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Alberto Zanchetta – Frenologia della Vanitas. Scripta l’arte a parole
Terzo appuntamento per Scripta, rassegna dedicata alla critica d’arte a cura di Pietro Gaglianò.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Libreria Brac di Firenze e Johan & Levi Editore sono lieti di annunciare l'incontro dedicato al volume Frenologia della Vanitas di Alberto Zanchetta. L'iniziativa si inserisce nel programma di Scripta, l’arte a parole, ciclo di presentazioni con autori e curatori di edizioni sulla critica d’arte contemporanea. Con l'autore interviene il critico d'arte Pietro Gaglianò, curatore dell'intera rassegna.
Mercoledì 16 novembre ore 18.00
brac libreria di arte contemporanea
via dei Vagellai 18r, Firenze
tel. 055 0944877
Il saggio ripercorre la storia del teschio nell'arte dell’Occidente e dell’Oriente, dalla preistoria attraverso il Medioevo e dal Seicento fino ai primi anni del Terzo Millennio con specifici approfondimenti sulla grande proliferazione del macabro nella cultura europea, su come lo spazio della vita e il tempo della morte convivano in città come Napoli e Palermo e sulla diversa concezione della morte in Messico e in Cina.
Da un’idea originaria di trattamento del tema del teschio nell’arte contemporanea, Alberto Zanchetta amplia magistralmente l’orizzonte includendo nella sua indagine un arco di tempo molto più esteso, fino a costituire una ossimorica “cronistoria non cronologica” in cui ciò che conta non è lo svolgimento temporale dei secoli ma in qualche modo il sentimento, il tema, l’analogia, che unisce tempi anche fra loro distanti. Un’analisi trasversale, in cui letteratura, musica, teatro, si intersecano all’arte figurativa per tracciare il quadro della resa artistica del teschio nel tempo. Molteplici le espressioni prese in considerazione: graffiti, pittura, scultura, fotografia, video, fumetti, radiografie, e gli enigmatici teschi di cristallo di rocca precolombiani. Oltre cento artisti presi a esempio per illustrare le trasformazioni del teschio nella sua rappresentazione: da Marina Abramovic a Basquiat, da Cézanne a Dalí, De Dominicis, Gligorov, Hirst, Frida Kahlo, Klimt, Warhol, solo per citarne alcuni. Uno stile sempre ironico che alleggerisce il tema e ripara il lettore dalla sua gravità. Del resto Zanchetta cita Stendhal che aveva nutrito l’idea che l’arte fosse una promessa di felicità, e si mantiene nei toni, non nell’argomento, mosso da questa spinta ideale.
Con l'autore ne parla mercoledì 16 novembre il critico d'arte Pietro Gaglianò. Appuntamento alla Libreria brac di Firenze alle ore 18:00.
Scripta è un programma di appuntamenti, con cadenza mensile, da settembre a maggio, sull’editoria dedicata alla critica e all’analisi dei linguaggi artistici: quelle parole che, di là dal visibile, dalle mostre e dalle biennali, compongono il pensiero contemporaneo. Propone libri in cui le parole alimentano il dibattito, e non si limitano a descrivere o commentare quanto già presente al pubblico; la selezione dei titoli, infatti, per lo più non comprende cataloghi di mostre o monografie, ma prevede in prevalenza saggi, volumi tematici, importanti traduzioni di autori stranieri, raccolte di interviste e approfondimenti: una porzione di industria libraria meno in vista, rivolta più all’approfondimento che alla facile divulgazione, faticosamente e coraggiosamente promossa da case editrici secondo le quali i libri non sono eventi.
Alberto Zanchetta è critico d’arte e curatore indipendente. Dal 2007 insegna Storia dell’Arte alla LABA di Brescia. Nel 2006 ha pubblicato il pamphlet Antologia del Misogino e nel 2007 il saggio Humpty Dumpty Encomion. Scrive per le riviste Flash Art e Arte e Critica, suoi contributi sono apparsi anche sulle riviste Inside, Around Photography, Espoarte, ArtKey, EQUIPèCO, Arte contemporanea. Ha curato e presentato oltre duecento mostre, collaborando con enti pubblici italiani quali la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, il MAN di Nuoro, il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova, il Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina, la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, il Museo Civico Archeologico di Bologna, il Foro Boario e la Galleria Civica di Modena, il Palazzo della Penna di Perugia, il Museo Michetti di Francavilla al Mare, il Fondaco di Palazzo Coen a Salò, il Palazzo Leone da Perego di Legnano, la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Castel San Pietro Terme, i Musei Civici di Imola, il Centro Candiani e la Galleria Contemporaneo di Mestre, oltre ad istituzioni estere tra cui l’Umetnostna Galerija di Maribor (Slovenia), la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino e la Galleria Nazionale di Belle Arti di Sofia (Bulgaria).
Mercoledì 16 novembre ore 18.00
brac libreria di arte contemporanea
via dei Vagellai 18r, Firenze
tel. 055 0944877
Il saggio ripercorre la storia del teschio nell'arte dell’Occidente e dell’Oriente, dalla preistoria attraverso il Medioevo e dal Seicento fino ai primi anni del Terzo Millennio con specifici approfondimenti sulla grande proliferazione del macabro nella cultura europea, su come lo spazio della vita e il tempo della morte convivano in città come Napoli e Palermo e sulla diversa concezione della morte in Messico e in Cina.
Da un’idea originaria di trattamento del tema del teschio nell’arte contemporanea, Alberto Zanchetta amplia magistralmente l’orizzonte includendo nella sua indagine un arco di tempo molto più esteso, fino a costituire una ossimorica “cronistoria non cronologica” in cui ciò che conta non è lo svolgimento temporale dei secoli ma in qualche modo il sentimento, il tema, l’analogia, che unisce tempi anche fra loro distanti. Un’analisi trasversale, in cui letteratura, musica, teatro, si intersecano all’arte figurativa per tracciare il quadro della resa artistica del teschio nel tempo. Molteplici le espressioni prese in considerazione: graffiti, pittura, scultura, fotografia, video, fumetti, radiografie, e gli enigmatici teschi di cristallo di rocca precolombiani. Oltre cento artisti presi a esempio per illustrare le trasformazioni del teschio nella sua rappresentazione: da Marina Abramovic a Basquiat, da Cézanne a Dalí, De Dominicis, Gligorov, Hirst, Frida Kahlo, Klimt, Warhol, solo per citarne alcuni. Uno stile sempre ironico che alleggerisce il tema e ripara il lettore dalla sua gravità. Del resto Zanchetta cita Stendhal che aveva nutrito l’idea che l’arte fosse una promessa di felicità, e si mantiene nei toni, non nell’argomento, mosso da questa spinta ideale.
Con l'autore ne parla mercoledì 16 novembre il critico d'arte Pietro Gaglianò. Appuntamento alla Libreria brac di Firenze alle ore 18:00.
Scripta è un programma di appuntamenti, con cadenza mensile, da settembre a maggio, sull’editoria dedicata alla critica e all’analisi dei linguaggi artistici: quelle parole che, di là dal visibile, dalle mostre e dalle biennali, compongono il pensiero contemporaneo. Propone libri in cui le parole alimentano il dibattito, e non si limitano a descrivere o commentare quanto già presente al pubblico; la selezione dei titoli, infatti, per lo più non comprende cataloghi di mostre o monografie, ma prevede in prevalenza saggi, volumi tematici, importanti traduzioni di autori stranieri, raccolte di interviste e approfondimenti: una porzione di industria libraria meno in vista, rivolta più all’approfondimento che alla facile divulgazione, faticosamente e coraggiosamente promossa da case editrici secondo le quali i libri non sono eventi.
Alberto Zanchetta è critico d’arte e curatore indipendente. Dal 2007 insegna Storia dell’Arte alla LABA di Brescia. Nel 2006 ha pubblicato il pamphlet Antologia del Misogino e nel 2007 il saggio Humpty Dumpty Encomion. Scrive per le riviste Flash Art e Arte e Critica, suoi contributi sono apparsi anche sulle riviste Inside, Around Photography, Espoarte, ArtKey, EQUIPèCO, Arte contemporanea. Ha curato e presentato oltre duecento mostre, collaborando con enti pubblici italiani quali la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, il MAN di Nuoro, il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova, il Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina, la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, il Museo Civico Archeologico di Bologna, il Foro Boario e la Galleria Civica di Modena, il Palazzo della Penna di Perugia, il Museo Michetti di Francavilla al Mare, il Fondaco di Palazzo Coen a Salò, il Palazzo Leone da Perego di Legnano, la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Castel San Pietro Terme, i Musei Civici di Imola, il Centro Candiani e la Galleria Contemporaneo di Mestre, oltre ad istituzioni estere tra cui l’Umetnostna Galerija di Maribor (Slovenia), la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino e la Galleria Nazionale di Belle Arti di Sofia (Bulgaria).
16
novembre 2011
Alberto Zanchetta – Frenologia della Vanitas. Scripta l’arte a parole
16 novembre 2011
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
LIBRERIA BRAC
Firenze, Via Dei Vagellai, 18 r, (Firenze)
Firenze, Via Dei Vagellai, 18 r, (Firenze)
Orario di apertura
h 18-20
Vernissage
16 Novembre 2011, h 18
Editore
JOHAN & LEVI
Ufficio stampa
CLARART
Ufficio stampa
MONICA ZANFINI
Autore
Curatore