musica nella maniera più veloce e diretta possibile. Molti potrebbero inorridire per questo discorso troppo semplicistico, ma per noi questo è l’essenziale.

Che differenze notate tra il sistema della musica in genere e quello dell’arte contemporanea?
Sono entrambe situazioni molto stimolanti e ci piace “dividerci” in queste due vesti. È un bene che le molte gallerie d’arte in Italia finalmente si siano aperte alla sound-art. Questo ha favorito non solo l’ingresso dei musicisti in questo nuovo contesto, ma ha portato con se anche un nuovo pubblico: quello musicale. Quanti oggi appassionati di musica ellettronica assistono alle installazioni audio-visive di un Carsten Nicolai che è “noto” principalmente come musicista?

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tu-m.com

bio
I Tu m’ sono Rossano Polidoro (1970) e Emiliano Romanelli (1979). Si sono formati nel 1998, vivono e lavorano a Città Sant’Angelo (Pe). Dal 2001 i Tu m’ hanno realizzato cd per diverse label: Cut, Aesova, Grain of Sound, BOXmedia, FatCat (mp3), 12K/term., Phthalo, Fällt, ERS, Rossbin, Apestaartje, Cubic, Plop. Hanno collaborato con numerosi musicisti (Steve Roden, Frank Metzger), e video artisti (Claudio Sinatti, Bianco & Valente and Cane CapoVolto). Hanno fondato l’etichetta web tu M’p3 e la label cdr Mr.Mutt.
Hanno partecipato a numerose mostre collettive e festival di musica elettronica: 2003: “Space is still the place”, TPO, Bologna, a cura di M.Altavilla e A. de Manincor; I Moderni / The Moderns”, Castello di Rivoli, Rivoli, Torino, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev and Anthony Huberman; .”Elettrowave2003″ in the ArezzoWave Festival, Arezzo; .”Life is full of possibilities”, T293 Gallery, Napoli, a cura di M.Altavilla; “VideoMinuto Pop TV 2003″ – Centro Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; .”The Video Game” – Pianissimo Gallery, Milano, segnalati da M. Ribecchi; 2002: .“Sintesi – festival delle arti elettroniche”, Napoli ; “List”, Purple Institute, Parigi; “Passerus”, Batofar, Parigi, a cura di Giovanna Zapperi e Andrea Lissoni; “Wok”, Civica Galleria D’Arte Moderna of Gallarate, Gallarate, Varese; “Dissonanze – Enzimi”, Roma; .”Napoli Film Festival”, Napoli; “Transcodex”, Roma; “E clip city 2”, Batofar, Parigi, a cura di Andrea Mi)
discografia
Tu m’ | .01 | CUT (ch)
.Tu m’ | Domenica/Novembre | ERS/Staalplaat (holland)
.Tu m’ | and The Magical Mystery Orchestra | Aesova (usa)
.Tu m’ | Pop Involved | Fällt/Ferric (ireland)
.Tu m’ | Pink Shark | Phthalo (usa)
.Tu m’ | A : B | FatCat MP3 (uk)
.Tu m’ | Garden | 12K/Term. MP3 (usa)

marco altavilla

[exibart]

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