29 gennaio 2008

fino al 24.II.2008 La raccolta d’arte Esso Roma, Gnam

 
Carburante esteticamente compatibile, regole cromatiche per una comunicazione d’impresa sofisticata e innovativa. Nell’Italia del secondo dopoguerra, è un mecenate nero che promuove, detta il tema e mette in competizione i linguaggi della pittura...

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L’industria petrolifera fornisce propellente, nell’Italia della ricostruzione e del boom, anche all’arte contemporanea di quegli anni, confronta percorsi e ispirazioni differenti attraverso il meccanismo competitivo del Premio di Pittura, utilizza il linguaggio estetico per diffondere modalità innovative nella comunicazione d’impresa.
La Esso è in Italia dal 1891, poco dopo l’inizio dell’epopea petrolifera avviata da Edwin Drake e John D. Rockefeller. Ma è subito dopo la Seconda guerra mondiale che nasce Esso Rivista, lo house organ che presto diventerà un moderno strumento di comunicazione fra impresa e società, e il punto di contatto con un movimento artistico in fibrillazione. Attorno alla rivista si addensano gli artisti, e con loro una consistente raccolta di opere che declina quarant’anni di storia italiana.
Il petrolio e l’industria petrolifera è il tema del I Premio di Pittura del 1951. Nella sala iniziale di quest’industria rampante e vitale è fornita l’interpretazione liquida, oleosa del Notturno di Lorenzo Vespignani Afro Basaldella - Raffineria - 1951 - olio su tela - cm 149x78ma anche quella infantile e giocosa di Franco Gentilini , con un Reparto di distillazione in cui scorrazzano bici di ragazzi. Si aggiudicheranno il premio ex-aequo.
L’accesso all’ambiente centrale è dominato dalla torre in cui sono conservate le copie di Esso Rivista: dopo gli anni della propaganda, inizia l’era della comunicazione. L’impresa avverte la necessità di identificare proprie modalità di comunicazione verso i dipendenti e la società, scegliendo un preciso sistema di valori, anche estetico. Le copertine diventano il principale veicolo per aggregarvi attorno le esperienze di un sempre più numeroso nugolo di artisti italiani, e più avanti, internazionali.
Il tempo di fermarsi davanti a uno dei vincitori del III Premio -tema Viaggio in Italia, premiato Emilio Vedova– e il nasserismo, assieme ai rigurgiti coloniali anglo-francesi, bloccano assieme al Canale di Suez anche il Premio della Esso.
Con gli anni ’60, Esso Rivista volta pagina. Primo approdo: il filone cinetico-visuale. Ormai il dialogo tra linguaggio artistico e industria si fa stretto, s’intreccia grazie all’utilizzo dei materiali che la seconda mette a disposizione del primo. Ad esempio la resina multistrato che usa Antonino Virduzzo nel suo sessantottino Senza Titolo, oppure l’incresparsi mobile dell’Alluminio Anodico di Nane Zavagno. I contrasti, le convergenze e le interazioni cromatiche sono l’altro codice di dialogo fra arte e industria: ecco quindi i Negativo Positivo di Bruno Munari.
Come il suo mecenate nero, che è intrappolato dentro rocce porose nei sottosuoli, così riemerge dall’era del petrolio e delle sue industrie anche un lato emozionale, i colori d’Arabia, i profumi delle essenze che Gustavo Foppiani sparge sui Pozzi Petroliferi, la notte fantastica e fiabesca del Gasometro sul Tevere di Giovanni Stradone o, ancora, le bolle sospese che Giulio Turcato evoca nella Composizione con ingranaggi.
Eugenio Carmi - Apparizione 2 - acquarello - cm 39x39
L’ultimo gruppo di opere, protetto in un angolo di soppalco forse troppo angusto, mette a fuoco il mistero del petrolio, la sua origine primordiale, l’incertissima dimensione quantitativa e la varietà delle sue segrete dimore: Petrolio in fondo al mare di Giuseppe Santomaso.

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mostra visitata il 12 dicembre 2007


dal 12 dicembre 2007 al 24 febbraio 2008
La raccolta d’arte Esso. 1949-1983
a cura di Lorenzo Cantini e Carla Michelli
GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna
Viale delle Belle Arti, 131 (zona Parioli) – 00196 Roma
Orario: da martedì a domenica ore 8.30-19.30; la biglietteria chiude alle ore 18.45
Ingresso: intero € 9; ridotto € 7
Catalogo Electa, € 40
Info: tel. +39 06322981; fax +39 063221579; gnam@arti.beniculturali.it; www.gnam.arti.beniculturali.it

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