03 luglio 2008

fino al 28.IX.2008 Le Porte del Mediterraneo Rivoli (to), Palazzo Piozzo

 
Diciassette artisti raccontano il Mediterraneo d’oggi. Tra video d’animazione, ambientazioni sonore, sculture, fotografie e installazioni. Un percorso fatto di confini e attraversamenti...

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Davanti al cortile di Palazzo Piozzo, appoggiata al muro d’ingresso, si trova una dozzina di spazzoloni dai manici in legno chiaro; in cima alle ramazze, come se fossero aste oblique, sono state apposte alcune bandiere. È un chiaro segnale d’avvio: Rotte dell’arte contemporanea sta per cominciare.
Il percorso allestitivo di questa collettiva si snoda lungo i lavori di diciassette artisti provenienti da tutto il mondo. Qui il Mediterraneo torna a essere un pensiero geografico; non solo una soglia etnica e politica ma soprattutto, quindi, un’idea. Uno spunto per poter parlare di diversità e migrazioni, di viaggi e attraversamenti, di forze e poteri. Un varco, dunque, dove oltrepassare insospettabili aperture sociali e artistiche. Dall’Egitto al Nord-Africa, dall’Italia ai Balcani, ogni partecipante della mostra si fa carico di rappresentare e ricoprire un ruolo in qualità di componente del bacino mediterraneo.
Il fine ultimo è quello di restituire una prova di sensibilità, una visione univoca e riflessa di quel che sta accadendo a sud dell’Europa. In questo modo, le realizzazioni esposte diventano l’emblema di tanti luoghi, aree con le quali e nelle quali confrontarsi quotidianamente, per demistificare la tanto vantata ricchezza degli “scambi culturali”.
Tsibi Geva - Grata - 2001 - installazione di grate di ferro - dimensioni variabili - courtesy Hagar Gallery, Jaffa
La complessità permane nella confusione, proprio quella che gli spazi di frontiera filtrano e rilasciano. È questa la considerazione che propone Tsibi Geva esponendo, proprio all’ingresso, una serie di grate metalliche dalle maglie “magiche”. Maglie che, sebbene di misure diverse, possono comunque venir saldate le une alle altre, come un unico segmento suddiviso al proprio interno. Segue lo stesso concetto di separazione ed esilio anche il fotografo Steve Sabella: attraverso photocollage multipli e modulari di soggetti identici (quali scatti di finestre, cortine e sbarre) l’artista ottiene un curioso, ipnotico effetto straniante, che sottrae senso raffigurativo alle proprie composizioni, amplificando l’insensatezza di alcuni dettagli.
Da vedere, ancora, la videoinstallazione della già nota Sonia Balassanian. Su un cumulo di piccole case bianche, sparse sul pavimento, si staglia la proiezione di alcuni tiri a segno. Misurini centripeti che prendono di mira la città in miniatura e, infine, dopo un bombardamento simulato, lasciano emergere dai tetti bianchi alcuni volti ritratti dalla pellicola in bianco e nero.
Steve Sabella - In esilio - 2008 - stampa fotografica su alluminio - cm 120x130
Da osservare con cura anche le foto di Armin Linke. Delicato fotografo e compito viaggiatore, riesce a rendere ogni scatto rubato al deserto egiziano un espediente per trascendere e ritrovare solitudini dove ancora non sembra essere passato il tempo.

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dal 22 aprile al 28 settembre 2008
Le Porte del Mediterraneo
a cura di Martina Corgnati
Palazzo Piozzo
Via Fiorito, 6 – 10098 Rivoli (TO)
Orario: da martedì a venerdì ore 15-19; sabato e domenica ore 10-13 e 15-19
Ingresso: € 4
Info: tel. +39 0119511650; www.comune.rivoli.to.it

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