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Casa Museo Alberto Moravia
Presentazione Casa Museo Alberto Moravia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’uomo come fine - raccolta di saggi sulla moderna condizione umana - e il romanzo L’attenzione sono alcune delle opere che Alberto Moravia porta a termine dopo essersi trasferito nei primi anni ’60 nello studio di Lungotevere della Vittoria, dove è possibile ancora oggi immaginarlo, seduto alla scrivania di legno opera dell’amico scultore Sebastian Shadhauser, intento a scrivere con la sua Olivetti 82.
Questo domicilio romano, affacciato sul corso del Tevere, diventa oggi la Casa Museo Alberto Moravia, celebrando così il 103° anniversario della nascita dello scrittore (Roma, 28 novembre 1907 – Roma, 26 settembre 1990). Ed apre per la prima volta le sue porte al pubblico il 1 dicembre 2010. La struttura arricchisce il Sistema Musei Civici di Roma Capitale costituendone la 18ª acquisizione grazie all’impegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali e dell’Associazione Fondo Alberto Moravia con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
Una vasta parte della produzione letteraria di Moravia vede la pubblicazione dopo il trasferimento dello scrittore insieme a Dacia Maraini nell’appartamento del quartiere romano delle Vittorie, nella primavera del 1963. Appartengono infatti ai decenni successivi, anni ’70 e ’80 del 900, La rivoluzione culturale in Cina, Il paradiso, Io e lui, A quale tribù appartieni?, Boh, La vita interiore, Lettere dal Sahara, 1934, Storie della Preistoria, La cosa e altri racconti, L’uomo che guarda, L’inverno nucleare, Passeggiate africane, Il viaggio a Roma, La villa del venerdì, La donna leopardo, Diario europeo, Romildo.
L’appartamento – oggi sede dell’Associazione Fondo Alberto Moravia - si articola in una serie di ambienti, collegati tra loro da due corridoi, che conservano ancora oggi lo stile personale del padrone di casa: un salotto con un ampio terrazzo che affaccia sul Tevere, una cucina stile anni Settanta, una camera da letto e lo studio.
Sulle pareti della casa, numerosi quadri e ritratti dello scrittore, opere di amici pittori che testimoniano i suoi rapporti con i protagonisti del panorama artistico italiano: Renato Guttuso, Mario Schifano, Sergio Vacchi, Giulio Turcato, Corrado Cagli, Lorenzo Tornabuoni, Leonardo Cremonini, Onofrio Martinelli, Adriana Pincherle ed altri. Importante la collezione di oggetti e maschere tradizionali provenienti dai numerosi viaggi di Moravia in Africa, Asia e America del Sud.
Elemento prevalente nella casa sono i libri: la Biblioteca personale dello scrittore, dove si trova testimonianza dei molti ed eterogenei interessi coltivati da Moravia, la letteratura italiana e straniera, cataloghi e saggi sulle arti visive, la politica, la psicanalisi, le culture extra-europee; un Archivio, nato con il fine di documentare le fasi della sua attività letteraria e riconosciuto dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio come “di notevole interesse storico”. L’Archivio conta, ad oggi, circa 15.000 documenti tra lettere, giornali e manoscritti ai quali vanno aggiungendosi man mano nuove accessioni.
Creare una Casa Museo aperta a studiosi e ricercatori è stato uno degli intenti costitutivi dell’Associazione Fondo Alberto Moravia, nata nel 1991 per iniziativa delle sorelle, delle eredi e degli amici più cari di Moravia. Il proposito era trasformare l’appartamento, lasciandolo inalterato nella disposizione dei mobili e degli oggetti, in un centro di ricerca e documentazione sulla vita e le opere dello scrittore. Dopo la donazione al Comune di Roma nel 2009 da parte delle eredi, il progetto diventa finalmente realtà e dal 1 dicembre 2010 casa Moravia apre le sue porte come spazio di cultura pubblico dove conoscere l’intensa e affascinante storia dello scrittore, critico, saggista, intellettuale impegnato e Deputato al Parlamento Europeo.
Questo domicilio romano, affacciato sul corso del Tevere, diventa oggi la Casa Museo Alberto Moravia, celebrando così il 103° anniversario della nascita dello scrittore (Roma, 28 novembre 1907 – Roma, 26 settembre 1990). Ed apre per la prima volta le sue porte al pubblico il 1 dicembre 2010. La struttura arricchisce il Sistema Musei Civici di Roma Capitale costituendone la 18ª acquisizione grazie all’impegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali e dell’Associazione Fondo Alberto Moravia con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
Una vasta parte della produzione letteraria di Moravia vede la pubblicazione dopo il trasferimento dello scrittore insieme a Dacia Maraini nell’appartamento del quartiere romano delle Vittorie, nella primavera del 1963. Appartengono infatti ai decenni successivi, anni ’70 e ’80 del 900, La rivoluzione culturale in Cina, Il paradiso, Io e lui, A quale tribù appartieni?, Boh, La vita interiore, Lettere dal Sahara, 1934, Storie della Preistoria, La cosa e altri racconti, L’uomo che guarda, L’inverno nucleare, Passeggiate africane, Il viaggio a Roma, La villa del venerdì, La donna leopardo, Diario europeo, Romildo.
L’appartamento – oggi sede dell’Associazione Fondo Alberto Moravia - si articola in una serie di ambienti, collegati tra loro da due corridoi, che conservano ancora oggi lo stile personale del padrone di casa: un salotto con un ampio terrazzo che affaccia sul Tevere, una cucina stile anni Settanta, una camera da letto e lo studio.
Sulle pareti della casa, numerosi quadri e ritratti dello scrittore, opere di amici pittori che testimoniano i suoi rapporti con i protagonisti del panorama artistico italiano: Renato Guttuso, Mario Schifano, Sergio Vacchi, Giulio Turcato, Corrado Cagli, Lorenzo Tornabuoni, Leonardo Cremonini, Onofrio Martinelli, Adriana Pincherle ed altri. Importante la collezione di oggetti e maschere tradizionali provenienti dai numerosi viaggi di Moravia in Africa, Asia e America del Sud.
Elemento prevalente nella casa sono i libri: la Biblioteca personale dello scrittore, dove si trova testimonianza dei molti ed eterogenei interessi coltivati da Moravia, la letteratura italiana e straniera, cataloghi e saggi sulle arti visive, la politica, la psicanalisi, le culture extra-europee; un Archivio, nato con il fine di documentare le fasi della sua attività letteraria e riconosciuto dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio come “di notevole interesse storico”. L’Archivio conta, ad oggi, circa 15.000 documenti tra lettere, giornali e manoscritti ai quali vanno aggiungendosi man mano nuove accessioni.
Creare una Casa Museo aperta a studiosi e ricercatori è stato uno degli intenti costitutivi dell’Associazione Fondo Alberto Moravia, nata nel 1991 per iniziativa delle sorelle, delle eredi e degli amici più cari di Moravia. Il proposito era trasformare l’appartamento, lasciandolo inalterato nella disposizione dei mobili e degli oggetti, in un centro di ricerca e documentazione sulla vita e le opere dello scrittore. Dopo la donazione al Comune di Roma nel 2009 da parte delle eredi, il progetto diventa finalmente realtà e dal 1 dicembre 2010 casa Moravia apre le sue porte come spazio di cultura pubblico dove conoscere l’intensa e affascinante storia dello scrittore, critico, saggista, intellettuale impegnato e Deputato al Parlamento Europeo.
29
novembre 2010
Casa Museo Alberto Moravia
29 novembre 2010
presentazione
Location
MUSEI CAPITOLINI
Roma, Piazza Del Campidoglio, 1, (Roma)
Roma, Piazza Del Campidoglio, 1, (Roma)
Vernissage
29 Novembre 2010, ore 12
Ufficio stampa
ZETEMA