24 novembre 2009

fino al 10.I.2010 goldiechiari / Nicola Pecoraro Roma, Macro

 
Le nuove parole d’ordine del Macro sono ‘territorialità’, ‘eterogeneità’, ‘trasversalità’. Se al Testaccio si è viaggiato in America senza spostarsi da Roma, in via Reggio Emilia è la capitale italiana a esser protagonista...

di

Un museo che guarda anche al territorio: cinque mostre
indipendenti aprono insieme la nuova stagione del contemporaneo romano al Macro
di via Reggio Emilia, che per tutto l’anno sarà specchio della realtà locale,
presente e passata.
Questo l’aspetto che lega mostre molto diverse fra loro,
sia per poetica che per età anagrafica degli artisti che espongono. Così,
mentre nella sede del Testaccio si è compiuto il tributo alla cultura americana
contemporanea con la mostra New York Minute, nell’altra sede del museo il
direttore Luca Massimo Barbero ha incentrato su Roma la nuova stagione museale.
Per i giovani artisti e curatori attivi sulla scena
capitolina è stato pensato il progetto Roommates/Coinquilini, ideato e coordinato dalla
curatrice Macro-resident Costanza Paissan. Permetterà di monitorare la
produzione più recente e di trovarla quindi raccolta in un catalogo, edito da
Electa, alla fine del ciclo.
Apre questa serie di eventi made in Italy il duo di curatori Cecilia
Canziani e Luca Lo Pinto, che fanno dialogare nella stessa sala al pianterreno,
come due coinquilini che dividono il medesimo appartamento, le opere di goldiechiari (Sara Goldschmied ed Eleonora
Chiari) e Nicola Pecoraro. Mentre le prime lavorano stabilmente a Roma dal 1997,
Pecoraro si divide fra Londra e la Capitale.
Giovani ma tutt’altro che sconosciuti, si legano in un
gioco di rimandi, per cui gli alberi di goldiechiari sono supporto per il segno
grafico ma anche soggetto evocato nei quadri di Pecoraro. Natura e artificio
incontrano passato e presente, fra racconto poetico e critica politica.
goldiechiari - Genealogia di Damnatio Memoriae 1965-1981 (particolare) - 2009 - photo Davide Franceschini
Da questo progetto per il Macro sono nate opere inedite: Genealogia
di Damnatio Memoriae

1965-1981
(2009) di goldechiari e Flat Happening (2009) di Pecoraro: si tratta rispettivamente di
una foresta “della memoria” e di un grande wallpaper.
Come dicevamo, il Macro punta all’eterogeneità e alla
trasversalità. Così, insieme allo spazio per i giovani, lungo il percorso
espositivo sono previste altre zone deputate a progetti che rispecchino il
territorio. MacroWall prevede progetti site specific da realizzarsi su una
parete: inaugura
il ciclo Alessandro Pessoli che, sebbene milanese d’adozione, è già stato ospitato a
Roma per la XIII e XIV Quadriennale, e che si trova ora sul muro del museo coi
suoi cinquanta acquerelli.
Romani, anche se non di nascita, Gino Marotta, Cesare Zavattini ed Enrico Prampolini hanno rappresentato il fermento
del passato. I tre sono ospitati in altrettante sale del Macro e, passeggiando
per il museo, si può scegliere di perdere per un attimo la consapevolezza delle
differenze cronologiche tra le diverse voci romane e acquisire una percezione
atemporale della creatività italiana, presente e passata. Che ha trovato in
Roma il cuore pulsante di un fermento che non sembra scomparso.

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Pecoraro a Bari

federica forti
mostra visitata il 20 ottobre 2009


dal 12 ottobre 2009 al 10 gennaio 2010
Roommates #1 – goldiechiari / Nicola
Pecoraro
a cura di Cecilia Canziani e Luca Lo Pinto
MACRo – Museo d’Arte Contemporanea di Roma
Via Reggio Emilia, 54 (zona Nomentana-Porta Pia) – 00198 Roma
Orario: da martedì a domenica ore 9-19
Ingresso:
intero
€ 4,50; ridotto € 3
Catalogo Electa
Info: tel. +39 06671070400; fax +39
068554090; macro@comune.roma.it; www.macro.roma.museum

[exibart]


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