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Alice in Wonderland
Il favoloso mondo di Lewis Carroll e la sua enorme influenza nelle arti visive. Una mostra organizzata da Tate Liverpool in collaborazione con il Mart
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ALICE IN WONDERLAND
Il favoloso mondo di Lewis Carroll e la sua enorme influenza nelle arti visive.
Una mostra organizzata da Tate Liverpool in collaborazione con il Mart
MartRovereto dal 25 febbraio al 3 giugno 2012
Al Mart di Rovereto, dal 25 febbraio al 3 giugno 2012, è di scena “Alice in Wonderland” la
prima mostra che affronta e analizza in modo completo l’influenza che i celeberrimi racconti
di Lewis Carroll hanno avuto sul mondo delle arti visive.
A cura di Christoph Benjamin Schulz e Gavin Delahunty, e con l’assistenza di Eleanor
Clayton, la mostra è organizzata dalla Tate di Liverpool in collaborazione con il Mart e la
Kunsthalle Hamburg.
I classici di Lewis Carroll (Charles Lutwidge Dodgson, 1832 – 1898) “Alice nel Paese delle
Meraviglie” e “Attraverso lo specchio” hanno affascinato e ispirato molte generazioni di
artisti da quando furono pubblicati, 150 anni fa. Questa mostra approfondisce il processo di
creazione dei romanzi, l’adozione dei testi come fonte di ispirazione nel mondo dell’arte, e la
revisione di alcuni temi chiave operata da molti artisti fino ai giorni nostri.
Il punto di partenza del percorso espositivo è la prima edizione a stampa di Alice,
pubblicata a Londra da MacMillan nel 1865 col titolo “Alice’s Adventures in Wonderland”.
In mostra saranno presenti le illustrazioni originali di questa prima edizione, disegnate da
Sir John Tenniel, da cui nacque un mondo estetico visivo autosufficiente, in grado di avere
vita propria. Ancora oggi, è questa l’iconografia comunemente associata alla storia di Alice.
Il ruolo svolto dalle immagini è stato del resto completamente centrale fin dall’inizio, nella
genesi dell’opera: in mostra sarà presente anche una riproduzione del manoscritto originale
con i disegni autografi di Lewis Carroll, donato dall’autore alla dodicenne Alice Liddell come
regalo di Natale nel 1864.
Lewis Carroll era ben integrato nella scena artistica del suo tempo: come fotografo ed
esperto d’arte, Carroll si circondava di amici artisti come Dante Gabriel Rossetti,
conosciuto grazie alla mediazione dello scultore Alexander Munro, e Sir John Everett
Millais. In mostra le opere di Dante Gabriele Rossetti e Millais saranno esposte accanto ai
dipinti di William Holman Hunt e Arthur Hughes, di cui Carroll scrisse nei propri diari.
La mostra offre un’opportunità unica di comprendere la vicenda umana e artistica di Carroll,
a partire dalla sua vasta e personalissima produzione fotografica. Insegnante di matematica
al Christ Church College di Oxford, Carroll si avvicinò alla fotografia da amatore, grazie ad
alcune innovazioni tecniche, come il cavalletto, che, a partire dal 1850, poté essere utilizzato
anche dai fotografi dilettanti. Nel 1856 Carroll acquistò una macchina fotografica, e nello
stesso anno conobbe, Alice Pleasance Liddell, una bambina, figlia di Henry George Liddell,
decano del Christ Church. Alice posò a più riprese nelle curiose scenografie appositamente
allestite. La prima fotografia di Alice fu scattata il 3 giugno 1856, quando la bambina aveva
solo quattro anni, e l’ultima la ritrae all’età di diciotto anni. Carroll espose parte di queste
immagini, e lasciò una produzione totale di circa tremila fotografie che è forse una delle più
vaste testimonianze fotografiche dell’Inghilterra vittoriana.
Da notare che nei suoi scatti immortalò anche molti amici pittori: nel 1863 tenne una
lunghissima sessione fotografica a casa di Rossetti. “Dodgson – scrive Edward Wakeling
nel testo in catalogo – era chiaramente nel suo elemento, felice di questa incursione in un
mondo artistico solitamente inaccessibile ai non eletti”.
In mostra si potrà vedere anche la strumentazione di Carroll e una serie di documenti
provenienti da adattamenti teatrali del tempo.
Un’altra sezione della mostra documenta come le storie di Carroll siano state adottate
appunto da molti artisti visivi, che vi trovarono immediatamente una importante fonte di
ispirazione tematica per le proprie ricerche.
A partire dal 1930 il gruppo dei surrealisti sentì una forte attrazione per il fantastico mondo
in cui erano ambientate queste storie, in cui le leggi di natura erano come sospese.
Ecco allora una serie di dodici illustrazioni di Salvador Dalí, opere di Max Ernst
e Dorothea Tanning, ma anche un eccezionale film di René Magritte, intitolato
semplicemente “Alice in Wonderland”, del 1957. I Surrealisti inglesi, soprannominati “figli
di Alice”, sono rappresentati da opere di Paul Nash, Roland Penrose, Conroy Maddox e
F.E. McWilliam.
Tra gli anni Sessanta e Settanta, l’arte concettuale vide in Alice uno strumento per
l’esplorazione della relazione tra realtà e percezione, come si vide a più riprese nei contesti
della Pop e della Psychedelic Art. Una sezione apposita riunisce opere di Jan Dibbets, Dan
Graham, Joseph Kossuth, Yayoi Kusama, Adrian Piper, e Marcel Broodthaers.
Gli artisti hanno continuato a trarre ispirazione dalle avventure di Alice nel Paese delle
Meraviglie anche negli anni successivi. Alcuni temi in particolare, restano molto attraenti
per la ricerca artistica contemporanea: il viaggio dall’infanzia all’età adulta; i rapporti tra
linguaggio, significato e nonsense; le relazioni tra la dimensione dell’osservatore e l’ambiente
che lo circonda, tra le diverse prospettive e la tensione tra percezione e realtà.
La sezione finale testimonia come la produzione intorno ai temi legati ad Alice nel
Paese delle Meraviglie sia ancora molto vasta. Il canone letterario e visivo inaugurato
da Carroll è stato sottoposto nel corso degli anni a una revisione continua, che lo rende
sorprendentemente attuale e significativo per la ricerca contemporanea. Lo testimoniano
le cinque straordinarie fotografie di Francesca Woodman scattate tra il 1972 e il 1980, il
doppio video di Douglas Gordon “Through a Looking Glass” (1999) e quello di Pierre
Huyghe “A smile without a cat” (2202), i disegni di Kiki Smith, i collage di Liliana
Porter, le fotografie di Anna Gaskell, e lavori più recenti di Joseph Grigely, Torsten
Lauschmann, Jimmy Robert e Annelies Štrba.
Alice in Wonderland
Mostra organizzata da: Tate Liverpool in collaborazione con il Mart di Rovereto e la
Kunsthalle Hamburg
Mostra ideata da: Christoph Benjamin Schulz e Peter Gorschlüter
A cura di: Christoph Benjamin Schulz e Gavin Delahunty, e con l’assistenza di Eleanor
Clayton
Mart Rovereto
25 febbraio – 3 giugno 2012
Tate Liverpool
4 novembre 2011 - 29 gennaio 2012
Kunsthalle Hamburg
15 giugno - 30 settembre 2012.
MartRovereto
Corso Bettini, 43
38068 Rovereto (TN)
t. 800 397760
info@mart.trento.it
www.mart.trento.it
Orari: mar-dom 10.00-18.00 ven 10.00-21.00.
Tariffe: Intero 11 Euro
Ridotto: 7 Euro
Gratuito fino ai 14 anni
Informazioni
tel.+39 0464 454 154-108
info@mart.trento.it
www.mart.trento.it
Mart:
Responsabile Comunicazione:
Flavia Fossa Margutti
Ufficio stampa:
Luca Melchionna 0464.454127 cel 320 4303487 press@mart.trento.it
Clementina Rizzi 0464.454124 cel. 338 6512683 press@mart.trento.it
Il Mart ringrazia:
Provincia autonoma di Trento
Comune di Trento
Comune di Rovereto
In partnership con:
UniCredit
Vini de Tarczal
Partner tecnici:
Cartiere del Garda
LOEWE
Trentino Marketing
Vettore ufficiale:
Ferrovie dello Stato
Per le attività didattiche:
Casse Rurali Trentine
Il Mart ringrazia:
Provincia autonoma di Trento
Comune di Trento
Comune di Rovereto
Il favoloso mondo di Lewis Carroll e la sua enorme influenza nelle arti visive.
Una mostra organizzata da Tate Liverpool in collaborazione con il Mart
MartRovereto dal 25 febbraio al 3 giugno 2012
Al Mart di Rovereto, dal 25 febbraio al 3 giugno 2012, è di scena “Alice in Wonderland” la
prima mostra che affronta e analizza in modo completo l’influenza che i celeberrimi racconti
di Lewis Carroll hanno avuto sul mondo delle arti visive.
A cura di Christoph Benjamin Schulz e Gavin Delahunty, e con l’assistenza di Eleanor
Clayton, la mostra è organizzata dalla Tate di Liverpool in collaborazione con il Mart e la
Kunsthalle Hamburg.
I classici di Lewis Carroll (Charles Lutwidge Dodgson, 1832 – 1898) “Alice nel Paese delle
Meraviglie” e “Attraverso lo specchio” hanno affascinato e ispirato molte generazioni di
artisti da quando furono pubblicati, 150 anni fa. Questa mostra approfondisce il processo di
creazione dei romanzi, l’adozione dei testi come fonte di ispirazione nel mondo dell’arte, e la
revisione di alcuni temi chiave operata da molti artisti fino ai giorni nostri.
Il punto di partenza del percorso espositivo è la prima edizione a stampa di Alice,
pubblicata a Londra da MacMillan nel 1865 col titolo “Alice’s Adventures in Wonderland”.
In mostra saranno presenti le illustrazioni originali di questa prima edizione, disegnate da
Sir John Tenniel, da cui nacque un mondo estetico visivo autosufficiente, in grado di avere
vita propria. Ancora oggi, è questa l’iconografia comunemente associata alla storia di Alice.
Il ruolo svolto dalle immagini è stato del resto completamente centrale fin dall’inizio, nella
genesi dell’opera: in mostra sarà presente anche una riproduzione del manoscritto originale
con i disegni autografi di Lewis Carroll, donato dall’autore alla dodicenne Alice Liddell come
regalo di Natale nel 1864.
Lewis Carroll era ben integrato nella scena artistica del suo tempo: come fotografo ed
esperto d’arte, Carroll si circondava di amici artisti come Dante Gabriel Rossetti,
conosciuto grazie alla mediazione dello scultore Alexander Munro, e Sir John Everett
Millais. In mostra le opere di Dante Gabriele Rossetti e Millais saranno esposte accanto ai
dipinti di William Holman Hunt e Arthur Hughes, di cui Carroll scrisse nei propri diari.
La mostra offre un’opportunità unica di comprendere la vicenda umana e artistica di Carroll,
a partire dalla sua vasta e personalissima produzione fotografica. Insegnante di matematica
al Christ Church College di Oxford, Carroll si avvicinò alla fotografia da amatore, grazie ad
alcune innovazioni tecniche, come il cavalletto, che, a partire dal 1850, poté essere utilizzato
anche dai fotografi dilettanti. Nel 1856 Carroll acquistò una macchina fotografica, e nello
stesso anno conobbe, Alice Pleasance Liddell, una bambina, figlia di Henry George Liddell,
decano del Christ Church. Alice posò a più riprese nelle curiose scenografie appositamente
allestite. La prima fotografia di Alice fu scattata il 3 giugno 1856, quando la bambina aveva
solo quattro anni, e l’ultima la ritrae all’età di diciotto anni. Carroll espose parte di queste
immagini, e lasciò una produzione totale di circa tremila fotografie che è forse una delle più
vaste testimonianze fotografiche dell’Inghilterra vittoriana.
Da notare che nei suoi scatti immortalò anche molti amici pittori: nel 1863 tenne una
lunghissima sessione fotografica a casa di Rossetti. “Dodgson – scrive Edward Wakeling
nel testo in catalogo – era chiaramente nel suo elemento, felice di questa incursione in un
mondo artistico solitamente inaccessibile ai non eletti”.
In mostra si potrà vedere anche la strumentazione di Carroll e una serie di documenti
provenienti da adattamenti teatrali del tempo.
Un’altra sezione della mostra documenta come le storie di Carroll siano state adottate
appunto da molti artisti visivi, che vi trovarono immediatamente una importante fonte di
ispirazione tematica per le proprie ricerche.
A partire dal 1930 il gruppo dei surrealisti sentì una forte attrazione per il fantastico mondo
in cui erano ambientate queste storie, in cui le leggi di natura erano come sospese.
Ecco allora una serie di dodici illustrazioni di Salvador Dalí, opere di Max Ernst
e Dorothea Tanning, ma anche un eccezionale film di René Magritte, intitolato
semplicemente “Alice in Wonderland”, del 1957. I Surrealisti inglesi, soprannominati “figli
di Alice”, sono rappresentati da opere di Paul Nash, Roland Penrose, Conroy Maddox e
F.E. McWilliam.
Tra gli anni Sessanta e Settanta, l’arte concettuale vide in Alice uno strumento per
l’esplorazione della relazione tra realtà e percezione, come si vide a più riprese nei contesti
della Pop e della Psychedelic Art. Una sezione apposita riunisce opere di Jan Dibbets, Dan
Graham, Joseph Kossuth, Yayoi Kusama, Adrian Piper, e Marcel Broodthaers.
Gli artisti hanno continuato a trarre ispirazione dalle avventure di Alice nel Paese delle
Meraviglie anche negli anni successivi. Alcuni temi in particolare, restano molto attraenti
per la ricerca artistica contemporanea: il viaggio dall’infanzia all’età adulta; i rapporti tra
linguaggio, significato e nonsense; le relazioni tra la dimensione dell’osservatore e l’ambiente
che lo circonda, tra le diverse prospettive e la tensione tra percezione e realtà.
La sezione finale testimonia come la produzione intorno ai temi legati ad Alice nel
Paese delle Meraviglie sia ancora molto vasta. Il canone letterario e visivo inaugurato
da Carroll è stato sottoposto nel corso degli anni a una revisione continua, che lo rende
sorprendentemente attuale e significativo per la ricerca contemporanea. Lo testimoniano
le cinque straordinarie fotografie di Francesca Woodman scattate tra il 1972 e il 1980, il
doppio video di Douglas Gordon “Through a Looking Glass” (1999) e quello di Pierre
Huyghe “A smile without a cat” (2202), i disegni di Kiki Smith, i collage di Liliana
Porter, le fotografie di Anna Gaskell, e lavori più recenti di Joseph Grigely, Torsten
Lauschmann, Jimmy Robert e Annelies Štrba.
Alice in Wonderland
Mostra organizzata da: Tate Liverpool in collaborazione con il Mart di Rovereto e la
Kunsthalle Hamburg
Mostra ideata da: Christoph Benjamin Schulz e Peter Gorschlüter
A cura di: Christoph Benjamin Schulz e Gavin Delahunty, e con l’assistenza di Eleanor
Clayton
Mart Rovereto
25 febbraio – 3 giugno 2012
Tate Liverpool
4 novembre 2011 - 29 gennaio 2012
Kunsthalle Hamburg
15 giugno - 30 settembre 2012.
MartRovereto
Corso Bettini, 43
38068 Rovereto (TN)
t. 800 397760
info@mart.trento.it
www.mart.trento.it
Orari: mar-dom 10.00-18.00 ven 10.00-21.00.
Tariffe: Intero 11 Euro
Ridotto: 7 Euro
Gratuito fino ai 14 anni
Informazioni
tel.+39 0464 454 154-108
info@mart.trento.it
www.mart.trento.it
Mart:
Responsabile Comunicazione:
Flavia Fossa Margutti
Ufficio stampa:
Luca Melchionna 0464.454127 cel 320 4303487 press@mart.trento.it
Clementina Rizzi 0464.454124 cel. 338 6512683 press@mart.trento.it
Il Mart ringrazia:
Provincia autonoma di Trento
Comune di Trento
Comune di Rovereto
In partnership con:
UniCredit
Vini de Tarczal
Partner tecnici:
Cartiere del Garda
LOEWE
Trentino Marketing
Vettore ufficiale:
Ferrovie dello Stato
Per le attività didattiche:
Casse Rurali Trentine
Il Mart ringrazia:
Provincia autonoma di Trento
Comune di Trento
Comune di Rovereto
24
febbraio 2012
Alice in Wonderland
Dal 24 febbraio al 03 giugno 2012
fotografia
arte moderna e contemporanea
disegno e grafica
arte moderna e contemporanea
disegno e grafica
Location
MART – Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Biglietti
Intero 11 Euro Ridotto: 7 Euro Gratuito fino ai 14 anni
Orario di apertura
mar-dom 10.00-18.00 ven 10.00-21
Vernissage
24 Febbraio 2012, ore 18
Editore
ELECTA
Curatore