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Giuliano Giuggioli – Spazi Inattesi. Opere dal 1984 al 2012
Presentata nella prestigiosa Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, con il patrocinio di Regione Toscana Consiglio Regionale, Provincia e Comune di Firenze, la mostra antologica dell’artista Giuliano Giuggioli si caratterizza per la completezza del ‘corpus’ delle opere presentate (più di quaranta). Sono i disegni preparatori dell’opera Arlecchino in bronzo policromo, per la prima volta esposta in pubblico, e i dipinti che hanno caratterizzato la sua carriera oltre agli ultimi lavori tra cui segnaliamo il dipinto a olio di grandi dimensioni Venditore di maschere.
Un ideale libro apre la narrazione sull’enigma e su quegli spazi inattesi che, una volta vissuti, rimangono in pagine tracciati da segnalibri; immagini indimenticabili viste con gli occhi immaginifici dell’infanzia.
SPAZI INATTESI (OPERE DAL 1984 AL 2012)
Presentata nella prestigiosa Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, con il patrocinio di Regione Toscana Consiglio Regionale, Provincia e Comune di Firenze, la mostra antologica dell'artista Giuliano Giuggioli si caratterizza per la completezza del 'corpus' delle opere presentate (più di quaranta). Sono i disegni preparatori dell'opera Arlecchino in bronzo policromo, per la prima volta esposta in pubblico, e i dipinti che hanno caratterizzato la sua carriera oltre agli ultimi lavori tra cui segnaliamo il dipinto a olio di grandi dimensioni Venditore di maschere.
Un ideale libro apre la narrazione sull'enigma e su quegli spazi inattesi che, una volta vissuti, rimangono in pagine tracciati da segnalibri; immagini indimenticabili viste con gli occhi immaginifici dell’infanzia.
A ventotto anni dalla prima opera, Lo scultore di monumenti, in cui l'artista sentiva tutto il peso della storia dell'arte nell'intraprendere la carriera creativa, l'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze ospita dal primo settembre, nella prestigiosa Sala delle Esposizioni, la prima antologica di Giuliano Giuggioli. La mostra, con il Patrocinio della Provincia e del Comune di Firenze, presenta oltre quaranta opere pittoriche, molte di grande formato, e un mezzo busto di bronzo policromo (Arlecchino), prima scultura dell'artista. Un ideale libro apre la narrazione sull'enigma attraverso opere per lo più inedite e su quegli spazi inattesi che, una volta vissuti, rimangono in pagine tracciati da segnalibri; immagini indimenticabili viste con gli occhi immaginifici dell’infanzia.
“I dipinti di Giuliano Giuggioli ti aprono le porte all’insegna del bello. Sul campanello di questa casa dei sogni, fucina colorata dell’autore, è scritto 'Bellezza'. Varcata la soglia trovi un interno di simboli – cambiano continuamente significato a seconda di dove posi lo sguardo – e ti smarrisci fino a diventare il mostro che ama il suo labirinto...”, scrive Giovanna M. Carli nel saggio critico del catalogo e continua: “...nella società liquida di oggi, dove difficile è avere un’identità diversa da quella imposta, i ‘gate keepers’, ossia i custodi dei cancelli, hanno il compito di farti provare nuove identità ed emozioni attraverso la rete, attraverso le televisioni, i telefoni, il teatro, il cinema, la pubblicità e l’arte finalizzati al consumo” L'esposizione si caratterizza per la completezza del 'corpus' delle opere presentate, dal bronzo, per la prima volta esposto al pubblico, accompagnato dai disegni preparatori, ai dipinti che hanno caratterizzato la carriera dell'autore oltre agli ultimi lavori tra cui segnaliamo il dipinto a olio di grande formato Venditore di maschere.
“Così come il Ripa pubblicò la sua 'Iconologia overo Descrittione Dell’imagini Universali' nel 1593 – nota Luigi Zangheri, Presidente dell'Accademia delle Arti del Disegno - Giuggioli è un artista contemporaneo e ben vivo, che affronta e descrive il nostro tempo e il nostro spazio in maniera disincantata quanto efficace e raffinata”.
Lo stupore che Giuliano Giuggioli lascia negli occhi dello spettatore è lo stesso con il quale immagini ed emozioni vengono costantemente a fargli visita. Oggi – nota il semiologo Stefano Jacoviello - Giuggioli sembra aver progressivamente lasciato i toni aulici dell’epica e i richiami alla grande tradizione pittorica italiana del primo Novecento, per affacciarsi su una pudica intimità che lo porta ad evitare la soluzione clamorosa.
Un dialogo costante tra immagini e spettatore con la capacità straordinaria di cogliere l'ambiguità di ogni, inattesa, situazione.
PERCORSO ARTISTICO E BIOGRAFICO
(1984-2012)
di Giovanna Maria Carli
Tutto inizia con un sogno, un sogno vero: a venti anni ho deciso che sarei stato un pittore.
Una notte Giorgio de Chirico mi ha suggerito, osservando le mie opere, la strada da intraprendere senza indugio…nel sogno diceva che avevo la fantasia e l’attitudine di un surrealista un po’ metafisico…e mi incoraggiava a seguire questa traccia. …è su quel sogno che ancora oggi costruisco tutta la mia vita artistica.
Giuliano Giuggioli
Giuliano Giuggioli è nato nel 1951 a Vetulonia (Grosseto), borgo che sorge sull’antica e illustre città etrusca. Da tempo vive a Follonica con la moglie Adriana, sua musa ispiratrice, e con il figlio Matteo. Nato il 14 luglio, l’autore segue un percorso artistico, per così dire, ‘rivoluzionario’. Rifacendosi alla formazione dei maestri quattrocenteschi, Giuliano apprende le tecniche del mestiere presso botteghe, stamperie e cantieri artistici, confortando la sua formazione ‘strumentale’ con quella conoscitivo-letteraria. Oggi la sua produzione spazia dalle grandi tele ad olio, alle sanguigne, alle tecniche su carta e legno, fino a giungere alla pratica degli affreschi, dei murales, delle ceramiche, sperimentandosi inoltre nelle acqueforti, nelle serigrafie e nelle litografie.
C’è un mondo che si agita nella mente dell’autore, un mondo fatto di sogni, di conoscenze riposte, di enigmi mai soluti. Parrebbe difficile dargli forma, ordinarlo, realizzare quiete partiture semantiche, racconti intelligibili ma Giuliano, attraverso un linguaggio piano e paratattico, riesce a sbrogliare il groviglio interiore che lo abita e che, in gioventù, lo ha condotto a confrontarsi con le parole e i significati reconditi della «Divina Commedia», rielaborando la quale si è formato un proprio bagaglio di sensi, diventando pratico nell’uso dell’allegoria. Le sue competenze si manifestano precocemente nel disegno, il primo medium che gli consente, grazie a una spontanea gestualità, di esprimere le idee suggerite dalla fantasia. L’istinto grafico costituisce, insieme con la spiccata capacità d’osservazione e di analisi delle forme, l’impulso fondamentale per la sua formazione artistica. Inizia così un gran tour personale guidato dalla curiosità di conoscere i grandi maestri del passato. Sono gli anni in cui l’artista visita i maggiori musei del mondo con taccuino e matita fino a formare un proprio catalogo di immagini poetiche.
Eleggerà a suo maestro, fin da subito, Giorgio de Chirico ammirandone l’assunto di fondo e quella volontà mai sopita di ‘pictor optimus’, pur sentendosi per sua natura più vicino all’arte di Alberto Savinio: un’arte del ricordo, incentrata sugli aspetti poliedrici dell’artista, musicista, scrittore, pittore, umanista, preoccupato di dipingere sempre meglio e con forza i moti più riposti dell’animo umano in un’aura di memoria ancestrale dai caratteri universali. Giuggioli sente fortemente la missione saviniana di dipingere sempre più forte, portando la ‘cosa’ dipinta al suo massimo d’intensità, richiedendo a ogni segno di matita, a ogni pennellata il massimo risultato. Di fronte a questo lavoro di tecnica al servizio del soggetto il dubbio se la pittura sia pura o illustrativa impallidisce – come dichiara Savinio – come la luce di una lampadina tascabile nella luce del sole.
Ed è la copiatura, a cui si dedica febbrilmente Giuggioli, a rappresentare per lui un modello di educazione alle arti figurative praticato con sistematicità. Anche i mezzi pittorici sono appresi attraverso l’osservazione approfondita e costante degli esempi dei grandi maestri del passato. Non manca quale suo vademecum pittorico, il «Trattato della pittura» di Cennino Cennini e legge più volte e fa proprio anche il «Piccolo trattato di tecnica pittorica» di Giorgio de Chirico.
Il modo di dipingere risente, dunque, della stessa fierezza che Savino dichiara ma che de Chirico proclama a gran voce quando si autodefinisce ‘pictor optimus’. La sua prima mostra personale risale al 1973 e inaugura una lunga serie di eventi espositivi. Tra essi spiccano, a livello internazionale, le mostre personali del 1994 a Vevey (Svizzera) e del 2005 a San Francisco, nonché le cinque partecipazioni all’Artexpo di New York. In Svizzera è presente alla Rassegna Internazionale di Arte Fantastica, che si tiene nello Château de Gruyères. È del 2007 la mostra antologica «Giuliano Giuggioli. Oltre la comune idea delle cose e del tempo» allestita negli storici locali del Cassero Senese di Grosseto a ripercorrere una carriera che ha eletto la pittura a ‘magistra vitae’.
Info: Giovanna Maria Carli (giovannamcarli@alice.it)
Su richiesta, sono disponibili le immagini ad alta risoluzione.
_______________________________
a cura di GIOVANNA MARIA CARLI
vernice: sabato 1 settembre 2012, ore 17.30
Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno
Via Ricasoli 68, Firenze
La mostra sarà aperta dall’1 al 30 settembre 2012
Orario: 9-13/17-19 - domenica 10-13 - lunedì chiuso - tel. 055 216261
Spazio espositivo
Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno
Via Ricasoli 68, Firenze
tel. 055 216261
info@aadfi.it
http://www.aadfi.it/
GIULIANO GIUGGIOLI
SPAZI INATTESI
Opere dal 1984 al 2012
vernissage: sabato 1 settembre 2012, ore 17.30
finissage: domenica 30 settembre 2012
Orari di apertura: 9-13/17-19 - domenica 10-13 - lunedì chiuso
Ingresso libero
Orario del vernissage: sabato 1 settembre 2012, ore 17.30
Catalogo:
Giuliano Giuggioli
Spazi inattesi. Opere dal 1984 al 2012
a cura di Giovanna Maria Carli
Testi critici di:
Luigi Zangheri, Domenico Viggiano,
Stefano Jacoviello, Giovanna Maria Carli
Polistampa, 2012
Pagine: 84
Formato: ill. b/n, 44 tavv. col., br., 24x22
ISBN: 9788859611431
Collana: Cataloghi dell’Accademia delle Arti del Disegno, 71
Settore: A2 / Arte moderna e contemporanea
Vedi: Giuliano Giuggioli, Giovanna Maria Carli
Prezzo: 15.00 €
Polistampa
tel. 055737871,
info@polistampa.com;
redazione@polistampa.com
www.polistampa.com
Mostra con il Patrocinio di Provincia di Firenze e Comune di Firenze
Curatore: Giovanna M. Carli
Artista: Giuliano Giuggioli
Giuliano Giuggioli – Spazi Inattesi. Opere dal 1984 al 2012
Firenze, Via Ricasoli, 68, (Firenze)