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Rabindranath Tagore – The Last Harvest
La Galleria nazionale d’arte moderna di Roma espone per la prima volta un vasto numero di opere di Rabindranath Tagore. La mostra che si aprirà al pubblico il 29 marzo e si chiuderà il 27 maggio, è stata organizzata dall’Archivio Tagore di Rabindra Bhavana e dal Kala Bhavan Museum di Visva-Bharati in collaborazione con la National Gallery of Modern Art di New Delhi.
Comunicato stampa
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Tagore, (1861-1941) è una delle figure più carismatiche della
cultura indiana. Oggi, a 150 anni dalla nascita, la sua vasta produzione di opere,
in ambito musicale, letterario, artistico ed educativo continua a svolgere un ruolo
rilevante e attuale.
Il mondo intero lo ricorda come il primo poeta asiatico che vinse il Premio
Nobel per la letteratura nel 1913, a seguito della pubblicazione della traduzione
inglese della raccolta di poesie Gitanjali: Song Offerings nel 1912.
Tagore però non fu solo poeta ma anche romanziere, scrittore di racconti e opere
teatrali, saggista, compositore e pittore. Con i suoi scritti veicolò idee e riflessioni
che contribuirono a plasmare la letteratura e la lingua moderna del Bengala,
influenzando anche scrittori indiani provenienti da altre parti del paese. Le sue
opere possono considerarsi sperimentali e moderne anche per l’approccio
anticonvenzionale del loro autore.
Tagore ha lasciato un segno indelebile nella letteratura indiana riuscendo
sapientemente a fondere forme e immagini comprensibili sia all’Occidente che
all’Oriente, attraverso una mirabile sintesi di idee e concetti che fanno capo a
diversi campi del sapere. In tal modo Tagore contribuì anche allo sviluppo sociopolitico
ed economico dell’India, svolgendo un ruolo attivo nelle prime fasi del
Movimento di Liberazione del paese.
Nei suoi dipinti, così come nella poesia, Tagore ha sempre ricercato un
tema unificante, o “verità” universale, sorta di filo conduttore che caratterizza
tutte le sue creazioni.
Nonostante il tardo approdo alla pittura e al disegno, le sue opere figurative
rivelano una spontaneità e una sicurezza nell’uso del medium pittorico davvero
sorprendenti; così egli sembra far confluire in modo originale e personale le
suggestioni del variegato mondo della sua poesia nell’opera pittorica, creando un
contrappunto di elegante e raffinata sinestesia.
Quando le sue opere figurative furono esposte per la prima volta in India
suscitarono grande scalpore e furono fortemente criticate dai contemporanei.
Nonostante l’apprezzamento negativo dei suoi connazionali Tagore fu comunque il
primo artista indiano a esporre i suoi lavori, nel 1930, in Europa, Russia e Stati
Uniti, dove queste ultime ottennero grande successo e consenso.
Le opere e i materiali d’archivio esposti in mostra provengono
principalmente dall’archivio Rabindra Bhavana e dal Kala Bhavan Museum a
Visva-Bharati, Santiniketan, e vengono presentati per la prima volta in Italia,
dando così al pubblico l’opportunità di apprezzare la ricca raccolta di opere e di
scoprire Tagore come “pittore” .
La mostra è stata curata del Prof. R. Siva Kumar della Visva Bharati
University ed è stata realizzata sotto l’egida del Ministero della Cultura del
Governo dell’India. La National Gallery of Modern Art di New Delhi ha coordinato
gli eventi espositivi a Roma e nelle altre capitali europee sedi della mostra.
Maria Giuseppina Di Monte
(Commissario interno per la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
di Roma)
Catalogo:
The Last Harvest
Bipin Publisher, New Delhi, 2011
cultura indiana. Oggi, a 150 anni dalla nascita, la sua vasta produzione di opere,
in ambito musicale, letterario, artistico ed educativo continua a svolgere un ruolo
rilevante e attuale.
Il mondo intero lo ricorda come il primo poeta asiatico che vinse il Premio
Nobel per la letteratura nel 1913, a seguito della pubblicazione della traduzione
inglese della raccolta di poesie Gitanjali: Song Offerings nel 1912.
Tagore però non fu solo poeta ma anche romanziere, scrittore di racconti e opere
teatrali, saggista, compositore e pittore. Con i suoi scritti veicolò idee e riflessioni
che contribuirono a plasmare la letteratura e la lingua moderna del Bengala,
influenzando anche scrittori indiani provenienti da altre parti del paese. Le sue
opere possono considerarsi sperimentali e moderne anche per l’approccio
anticonvenzionale del loro autore.
Tagore ha lasciato un segno indelebile nella letteratura indiana riuscendo
sapientemente a fondere forme e immagini comprensibili sia all’Occidente che
all’Oriente, attraverso una mirabile sintesi di idee e concetti che fanno capo a
diversi campi del sapere. In tal modo Tagore contribuì anche allo sviluppo sociopolitico
ed economico dell’India, svolgendo un ruolo attivo nelle prime fasi del
Movimento di Liberazione del paese.
Nei suoi dipinti, così come nella poesia, Tagore ha sempre ricercato un
tema unificante, o “verità” universale, sorta di filo conduttore che caratterizza
tutte le sue creazioni.
Nonostante il tardo approdo alla pittura e al disegno, le sue opere figurative
rivelano una spontaneità e una sicurezza nell’uso del medium pittorico davvero
sorprendenti; così egli sembra far confluire in modo originale e personale le
suggestioni del variegato mondo della sua poesia nell’opera pittorica, creando un
contrappunto di elegante e raffinata sinestesia.
Quando le sue opere figurative furono esposte per la prima volta in India
suscitarono grande scalpore e furono fortemente criticate dai contemporanei.
Nonostante l’apprezzamento negativo dei suoi connazionali Tagore fu comunque il
primo artista indiano a esporre i suoi lavori, nel 1930, in Europa, Russia e Stati
Uniti, dove queste ultime ottennero grande successo e consenso.
Le opere e i materiali d’archivio esposti in mostra provengono
principalmente dall’archivio Rabindra Bhavana e dal Kala Bhavan Museum a
Visva-Bharati, Santiniketan, e vengono presentati per la prima volta in Italia,
dando così al pubblico l’opportunità di apprezzare la ricca raccolta di opere e di
scoprire Tagore come “pittore” .
La mostra è stata curata del Prof. R. Siva Kumar della Visva Bharati
University ed è stata realizzata sotto l’egida del Ministero della Cultura del
Governo dell’India. La National Gallery of Modern Art di New Delhi ha coordinato
gli eventi espositivi a Roma e nelle altre capitali europee sedi della mostra.
Maria Giuseppina Di Monte
(Commissario interno per la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
di Roma)
Catalogo:
The Last Harvest
Bipin Publisher, New Delhi, 2011
28
marzo 2012
Rabindranath Tagore – The Last Harvest
Dal 28 marzo al 27 maggio 2012
arte contemporanea
Location
Orario di apertura
martedì - domenica dalle 8.30 alle 19.30
(la biglietteria chiude alle 18.45)
Chiusura il lunedì
Ufficio stampa
CIVITA GROUP
Autore