24 ottobre 2006

fino al 24.XII.2006 Voi (non) siete qui Cortenuova (bg), Acciaierie

 
Un viaggio immaginario nei non luoghi di tutti tempi. Non-mappe, non-carte geografiche e non-navigatori satellitari che portano l’individuo in uno spazio inesplorato. Per non smettere mai di andare. In un centro commerciale in provincia di Bergamo. Più non luogo di così...

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Voi (non) siete qui è la seconda tappa espositiva del progetto Estetica dei non luoghi, ideato da Omar Calabrese e costituito da tre diverse fasi. La prima, Hic sunt leones, si è conclusa nel luglio di quest’anno, mentre la terza ed ultima, Nowheremen è prevista per il marzo del 2007.
La mostra, con opere di artisti per la maggior parte contemporanei, affronta dichiaratamente il tema dei non luoghi e ha la particolarità di essere allestita all’interno di un non luogo topico della contemporaneità (nell’accezione datagli da Marc Augé): il centro commerciale. La location scelta dai due curatori, Calabrese e Maurizio Bettini, come sede per questo inedito itinerario nell’immaginazione artistica di geografie mentali inesistenti o impossibili, pone una radicale riflessione sul senso di tutta l’operazione. In particolare, una domanda viene alla mente: se il centro commerciale è il luogo del tripudio consumistico, esteso a tutti livelli, l’arte proposta è allora una merce tra le altre? Oppure è l’arte che eleva il non luogo dell’ipermercato allo status di luogo? Bisogna anche considerare che non è la prima volta che i non luoghi, come ad esempio gli spazi di transito -aeroporti, stazioni ferroviarie o metropolitane- vengono usati come location per esposizioni artistiche.
La mostra è pensata come un momento individuale in cui il visitatore fa esperienza di un consumo d’arte come supermerce. Il non luogo è luogo di consumo, per dirla con Augé; voi, però, (non) siete qui, ma nell’altrove, che ogni artista immagina diversamente. Le tre tappe, una volta concluse -la terza mostra sarà sulle non persone– arrivano a tracciare una teoria estetica del non luogo artistico e letterario, con l’obiettivo di fare il punto sulle geografie immaginarie contemporanDino Innocente, Ritratto di Guy Debord, 2002, acrilico, carbone, e grafite su tela, cm 180x200 ee. Mentre la prima esposizione ha visto un percorso in cui il contesto era soprattutto il prodotto dell’immaginario letterario e di una certa cartografia ideale, questa seconda tappa del progetto presenta una cinquantina di opere, a partire da quelle storiche di Giorgio de Chirico , Alberto Savinio e Carlo Carrà per arrivare a lavori più recenti di Emilio Isgrò, Claudio Parmiggiani, Maurizio Cattelan, Piero Pizzi Cannella e Andrea Rauch, Paola Mattioli, solo per citarne alcuni.
Il percorso è fatto di lavori in cui gli artisti, a partire dal primo Novecento fino ai giorni nostri, costruiscono e decostruiscono uno spazio geografico reale per arrivare ad uno spazio simbolico o puramente fantastico, determinando così dei non luoghi sia geografici che mentali. In fondo, afferma Omar Calabrese, “l’artista è sempre un cartografo della propria opera”.
Dalle carte metafisiche a quelle surrealiste, fino alle destrutturazioni concettuali contemporanee delle carte geografiche virtuali dei navigatori satellitari (come l’opera Navigatore (2006) di Rauch) l’assunto è il medesimo: tracciare la geografia di uno spazio interiore. E il linguaggio dell’arte si fa punto di vista privilegiato per l’individuazione di un luogo possibile.

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claudio cucco
mostra visitata il 15 ottobre 2006


Cortenuova (BG)
dal 21 settembre al 24 dicembre 2006
Voi (non) siete qui
Mostra a cura di Omar Calabrese e Maurizio Bettini
Cortenuova (Bg), ACCIAIERIE artecontemporanea
Via Trieste, 15 – località S. Maria del Sasso
Tel. 39 0363 909378 39 0382 24376
Mar, gio 10-19.00; ven 10.00-22.00 sab 10.00-20.00 aperture domenicali segnalate sul sito ufficiale lun chiuso
Ingresso: intero 5 € – ridotto 3 €
www.acciaierieartecontemporanea.it
info@acciaierieartecontemporanea.it
Catalogo Skira 20 €


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