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Avere una bella cera. Le figure in cera a Venezia e in Italia
La mostra si propone di analizzare un campo poco indagato della storia dell’arte, quello delle figure in cera a grandezza naturale, soggetto affascinante che in anni recenti ha suscitato l’interesse di numerosi artisti contemporanei, ma al quale non è mai stata dedicata una esposizione tematica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
AVERE UNA BELLA CERA
Le figure in cera a Venezia e in Italia
Venezia, Palazzo Fortuny, 10 marzo - 25 giugno 2012
Vernice stampa venerdì 9 marzo 2012 dalle 10 alle 12
Mostra prodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia
A cura di: Andrea Daninos
Progetto di allestimento e coordinamento: Daniela Ferretti
Testi di: Andrea Daninos, Guido Guerzoni, Giovanni Ricci, Emanuele Trevi
Catalogo: Officina Libraria
La mostra rientra nell’ambito del programma “Primavera a Palazzo Fortuny”, che comprende -
sempre nello stesso periodo - anche l’esposizione Diana Vreeland after Diana Vreeland, a cura
di Judith Clark e Maria Luisa Frisa.
La mostra si propone di analizzare un campo poco indagato della storia dell’arte, quello
delle figure in cera a grandezza naturale, soggetto affascinante che in anni recenti ha
suscitato l’interesse di numerosi artisti contemporanei, ma al quale non è mai stata dedicata
una esposizione tematica. Il progetto dell’esposizione nasce da due felici coincidenze:
l’esistenza nelle collezioni pubbliche e negli edifici di culto veneziani di una serie di ritratti in
cera e il centenario del primo saggio dedicato alla storia del ritratto in cera, Geschichte der
Porträtbildnerei in Wachs, opera del celebre storico dell’arte della scuola viennese Julius
von Schlosser, del quale è uscita di recente la prima edizione italiana, curata da Andrea
Daninos.
La mostra riunirà per la prima volta le poche testimonianze di questo genere esistenti
in Italia, presentandole in un percorso che prenderà l’avvio dal tema del calco e della
maschera funebre. Nella prima sezione saranno esposte una serie di maschere funebri in
cera di dogi veneziani (XVIII secolo), testimonianza pressoché unica dell’uso di “doppi” in
cera nelle cerimonie funebri. Il visitatore potrà quindi ammirare l’unica testimonianza visiva
pervenutaci di figure votive a grandezza naturale, il Libro dei miracoli di Vincenzo Panicale,
manoscritto degli inizi del XVII secolo, che documenta i voti posti nel Santuario di S. Maria
della Quercia a Viterbo.
Seguiranno volti di santi e di criminali, due soggetti ricorrenti nella tradizione ceroplastica.
I primi saranno rappresentati da dodici busti di santi francescani, databili al XVIII secolo,
realizzati in cera con occhi di vetro e capelli veri, opere che costituiscono un unicum di
questa particolare iconografia religiosa. In contrapposizione sarà possibile vedere una
serie di ritratti di criminali, realizzati alla fine dell’Ottocento dall’allievo di Cesare Lombroso,
Lorenzo Tenchini.
La sezione centrale della mostra è dedicata alla tradizione del ritratto in cera in Italia.
Introducono questa sezione due figure-ritratto vestite a grandezza naturale, che
rappresentano due bambini veneziani del Settecento. Le due opere, già ricordate da
Schlosser e da Mario Praz, che le paragonava ai protagonisti del Giro di vite di Henry
James, oggi conservate nei depositi di Palazzo Mocenigo, non sono state esposte al
pubblico da decenni e la loro presentazione costituirà certamente motivo di stupore per la
qualità dell’esecuzione e per l’inquietante realismo.
La scuola bolognese, unica città in Italia dove l’arte del ritratto in cera a grandezza
naturale ebbe vasta diffusione, sarà rappresentata da veri e propri specialisti del genere,
Luigi Dardani, Angelo Gabriello Piò e Filippo Scandellari. Nell’ultima sezione la mostra
presenterà le opere di due artisti che lavorarono fuori d’Italia, autori di esposizioni di figure
in cera. Di Joseph Müller-Deym, misterioso nobile austriaco, che nel Settecento a Vienna
possedeva un celebre museo delle cere, sarà presentato il ritratto di Maria Carolina di
Borbone mentre del piemontese Francesco Orso, che negli anni della Rivoluzione francese
aprì a Parigi un’analoga esposizione di cere, saranno presentate le opere realizzate per la
corte Sabauda.
La ricchezza ed eccezionalità delle opere in mostra è dovuta alla generosità di prestiti
provenienti da chiese, università scientifiche e musei come il Museo del Dipartimento
di Anatomia Umana, Farmacologia e Scienze Medico-Forensi dell’Università di Parma,
Palazzo Reale di Napoli.
Il catalogo che accompagnerà la mostra, curato da Andrea Daninos, conterrà, oltre alle
schede delle opere esposte, realizzate con la collaborazione di vari studiosi, un saggio
esauriente dedicato al ritratto in cera in Italia.
La mostra si realizza con il sostegno di Pandora Old Masters New York
e con il contributo di ETRO S.p.A. per i restauri.
AVERE UNA BELLA CERA
Le figure in cera a Venezia e in Italia
Venezia, Palazzo Fortuny, 10 marzo - 25 giugno 2012
INFORMAZIONI GENERALI
Sede: Palazzo Fortuny, San Marco 3780 – San Beneto, Venezia
Vernice stampa: venerdì 9 marzo 2012 dalle 10 alle 12
Open-day: venerdì 9 marzo 2012 dalle 12 alle 20 (esclusivamente su invito)
Apertura al pubblico: 10 marzo – 25 giugno 2012
Orario: Tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (biglietteria 10.00 – 17.00)
chiuso il martedì
BIGLIETTI
Intero: 10 €
Ridotto: 8 €
INFORMAZIONI
visitmuve.it
info@fmcvenezia.it
call center 848082000 (dall’Italia)
+3904142730892 (dall’estero)
PRENOTAZIONI
visitmuve.it
call center 848082000 (dall’Italia)
+3904142730892 (dall’estero)
Informazioni per la stampa:
Studio Delos - delos@delosrp.it - 02.8052151
Fondazione Musei Civici di Venezia, Ufficio Stampa:
Riccardo Bon, press@fmcvenezia.it;
Immagini su visitmuve.it
(dalla home-page in basso a ds: ufficio stampa/photogallery mostre in corso)
Le figure in cera a Venezia e in Italia
Venezia, Palazzo Fortuny, 10 marzo - 25 giugno 2012
Vernice stampa venerdì 9 marzo 2012 dalle 10 alle 12
Mostra prodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia
A cura di: Andrea Daninos
Progetto di allestimento e coordinamento: Daniela Ferretti
Testi di: Andrea Daninos, Guido Guerzoni, Giovanni Ricci, Emanuele Trevi
Catalogo: Officina Libraria
La mostra rientra nell’ambito del programma “Primavera a Palazzo Fortuny”, che comprende -
sempre nello stesso periodo - anche l’esposizione Diana Vreeland after Diana Vreeland, a cura
di Judith Clark e Maria Luisa Frisa.
La mostra si propone di analizzare un campo poco indagato della storia dell’arte, quello
delle figure in cera a grandezza naturale, soggetto affascinante che in anni recenti ha
suscitato l’interesse di numerosi artisti contemporanei, ma al quale non è mai stata dedicata
una esposizione tematica. Il progetto dell’esposizione nasce da due felici coincidenze:
l’esistenza nelle collezioni pubbliche e negli edifici di culto veneziani di una serie di ritratti in
cera e il centenario del primo saggio dedicato alla storia del ritratto in cera, Geschichte der
Porträtbildnerei in Wachs, opera del celebre storico dell’arte della scuola viennese Julius
von Schlosser, del quale è uscita di recente la prima edizione italiana, curata da Andrea
Daninos.
La mostra riunirà per la prima volta le poche testimonianze di questo genere esistenti
in Italia, presentandole in un percorso che prenderà l’avvio dal tema del calco e della
maschera funebre. Nella prima sezione saranno esposte una serie di maschere funebri in
cera di dogi veneziani (XVIII secolo), testimonianza pressoché unica dell’uso di “doppi” in
cera nelle cerimonie funebri. Il visitatore potrà quindi ammirare l’unica testimonianza visiva
pervenutaci di figure votive a grandezza naturale, il Libro dei miracoli di Vincenzo Panicale,
manoscritto degli inizi del XVII secolo, che documenta i voti posti nel Santuario di S. Maria
della Quercia a Viterbo.
Seguiranno volti di santi e di criminali, due soggetti ricorrenti nella tradizione ceroplastica.
I primi saranno rappresentati da dodici busti di santi francescani, databili al XVIII secolo,
realizzati in cera con occhi di vetro e capelli veri, opere che costituiscono un unicum di
questa particolare iconografia religiosa. In contrapposizione sarà possibile vedere una
serie di ritratti di criminali, realizzati alla fine dell’Ottocento dall’allievo di Cesare Lombroso,
Lorenzo Tenchini.
La sezione centrale della mostra è dedicata alla tradizione del ritratto in cera in Italia.
Introducono questa sezione due figure-ritratto vestite a grandezza naturale, che
rappresentano due bambini veneziani del Settecento. Le due opere, già ricordate da
Schlosser e da Mario Praz, che le paragonava ai protagonisti del Giro di vite di Henry
James, oggi conservate nei depositi di Palazzo Mocenigo, non sono state esposte al
pubblico da decenni e la loro presentazione costituirà certamente motivo di stupore per la
qualità dell’esecuzione e per l’inquietante realismo.
La scuola bolognese, unica città in Italia dove l’arte del ritratto in cera a grandezza
naturale ebbe vasta diffusione, sarà rappresentata da veri e propri specialisti del genere,
Luigi Dardani, Angelo Gabriello Piò e Filippo Scandellari. Nell’ultima sezione la mostra
presenterà le opere di due artisti che lavorarono fuori d’Italia, autori di esposizioni di figure
in cera. Di Joseph Müller-Deym, misterioso nobile austriaco, che nel Settecento a Vienna
possedeva un celebre museo delle cere, sarà presentato il ritratto di Maria Carolina di
Borbone mentre del piemontese Francesco Orso, che negli anni della Rivoluzione francese
aprì a Parigi un’analoga esposizione di cere, saranno presentate le opere realizzate per la
corte Sabauda.
La ricchezza ed eccezionalità delle opere in mostra è dovuta alla generosità di prestiti
provenienti da chiese, università scientifiche e musei come il Museo del Dipartimento
di Anatomia Umana, Farmacologia e Scienze Medico-Forensi dell’Università di Parma,
Palazzo Reale di Napoli.
Il catalogo che accompagnerà la mostra, curato da Andrea Daninos, conterrà, oltre alle
schede delle opere esposte, realizzate con la collaborazione di vari studiosi, un saggio
esauriente dedicato al ritratto in cera in Italia.
La mostra si realizza con il sostegno di Pandora Old Masters New York
e con il contributo di ETRO S.p.A. per i restauri.
AVERE UNA BELLA CERA
Le figure in cera a Venezia e in Italia
Venezia, Palazzo Fortuny, 10 marzo - 25 giugno 2012
INFORMAZIONI GENERALI
Sede: Palazzo Fortuny, San Marco 3780 – San Beneto, Venezia
Vernice stampa: venerdì 9 marzo 2012 dalle 10 alle 12
Open-day: venerdì 9 marzo 2012 dalle 12 alle 20 (esclusivamente su invito)
Apertura al pubblico: 10 marzo – 25 giugno 2012
Orario: Tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (biglietteria 10.00 – 17.00)
chiuso il martedì
BIGLIETTI
Intero: 10 €
Ridotto: 8 €
INFORMAZIONI
visitmuve.it
info@fmcvenezia.it
call center 848082000 (dall’Italia)
+3904142730892 (dall’estero)
PRENOTAZIONI
visitmuve.it
call center 848082000 (dall’Italia)
+3904142730892 (dall’estero)
Informazioni per la stampa:
Studio Delos - delos@delosrp.it - 02.8052151
Fondazione Musei Civici di Venezia, Ufficio Stampa:
Riccardo Bon, press@fmcvenezia.it;
Immagini su visitmuve.it
(dalla home-page in basso a ds: ufficio stampa/photogallery mostre in corso)
09
marzo 2012
Avere una bella cera. Le figure in cera a Venezia e in Italia
Dal 09 marzo al 25 giugno 2012
arte antica
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
PALAZZO FORTUNY
Venezia, Campo San Beneto (San Marco), 3958, (Venezia)
Venezia, Campo San Beneto (San Marco), 3958, (Venezia)
Biglietti
Intero: 10 € Ridotto: 8 €
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (biglietteria 10.00 – 17.00) chiuso il martedì
Vernissage
9 Marzo 2012, ore 12 su invito
Ufficio stampa
DELOS
Curatore