11 luglio 2018

Fino al 14.VII.2018 Alfredo Pirri – Le Erinni (secondo Jean-Paul Sartre) La Pelanda, Roma

 

di

“Un nugolo di mosche che divorano i resti  della Roma di oggi”. Così Alfredo Pirri racconta la sua ultima mostra, che unisce la tragedia greca con le parole di Jean Paul Sartre, autore dell’opera teatrale  Le mosche (1943) basata sulla riscrittura delle Coefore di Eschilo in chiave esistenzialista, dove la libertà viene definita come “il più assurdo e inesorabile degli impegni” che piomba su Oreste, esiliato in quanto assassino di Egisto e Clitennestra per istigazione di Elettra, tormentata dalle mosche, le moderne Erinni. “Le Erinni (secondo Jean Paul Sartre)” è stata organizzata alla Pelanda nell’ambito del settantesimo anniversario dell’Accademia Nazionale di Danza, che ha chiesto a Pirri il progetto di una mostra che coinvolgesse i costumi storici dell’istituzione. 
null
Alfredo Pirri – Le Erinni (secondo Jean-Paul Sartre), foto di Gino Di Paolo
“Quando è arrivata la proposta ho visto subito l’attuarsi di questa tragedia, di un mondo che viene cancellato dalla contemporaneità proprio come un matricidio, l’uccisione di un parente prossimo “spiega l’artista. Un dramma espresso in maniera poetica ed estremamente lucida da un allestimento essenziale: si entra in una sorta di grande corridoio dove al centro è visibile una serie di delicati  disegni appoggiati ad una fila di mensole, ad altezza di bambino, esposti come una partitura musicale illuminata dall’alto. Una sorta di viatico che introduce  alla sala centrale, definita dall’artista “la piazza dell’esecuzione”, dove sono esposti 50 costumi femminili, realizzati dal 1943 agli anni Settanta, capovolti  ed appesi al soffitto, “come i condannati a morte nei processi pubblici, impiccati a testa in giù” aggiunge Pirri. Il ronzio delle mosche, che risuona nella sala, rimanda alle Erinni che torturano gli inconsapevoli, che Sartre aveva voluto mettere in scena nella Parigi occupata dai nazisti. Abiti senza corpo né storia, simulacri di drammi che si sono compiuti e si compiono ancora, spesso cancellati da memorie troppo labili e superficiali: la mostra è un grido d’allarme, un memento per il futuro che arriva da uno degli artisti italiani più sensibili alle problematiche di un’attualità sempre più confusa e preoccupante.
Ludovico Pratesi 
mostra visitata il 20 giugno 
Dal 20 giugno al 14 luglio 2018
Alfredo Pirri – Le Erinni (secondo Jean-Paul Sartre)
La Pelanda
Piazza Orazio Giustiniani 4 – Roma 
Orari: dal martedì alla domenica dalle ore 14.00 alle ore 20.00
Info: www.accademianazionaledanza.it

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui