11 novembre 2018

Attraversando l’Africa, fino all’Artico. I last minute di Paris Photo

 

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La folle settimana parigina dedicata alla fotografia, che chiude i battenti questa sera, ci propone Also Known As Africa, ovvero, la fiera d’Arte Contemporanea e design incentrata sull’Africa con 135 artisti e 49 gallerie internazionali. AKAA, che guarda per questa terza edizione al sud globale, vede la presenza della galleria genovese VisionQuest 4rosso con i lavori di Francesca Galliani e il suo progetto sulla capoeira in Angola, restituito attraverso belle foto in bianco e nero arricchite da segni grafici. Susana Pilar, l’artista cubana presentata da Galleria Continua, propone un’installazione monumentale in cui ricostituisce un album di famiglia tra specchi e vecchie foto in grande formato. Mentre presso l’Artist Proof Studio, uno studio sudafricano di stampe artistiche no profit, ritroviamo, accanto a ottimi lavori di artisti emergenti, alcune magnifiche stampe di William Kentridge, che lui stesso ha offerto per sostenere l’organizzazione. 
Il First Floor Harare, primo spazio internazionale e indipendente per artisti dello Zimbabwe, presenta Wycliffe Mundopa, che dipinge le donne del suo Paese per denunciarne le difficili condizioni di vita e i loro problemi – vedi la prostituzione – ma che guarda a Rubens nella composizione, senza averlo ancora mai visto. Forti e diretti i lavori sulle proteste operaie represse fino alla morte, dell’artista sudafricano Asanda Kupa presentato dalla belga Guns & Rain. Belle le foto di Lyle Ashton Harris presso la Maruani Mercier & Hadida ma anche i dipinti del maliano Amadou Sanogo, presso la parigina Magnin-A. 
Un ultimo salto a Paris Photo per vedere Hard Truths, una proposta dell’editore newyorchese David Furst e di Arthur Ollman della FEP, che presenta reportage giornalistici del New York Times che restituiscono ritratti senza fronzoli della popolazione meno abbiente, tra Venezuela, Iraq, Siria, Filippine, Cuba e Iran. 
L’editoria inidipendente è presente con Offprint art publishing fair che arriva alla sua decima edizione con 130 editori e tantissimi chicche da non perdere. 
Chiudiamo questa carrellata di proposte con il premio Carmignac al fotogiornalismo che, per la sua nona edizione, ha sostenuto un imperdibile reportage fotografico nell’Artico, realizzato da Yuri Kozyrev & Kadir van Lohuizen, ma per questo c’è tempo fino al 9 dicembre, presso la Cité des sciences et de l’industrie. (Livia De Leoni)

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