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L’isola misurata
La cartografia della Sardegna da Alberto Ferrero della Marmora all’Istituto Geografico Militare.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 18 febbraio all’8 maggio, il Centro comunale d’arte e cultura Il Ghetto, a Cagliari, ospita la mostra L’isola misurata - La cartografia storica della Sardegna dal Generale Alberto Ferrero della Marmora all’Istituto Geografico Militare.
Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari e organizzata dalla Carlo Delfino editore in collaborazione con l’Istituto Geografico Militare, la Mediateca del Mediterraneo e il Consorzio Camù, l’iniziativa, curata da Luciana Pintore, inaugura le manifestazioni per i festeggiamenti dei 150 dell'Unità d'Italia.
Esposte 90 carte, di cui 40 originali messe a disposizione dalla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, che vanno dalla seconda metà del '700 ai giorni nostri, con particolare enfasi su La Marmora e le produzioni IGM. Inoltre presenti in mostra 3 strumenti tecnici coevi a La Marmora e il suo Voyage con gli atlanti concessi in prestito dall'IGM. In particolare la carta del 1845 di La Marmora, stampata in grande formato (6 x 3 mt) applicata al pavimento con accanto un filmato di foto d'epoca che, come in un viaggio immaginario simile a quello compiuto da La Marmora, mostrano varie località della Sardegna. È esposto anche l’Atlante sulle Condizioni dell’Industria Mineraria dell’Isola di Sardegna per la Relazione Parlamentare di Quintino Sella.
Quando arriva a Cagliari, l'11 febbraio 1819, Alberto Ferrero Della Marmora non ha ancora trent'anni. Ci viene, sull'onda delle delusioni
della sua generazione che aveva combattuto con Napoleone e ora sembrava quasi costretta a farsi perdonare dai governi della Restaurazione, per un po' di caccia e qualche escursione ornitologica. Metà diporto e metà curiosità scientifica: in realtà, desiderio di alleviare la malinconia e, soprattutto, dimenticare Torino.
Ripartì dalla Sardegna, per l'ultima volta, l’11 settembre 1857.
Calcolò che, della sua vita, aveva passato nell'isola, in totale, 13 anni, 4 mesi e 17 giorni, come aveva calcolano in un libricino intitolato Elenco dei miei Itinerari di Sardegna dal 1819 al 1857, che regalò poi all’amico canonico Spano. Nell’ultima pagina scrisse: «Qui finisce la serie dei miei viaggi in Sardegna. La mia età oltre settuagenaria non mi permette più di riprenderli, ma se mi fosse dato di ringiovanire, riprenderei da capo, e rifarei tutto quanto il mio lavoro!».
Morì a Torino alle sei e mezzo del mattino del 18 maggio 1863.
L'intera esperienza sarda del Lamarmora si condensa nelle sue due grandi opere: il Voyage e la Carta dell'isola e del regno di Sardegna. Tutta l'altra vasta bibliografia "isolana" del Lamarmora è, in fondo, preparazione o risultato di esse: una bibliografia che, escludendo gli interventi parlamentari (nei quali la Sardegna ebbe sempre un ruolo centrale perché il Lamarmora ne veniva unanimemente considerato un grande conoscitore, e la sua opinione valeva molto presso molti parlamentari), comprende più di 35 titoli.
Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari e organizzata dalla Carlo Delfino editore in collaborazione con l’Istituto Geografico Militare, la Mediateca del Mediterraneo e il Consorzio Camù, l’iniziativa, curata da Luciana Pintore, inaugura le manifestazioni per i festeggiamenti dei 150 dell'Unità d'Italia.
Esposte 90 carte, di cui 40 originali messe a disposizione dalla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, che vanno dalla seconda metà del '700 ai giorni nostri, con particolare enfasi su La Marmora e le produzioni IGM. Inoltre presenti in mostra 3 strumenti tecnici coevi a La Marmora e il suo Voyage con gli atlanti concessi in prestito dall'IGM. In particolare la carta del 1845 di La Marmora, stampata in grande formato (6 x 3 mt) applicata al pavimento con accanto un filmato di foto d'epoca che, come in un viaggio immaginario simile a quello compiuto da La Marmora, mostrano varie località della Sardegna. È esposto anche l’Atlante sulle Condizioni dell’Industria Mineraria dell’Isola di Sardegna per la Relazione Parlamentare di Quintino Sella.
Quando arriva a Cagliari, l'11 febbraio 1819, Alberto Ferrero Della Marmora non ha ancora trent'anni. Ci viene, sull'onda delle delusioni
della sua generazione che aveva combattuto con Napoleone e ora sembrava quasi costretta a farsi perdonare dai governi della Restaurazione, per un po' di caccia e qualche escursione ornitologica. Metà diporto e metà curiosità scientifica: in realtà, desiderio di alleviare la malinconia e, soprattutto, dimenticare Torino.
Ripartì dalla Sardegna, per l'ultima volta, l’11 settembre 1857.
Calcolò che, della sua vita, aveva passato nell'isola, in totale, 13 anni, 4 mesi e 17 giorni, come aveva calcolano in un libricino intitolato Elenco dei miei Itinerari di Sardegna dal 1819 al 1857, che regalò poi all’amico canonico Spano. Nell’ultima pagina scrisse: «Qui finisce la serie dei miei viaggi in Sardegna. La mia età oltre settuagenaria non mi permette più di riprenderli, ma se mi fosse dato di ringiovanire, riprenderei da capo, e rifarei tutto quanto il mio lavoro!».
Morì a Torino alle sei e mezzo del mattino del 18 maggio 1863.
L'intera esperienza sarda del Lamarmora si condensa nelle sue due grandi opere: il Voyage e la Carta dell'isola e del regno di Sardegna. Tutta l'altra vasta bibliografia "isolana" del Lamarmora è, in fondo, preparazione o risultato di esse: una bibliografia che, escludendo gli interventi parlamentari (nei quali la Sardegna ebbe sempre un ruolo centrale perché il Lamarmora ne veniva unanimemente considerato un grande conoscitore, e la sua opinione valeva molto presso molti parlamentari), comprende più di 35 titoli.
17
febbraio 2011
L’isola misurata
Dal 17 febbraio all'otto maggio 2011
Location
IL GHETTO
Cagliari, Via Santa Croce, 18, (Cagliari)
Cagliari, Via Santa Croce, 18, (Cagliari)
Biglietti
Intero 3 €; Ridotto 2 € Gratuito per i possessori di Karalis Card
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 20; chiuso il lunedì
Vernissage
17 Febbraio 2011, ore 18 seguirà l’inaugurazione alla quale prenderanno parte anche il Prefetto e alte cariche militari.
Ufficio stampa
CONSORZIO CAMU'
Curatore