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Shirin Neshat – Women without men. Donne senza uomini
L’artista ha progettato per la Sala delle Cariatidi una sorta di lungo nastro di 15 schermi dai quali in un flusso continuo si dipanano luci e immagini suggestive che, accompagnate dalla musica di Ryuichi Sakamoto e Sussan Deyhim, raccontano la vita di Zarin, Faezeh, Farokh Legha, Munis e Mahdokht (i nomi delle protagoniste intitolano ognuno dei tasselli della serie Women without men).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Milano, 28 gennaio 2011 - L'arte contemporanea torna nella Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale. Apre il 29 gennaio Donne senza uomini - Women without men di Shirin Neshat, un'esclusiva installazione dell'artista iraniana promossa dal Comune di Milano e Change Performing Arts.
Shirin Neshat, premiata con il Leone d'Argento per la regia alla 66a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è una delle artiste contemporanee più apprezzate degli ultimi decenni. Nata nel 1957 a Qazvin in Iran, nel 1979 all'età di 17 anni si trasferisce negli Stati Uniti per frequentare l'Università di Berkeley in California. Inizia a esporre a New York negli anni '90. Dal 1993 al 1997 realizza la serie di fotografie, Women of Allah, con cui raggiunge la fama internazionale. Nel 1996 comincia a utilizzare il video e tre anni dopo crea un'installazione con una doppia proiezione. Con il video Turbulent nel 1999 ottiene il Leone d'Oro alla 58a Biennale d'Arte di Venezia, a cui fanno seguito numerose mostre internazionali e personali nei musei di arte contemporanea di tutto il mondo.
Donne senza uomini - Women without men, promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e Change Performing Arts, è un'opera monumentale a cui l'artista ha lavorato dal 2004 al 2008, e che si basa sull'omonimo romanzo della scrittrice iraniana Shahnush Parsipur, pubblicato nel 1989 e bandito in Iran. Il romanzo è ambientato nel 1953, all'epoca del colpo di stato sostenuto dagli eserciti americano e inglese per deporre il presidente democraticamente eletto, Mohammad Mossadegh, e per riportare al potere lo Shah, evitando quindi la nazionalizzazione dei pozzi petroliferi.
"La più grande opera di Shirin Neshat sarà a Milano ed è Shirin Neshat stessa - spiega l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory. La sua presenza fisica, infatti, induce emozione e ci fa sentire quanto sia importante la vita di un'artista quando questa medesima vita è dedicata a mettere insieme ciò che abbiamo diviso: il cuore, il pensiero, la libertà, la verità. Ho chiesto a Shirin Neshat con questa installazione multimediale di offrici un'esperienza religiosa etica e mistica per scoprire che il divino è in noi".
L'artista ha progettato per la Sala delle Cariatidi a Milano un'installazione multimediale che presenta in una forma totalmente inedita i materiali a cui si è ispirata per la realizzazione del film omonimo, premiato a Venezia. Attraverso l'utilizzo di un lungo nastro di 15 schermi distribuiti nello spazio della sala le cinque installazioni vivono contemporaneamente in un flusso continuo e sincronico di immagini, suoni, luci e poesia.
Il visitatore potrà seguire un proprio percorso nell'imponente sala, lasciandosi coinvolgere dall'emozione delle storie di Zarin, Faezeh, Farokh Legha, Munis e Mahdokht (i nomi delle protagoniste intitolano ognuno dei tasselli della serie Women without men), restando soggiogato dalla musica di Ryuichi Sakamoto e di Sussan Deyhim, nonché dalla bellezza di ogni fotogramma delle video-installazioni, quasi fossero una successione di perfette immagini fotografiche in cui ogni personaggio, ogni oggetto, il paesaggio stesso concorrono a fondersi in un'armonia di grande potenza.
In contemporanea con la mostra a Palazzo Reale, Edizioni Charta manda in libreria il volume Women without men (in edizione inglese), una novità editoriale in vendita a Palazzo Reale a un prezzo speciale per i visitatori della mostra.
Shirin Neshat, premiata con il Leone d'Argento per la regia alla 66a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è una delle artiste contemporanee più apprezzate degli ultimi decenni. Nata nel 1957 a Qazvin in Iran, nel 1979 all'età di 17 anni si trasferisce negli Stati Uniti per frequentare l'Università di Berkeley in California. Inizia a esporre a New York negli anni '90. Dal 1993 al 1997 realizza la serie di fotografie, Women of Allah, con cui raggiunge la fama internazionale. Nel 1996 comincia a utilizzare il video e tre anni dopo crea un'installazione con una doppia proiezione. Con il video Turbulent nel 1999 ottiene il Leone d'Oro alla 58a Biennale d'Arte di Venezia, a cui fanno seguito numerose mostre internazionali e personali nei musei di arte contemporanea di tutto il mondo.
Donne senza uomini - Women without men, promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e Change Performing Arts, è un'opera monumentale a cui l'artista ha lavorato dal 2004 al 2008, e che si basa sull'omonimo romanzo della scrittrice iraniana Shahnush Parsipur, pubblicato nel 1989 e bandito in Iran. Il romanzo è ambientato nel 1953, all'epoca del colpo di stato sostenuto dagli eserciti americano e inglese per deporre il presidente democraticamente eletto, Mohammad Mossadegh, e per riportare al potere lo Shah, evitando quindi la nazionalizzazione dei pozzi petroliferi.
"La più grande opera di Shirin Neshat sarà a Milano ed è Shirin Neshat stessa - spiega l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory. La sua presenza fisica, infatti, induce emozione e ci fa sentire quanto sia importante la vita di un'artista quando questa medesima vita è dedicata a mettere insieme ciò che abbiamo diviso: il cuore, il pensiero, la libertà, la verità. Ho chiesto a Shirin Neshat con questa installazione multimediale di offrici un'esperienza religiosa etica e mistica per scoprire che il divino è in noi".
L'artista ha progettato per la Sala delle Cariatidi a Milano un'installazione multimediale che presenta in una forma totalmente inedita i materiali a cui si è ispirata per la realizzazione del film omonimo, premiato a Venezia. Attraverso l'utilizzo di un lungo nastro di 15 schermi distribuiti nello spazio della sala le cinque installazioni vivono contemporaneamente in un flusso continuo e sincronico di immagini, suoni, luci e poesia.
Il visitatore potrà seguire un proprio percorso nell'imponente sala, lasciandosi coinvolgere dall'emozione delle storie di Zarin, Faezeh, Farokh Legha, Munis e Mahdokht (i nomi delle protagoniste intitolano ognuno dei tasselli della serie Women without men), restando soggiogato dalla musica di Ryuichi Sakamoto e di Sussan Deyhim, nonché dalla bellezza di ogni fotogramma delle video-installazioni, quasi fossero una successione di perfette immagini fotografiche in cui ogni personaggio, ogni oggetto, il paesaggio stesso concorrono a fondersi in un'armonia di grande potenza.
In contemporanea con la mostra a Palazzo Reale, Edizioni Charta manda in libreria il volume Women without men (in edizione inglese), una novità editoriale in vendita a Palazzo Reale a un prezzo speciale per i visitatori della mostra.
28
gennaio 2011
Shirin Neshat – Women without men. Donne senza uomini
Dal 28 gennaio all'otto marzo 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO REALE DI MILANO
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Biglietti
€ 5 intero
€ 4 ridotto
Orario di apertura
lunedì 14.30–19.30
mart/merc/ven/dom 9.30-19.30
giovedì e sabato 9.30–22.30
*Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura della mostra
Vernissage
28 Gennaio 2011, ore 18.30
Editore
CHARTA
Autore