02 dicembre 2005

fino al 12.II.2006 Arte in Maremma nella prima metà del ‘900 Grosseto, sedi varie

 
Ricerca storica e identità. Una buona mostra, che si propone di comunicare con il proprio territorio, dovrebbe scaturire da questo. Non solo da allettanti promesse di indotto. Non credete più alle favole? Fate un salto a Grosseto. Tutta l'arte maremmana della prima metà del Novecento in un'esposizione di rara completezza...

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L’inziativa parte dalla Provincia di Grosseto, sollecitata con determinazione da Nilo Bacherini. L’incarico passa alla Scuola di Specializzazione di Storia dell’Arte di Siena, che con la collaborazione di studiosi esterni si dedica alle indagini necessarie. Nasce così Arte in Maremma. Mostra di rara completezza, perché riesce ad unire un solido impianto di ricerca alla vitalità dell’identità locale.
Sempre più spesso, oggi, la provincia si ricicla ingaggiando mercenari storici dell’arte, che espongono nomi del passato tanto attraenti per i visitatori quanto scollegati dalle vicende storiche delle sedi espositive. L’indotto è notevole, ma i risultati rimangono, nella migliore delle ipotesi, divulgativi.
A Grosseto la scelta è diametralmente opposta. Consistenti finanziamenti sono stati impiegati per l’organizzazione di una mostra che tendesse a ricostruire il passato del luogo, tramite un’operazione rigorosa dal punto di vista scientifico. Il corposo catalogo ne è testimone. Il volume ambisce ad essere una sorta di enciclopedia dell’arte maremmana, anche grazie alla redazione delle biografie degli artisti attivi sul territorio.
L’impatto sul pubblico allargato non è forse d’effetto. Eppure l’esposizione ha senso poiché ricostruisce un contesto ignoto e dà l’occasione per rimettere in ordine in una storia finora non scritta. In occasione della mostra sono stati individuati collegamenti tra le vicende artistiche locali e gli sviluppi nazionali; è emersa la presenza nella provincia di artisti di livello nazionale, come Galileo Chini e Giovanni Prini, Angiolo Mazzoni e Pier Luigi Nervi; viene confermata la partecipazione di autori di origine maremmana, come Tolomeo Faccendi, ad importanti appuntamenti internazionali come la Biennale di Venezia del 1938.
Paride Pascucci, Eroi di maremma, 1895, Cassa di Risparmio di Firenze, Firenze (cm94x73)
Il periodo preso in esame va dagli ultimi due decenni dell’Ottocento al ’55, data della Rassegna d’Arte Realista, che vide accanto a pittori e scultori locali artisti affermati come Guttuso, Treccani, Zancanaro e Zigaina. La mostra si articola in sei sezioni, che si concentrano su ambiti cronologici e tecnici diversi. Straordinariamente efficace l’idea di moltiplicare le sedi, scegliendo di allestire le varie sezioni all’interno di architetture inserite nel percorso espositivo. Gli edifici in cui sono esposte pitture, sculture, progetti, fotografie e oggetti d’uso sono prima di tutto opere che mostrano se stesse. Lampante il caso del Palazzo delle Poste, realizzato da Angiolo Mazzoni, architetto recentemente riscoperto dalla critica, il cui archivio è conservato al MART di Rovereto. Il palazzo ospita i progetti disegnati per la sua stessa costruzione ed apre al pubblico aree solitamente non accessibili per motivi di sicurezza, come lo scenografico scalone elicoidale. L’occasione della mostra spinge gli abitanti di Grosseto ad osservare e riscoprire architetture entrate a far distrattamente parte del panorama cittadino.
Pier Luigi Nervi, Aviorimessa di Orbetello, 1939-42 (distrutta durante un bombardamento)
Eppure Arte in Maremma si rivolge non solo ad un pubblico locale. Il coinvolgimento di istituzioni di ricerca di alto livello, di studiosi esperti, di servizi e figure professionali specializzate rende il risultato di interesse nazionale. E dà il buon esempio.

silvia bottinelli
mostra visitata il 26 novembre 2005


Arte in Maremma nella prima metà del ‘900
A cura di Enrico Crispolti, Anna Mazzanti, Luca Quattrocchi.
La sezione “Novecento ed oltre” è a cura di Enrico Crispolti ed Eliana Princi; “L’immediato dopoguerra” è a cura di Mauro Papa; la sezione “Fotografia” è a cura di Giovanna Ginex
Sedi espositive. Grosseto, Palazzo della Provincia, Istituto professionale, Palazzo del Consorzio di bonifica, Conservatoria delle Imposte (ex Casa del Fascio), Palazzo del Consorzio Agrario, Palazzo delle Poste.
Fino al 12 febbraio 2006. Aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13, dalle 15 alle 18. Il Palazzo delle Poste rimane chiuso anche la domenica.
Costo del biglietto: intero 4,00 euro, ridotto 2,00 euro
Informazioni: APT Maremma, 0564 46 2611 fax 0564 454606


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