Le belle professioni: il passatempo preferito dei nobili di un tempo che per allontanare il tedio organizzavano pomeriggi o intere giornate all’ascolto, alla lettura, all’osservazione della pittura e scultura, amando circondarsi di artisti che potessero donare loro il piacere dei mestieri raffinati. Alla fine del 1300 il Duca di Ferrara e di Modena Alberto V d’Este, fece costruire un intero palazzo da dedicare allo svago: “luogo delle Delizie”. Fu chiamato Palazzo Schifanoia che significa “Schivar la noia”. Borso d’Este lo portò, con l’esecuzione del ciclo degli affreschi del “Salone dei Mesi”, al massimo dello splendore chiamando i maggiori artisti dell’epoca (Francesco del Cossa, Ercole de Roberti) e intensificando al suo interno attività care all’uomo come l’arte e la rappresentazione, invitando Re ed Ambasciatori. Oggi giorno risulta difficile pensare di dedicare un luogo a questi svaghi, eppure Palazzo Schifanoia risulta l’esempio più alto, di dimora destinata al diletto: alle “Delizie”. Martedì 8 marzo 2011 è l’occasione ideale per rivivere l’atmosfera di un tempo tra arte, poesia, musica e scambi culturali che si intrecciano in una performance tra i saloni di questo antico palazzo, e le collezioni del Museo. In collegamento con la prosecuzione della mostra di Mirta Carroli che rimarrà in esposizione fino al 27 marzo 2011, verrà realizzato un percorso musicale con gli allievi del Conservatorio di Ferrara a cura dei loro docenti Teo Ciavarella e Roberto Manuzzi. A loro si affiancheranno le letture di particolari componimenti lirici di Massimo Scrignoli, Maria Luisa Vezzali, Nina Nasilli, Daniele Serafini, Gregorio Scalise, con l’intervento dell’attrice Silvana Strocchi che leggerà alcuni componimenti. L’appuntamento è dalle 18 alle 20.
La mostra è a cura del Direttore dei Musei di Arte Antica di Ferrara Angelo Andreotti.
Un’occasione importante per visitare la mostra di Mirta Carroli - premio Marconi per la scultura, insegnante all’Accademia di Belle Arti di Bologna, nota artista con alle spalle diverse personali e collettive sia in Italia sia all’estero – seguendo un itinerario originale che, grazie all’unione di diverse forme artistiche, ne amplifica gli stessi contenuti.
In particolare la mostra è una interpretazione del tema del volo e del canto degli uccelli, presenti negli affreschi del Salone dei Mesi, che creano un legame tra scultura contemporanea e le mura antiche di questo palazzo. “Un volo” per rivivere in chiave moderna la dedizione all’arte in tutti i suoi svaghi!