01 dicembre 2008

fino al 15.II.2009 Il secolo del Jazz Rovereto (Tn), Mart

 
Pittura, grafica, cinema. E naturalmente musica. Da Picasso a Basquiat, dai suonatori di banjo a Miles Davis. Un ricco percorso attraverso la mirabolante avventura del jazz. Una grande mostra per il ritorno di Daniel Soutif...

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Certamente una delle mostre più riuscite fra quelle griffate Mart, con al centro un tema inedito, almeno in Italia, quanto stimolante: la musica jazz e le sue innumerevoli influenze sulla cultura del Novecento. Un tema presentato attraverso uno sguardo assolutamente borderline, capace di abbracciare pittura e musica, cinema e grafica, comics e fotografia. Un percorso che, partendo dalle radici più profonde della cultura musicale afro-americana, analizza nel dettaglio questo fenomeno musicale privo di geografie, capace di ritmare la vita nei ghetti d’America come nelle capitali d’Europa, allora come oggi.
Il percorso è scandito in dieci sezioni cronologiche. Ad accogliere il visitatore è un ambiente introduttivo dedicato ai precursori del jazz, ove si trovano curiosi spartiti ottocenteschi di indiavolati suonatori di banjo, affiancati da qualche oggetto dal gusto decisamente etnografico, spesso al limite dell’eccentrico. Ecco subito comparire però un gruppo di opere dei primi artisti che subirono in qualche modo il fascino dei nuovi ritmi: Stuart Davis, van Doesburg, Janco, Picabia, Man Ray e Picasso.
La pittura è in qualche modo il collante tradizionalista della mostra, quello, insomma, che non farà certo mancare un buon numero di visitatori. EMichel Gyarmathy - Josephine Baker at the Folies Bergères - 1927 - Rennert Collection, New York allora, srotolato il tappetino rosso, voilà un estratto del ricco menu: Thayat, Dix, Grosz, Leger, Kupka, Matisse, Johnson, Dubuffet, Pollock, Rotella, Tapies, Novelli, Thompson fino a Oldenburg, Basquiat, Hammons e Haring.
Il cuore pulsante del percorso, quello che forse, più dei dipinti, riesce ad accarezzare l’anima fibrillante del jazz è però la sezione grafico-documentaria. Dai libri d’epoca alle locandine dei concerti, dalle copertine di spartiti alle cover dei dischi, la mostra è un susseguirsi di infinite sorprese che occorre assaporare a piccoli sorsi, per non inebriarsi. Di tale mare magnum ricordiamo perlomeno le illustrazioni libresche di Aaron Douglas o quelle pubblicitarie per i vini Nicolas di Paul Iribe, o le geometriche copertine di dischi realizzate da Albers, piuttosto che quelle dal tratto figurativo dell’allora imberbe Andy Warhol.
La grafica in piccolo formato è inframmezzata da quella in gran formato delle affiche, come quella di Mario Puppo per la band di Jack Hylton o quella di Michel Gyarmathy dedicata agli esotici spettacoli della cantante e ballerina Josephine Baker, vera icona degli anni ‘20.
Chapeau infine per la scelta di ospitare nel percorso numerosi video, da capolavori come Swinger Time (1936) di George Stevens a stravaganti cartoon, come l’intramontabile Betty Boop di Dave Fleischer, accompagnata dai ritmi di Louis Armstrong, o un’elettrizzante versione jazz de I Tre Porcellini realizzata nel 1957 da Isadore Freleng e musicata da Shorty Rogers.

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mostra visitata il 14 novembre 2008


dal 14 novembre 2008 al 15 febbraio 2009
Il Secolo del Jazz. Arte, cinema, musica e fotografia da Picasso a Basquiat
a cura di Daniel Soutif
MART – Museo di Arte moderna e contemporanea di Rovereto e Trento
Corso Bettini, 43 – 38068 Rovereto
Orario: da martedì a domenica ore 10-18; venerdì ore 10-21
Ingresso: intero € 10; ridotto € 7
Catalogo Skira
Info: tel. 800397760 / +39 0464438887; fax +39 0464430827; info@mart.trento.it; www.mart.trento.it

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