19 giugno 2006

fino al 24.VI.2006 Giovanni Frangi – View-master Firenze, Poggiali e Forconi

 
Dall’iconografia classica degli di Samuel Butler a Jules Verne. Per passare attraverso l’opera capitale di Duchamp. I view-master di Frangi zampillano da molteplici ispirazioni...

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Il piacere adulto di regressione verso l’infanzia e il ritorno alla natura si coniugano nell’opera View-master di Giovanni Frangi. L’artista ha lavorato unificando le tre sale espositive in un unico ambiente, contenitore simbolico di visioni spettacolari: il disgelo e il fondo del mare. Lo sguardo non può spaziare libero sugli orizzonti, deve cercare, frugare attraverso fori che obbligano alla monocularità, ad un’osservazione attenta e ragionata. Lo spazio è chiuso in un enorme contenitore nero che trattiene l’aspettativa e rende consapevole la scoperta. La fedeltà alla visione stereoscopica viene risolta nella rappresentazione di realtà diametralmente opposte, con linee dell’orizzonte inverse dove “gli approdi si fanno partenze, il bagliore in lontananza laggiù diventa qui la luce allo zenit…” (G. Agosti). Natura vera e natura immaginata si fondono quasi per magia alchemica. È impuro il disgelo come tutte le fasi naturali di trasformazione, la neve non è candore, non ci sono colori vitali.
Frangi contamina la gommapiuma con striature di colore e bruciature, “impliciti omaggi alle Nature di Fontana”. Pietre e arbusti veri contrastano con immaginari quanto estranianti cieli d’argento e mari metallici. L’opera rende alla visione il nascosto che il ghiaccio e l’inverno hanno occultato per mesi. L’artista ricrea luoghi insoliti, spesso nascosti e plasma l’illusione dell’immagine stereoscopica. In contrasto con la fredda atmosfera di luce da cielo settentrionale del primo view–master, nel fondo del mare la luce è forte, da clima tropicale, e il colore esaltato. La visione è filtrata attraverso un velo di plastica trasparente posto davaGiovanni Frangi, Il disgelo (particolare) nti all’occhio dell’osservatore in modo da riprodurre la sensazione del denso tremolio dell’acqua. Si spalanca una caverna marina, circondata da scogli ricoperti da alghe con tonalità che variano dal bruno al verde per poi perdersi nel blu intenso del mare. L’immagine risulta sfocata, ma raggiunge l’obiettivo di un’attenzione vigile che scopre così altri schermi all’interno dell’installazione, a volte dipinti, a volte colorati a spray, a volte effetti creati con strappi e bruciature nella struttura di gommapiuma.
Dai view- master discendono grandi tele, esposte nella nuova sala della galleria in via Benedetta. Otto dipinti di identico formato ispirate al disgelo e al fondo del mare accompagnate dal video After Nobu di Alessandro Uccelli che mostra Frangi al lavoro.

daniela cresti
mostra visitata il 6 maggio 2006


Giovanni Frangi – View-master. Dal 6 maggio al 24 giugno 2006
Galleria Poggiali e Forconi, Via della Scala 35/a, Firenze
Orario: 9.30-13.30 e 15.00-19.30 tutti i giorni. Domenica per appuntamento – Tel. 055287748 – poggialieforconi@tiscali.itwww.poggialieforconi.it
ingresso libero – Catalogo pubblicato dalla 5 Continents Editions


[exibart]

2 Commenti

  1. Bella mostra… peccato i quadri! Potevi non metterli!
    E peccato il gallerista… un po’ cafoncello!
    Però rimani un artista che riesce a sorprendere… tra i pochi oggigiorno.

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