16 dicembre 2012

Fino al 10 febbraio 2013 Luciano Fabro/Fernando Melani. Scultura a due voci Palazzo Fabroni, Pistoia

 
Uno introverso l'altro aperto al mondo. Si incontrano nel '67 a Milano e da allora allacciano un dialogo a distanza, ma anche un sodalizio artistico, lunghi 13 anni -

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La mostra curata da Ludovico Pratesi, con la collaborazione dell’Archivio Luciano e Carla Fabro, ripercorre in modo cronologico, attraverso una serie di esposizioni ed eventi, l’incontro e lo svilupparsi del rapporto umano e artistico che non conosce barriere tra Fabro e Melani, due artisti di generazioni diverse apparentemente molto distanti tra loro. Fabro (1936-2007), più giovane e aperto al mondo, viveva nel mondo e lo metabolizzava con entusiasmo; Melani (1907-1985), più chiuso e arroccato sulle proprie posizioni, guardava il mondo e lo rielaborava con lucidità.

La mostra abbraccia l’arco di tempo che va dall’aprile 1967 – data del loro primo incontro presso la galleria Numero di Fiamma Vigo a Milano in occasione di una mostra personale di Melani – al dicembre 1980 quando i due artisti espongono, insieme anche a Renato Ranaldi, alla galleria di Vera Biondi a Firenze. Qui Fabro presenta Baldacchino che viene riproposto in questa mostra per la prima volta da allora.

Fu Carla Lonzi, che aveva intuito possibili convergenze tra la ricerca dei due artisti, a presentare Fabro a Melani; da quel momento tra loro scocca un colpo di fulmine tanto che negli anni successivi le occasioni di incontro e di visita sono state molte. Addirittura nel 1969 questo rapporto di stima è suggellato dalla reciproca donazione di un’opera (Fabro dona Ruota del 1964 e Melani contraccambia con il primo esemplare di Macchina semplice per vedere un moto alternato del 1969). È dello stesso anno anche un testo di Melani sull’opera di Fabro che, rimasto inedito, viene pubblicato adesso in catalogo (Gli Ori, Pistoia).

Altro luogo di rilievo che vede lo svilupparsi del sodalizio tra Fabro e Melani è la galleria Borgognona a Milano dove entrambi tengono ripetutamente mostre personali, ma la prima volta che i due artisti espongono insieme è a Documenta a Kassel nel 1972. Ognuno di loro vive quest’esperienza in modo molto diverso: Melani si mostra quasi indifferente, sembra non dare molta importanza alla cosa e non partecipa all’inaugurazione, mentre Fabro cerca di coinvolgere gli amici e opta per una soluzione performativa.

Melani non manca mai alle inaugurazioni delle mostre di Fabro e Fabro, con la moglie Carla e la figlia Silvia, fanno più volte visita a Melani a Pistoia. Sono occasioni per scambiarsi idee e intraprendere discussioni sull’arte e la teoria artistica che portano Fabro quasi a “proteggere” Melani e allo stesso tempo a cercare di sollecitarlo a uscire dall’isolamento pistoiese entro cui vive per farlo affacciare sulla scena nazionale e internazionale.

Il fil rouge di questo “racconto” espositivo è dato da una serie di documenti, lettere, cartoline, inviti e foto, per lo più inedite, che sono parte integrante della mostra e che sintetizzano le varie tappe del rapporto tra Fabro e Melani.

Enrica Ravenni

mostra visitata il 30 novembre 2012

dal 1 dicembre 2012 al 10 febbraio 2013

Luciano Fabro/Fernando Melani. Scultura a due voci

Palazzo Fabroni

Via Sant’Andrea 18 – (51100) Pistoia

Orari: giovedì a domenica, 24 e 31 dicembre, 2 gennaio e festivi, ore 10-13 e 15-18. 25 dicembre e 1 gennaio ore 16-19

Info: tel. 0573 371214 – 371817, 800012146, fabroni.artivisive@comune.pistoia.it, www.comune.pistoia.it

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