14 novembre 2018

Palazzo Grassi racconta la sua lunga storia, per due giorni tra moda e arte

 

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Un ciclo di incontri per approfondire la lunga e complessa storia espositiva di Palazzo Grassi. Si inizia il 15 e il 16 novembre, per un appuntamento, a cura di di Stefano Collicelli Cagol, incentrato sulle attività e sul ruolo del Centro Internazionale delle Arti e del Costume, aperto nel 1951 e impegnato, dal 1959 al 1978, nella presentazione di mostre dedicate ad artisti contemporanei, con contributi mirati ad approfondire le relazioni tra moda e arte, il ruolo della famiglia Marinotti nella vita di Palazzo Grassi e le loro relazioni con Bruno Munari, Carlo Scarpa, Asger Jorn, Michel Tapié e Lucio Fontana. 
Ad aprire i lavori, giovedì, 15 novembre, dalle 15, “Sintesi delle arti, Venezia, Milano: i contesti culturali alle origini di Palazzo Grassi”, con interventi di Marco De Michelis, Università IUAV, Romy Golan, The Graduate Center, City University of New York e Nico Stringa, Università Ca’ Foscari. A seguire, “Palazzo Grassi nella storia della SNIA Viscosa”, con Luca Scarlini, scrittore, critico, story-teller e performer. 
Venerdì, 16 novembre, dalle 10, “Il Centro Internazionale delle Arti e del Costume: preistoria e primi anni di attività”, con interventi di Stefano Collicelli Cagol, curatore presso La Quadriennale di Roma, Anna Maria Falchero, Università di Perugia e Direttrice dell’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa, e Stefania Portinari, Università Ca’ Foscari. Quindi, “Il Ciclo della Vitalità (1959-1961): tre esposizioni di arte contemporanea a Palazzo Grassi”, con la partecipazione di Luca Massimo Barbero, Direttore Istituto di Storia dell’Arte, Fondazione Giorgio Cini e curatore associato, Peggy Guggenheim Collection, Giorgina Bertolino, curatrice e storica dell’arte indipendente e Orietta Lanzarini, Università degli studi di Udine.

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