Presso la Galleria Santo Ficara di Firenze si apre la mostra Alternanze Dinamiche del ricercatore visivo Ennio Ludovico Chiggio, artista attivo nell’Arte Programmata fin dagli anni ’60 con l’esperienza nel Gruppo Enne.
Le opere presenti in mostra hanno un solo tema, le Alternanze Dinamiche del Bianco e Rosso.
Perché questa scelta così inusitata?
La risposta dell’autore è stata: Perché sono macchine gioiose…
La ricerca sull’Alternananza del Bianco e Rosso prende avvio nel 1970 con opere articolate su un elemento di contrapposizione, un indicatore di attenzione, un segnale di presenza o avvertimento che possiede una regolarità antiorganica e antinaturalistica, articolata con il solo uso dei due colori. Tali sequenze B/R si presentano ancora oggi, negli ultimi lavori, come una scansione geometrica di oggetti strumentali ottico-tecnici vissuti come paline o stagge di allineamento nella geodesia del terreno, un suggerimento ad una geometria “superiore” che non necessita di misurazioni ma si presenta conclusa.
Un’opera B/R è un modulatore gestaltico scansionatore che agisce per coerenza, vicinanza, destino comune, temi tipici del cognitivo e del percettivo e diviene un indice progressivo invariante che adotta l’Esagramma, una frammentazione dello spazio proveniente dalla cultura orientale e contenuta in un libro di divinazione denominato I-Ching.
Chiggio ha fatto sua tutta la concettualità racchiusa in tale pensiero ed ha raccolto 64 Esagrammi, tutti disegnati a tempera e racchiusi in un contenitore scatolare consultabile.
In Galleria sono esposte circa 20 opere con un grande volteggiatore mobile centrale.
Nel catalogo è presente anche una testimonianza scritta di un colloquio tra Chiggio e Alviani sulle loro esperienze degli anni ’60 nelle Nuove Tendenze e nell’“Arte esatta” come Alviani ama definirla.