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Attilio Forgioli – E fiorirà la pittura
40 dipinti ripercorrono la produzione dell’artista bresciano dai primi anni Sessanta a oggi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MILANO - FONDAZIONE STELLINE
DAL 14 SETTEMBRE AL 13 OTTOBRE 2012
LA PERSONALE DI
ATTILIO FORGIOLI
Nell’esposizione, dal titolo E fiorirà la pittura,
40 dipinti ripercorrono la produzione dell’artista bresciano
dai primi anni sessanta a oggi.
Dal 14 settembre al 13 ottobre 2012, la Fondazione Stelline di Milano (corso Magenta 61) ospita la mostra
Attilio Forgioli. E fiorirà la pittura: quaranta dipinti ricostruiscono fedelmente il percorso dell’artista dai primi
anni sessanta a oggi.
L’iniziativa si inserisce nella sezione Stelline Spazio Aperto, format di ospitalità a mostre ed eventi ideati da
soggetti esterni, cui la Fondazione offre la sua collaborazione.
La rassegna, a cura di Elena Pontiggia, propone un’antologica dell’artista, bresciano ma ormai milanese
d’adozione, una delle voci più significative della pittura postinformale italiana.
Il percorso espositivo comprende le prime opere mature di Forgioli, che si possono ricondurre alla Nuova
Figurazione e ricostruiscono l’immagine dopo le dissoluzioni dell’Informale. L’artista inizia a dipingere in quel
clima, trovando nel paesaggio uno dei suoi temi più congeniali. Animali nel paesaggio è, infatti, il titolo di un
ciclo di opere dell’epoca. È il periodo in cui Dino Buzzati scriveva di lui: “Scioglie dentro di sé il paesaggio in
modo che si spanda nelle viscere e nel sangue”.
Le sue opere non sono evocatrici di forme usuali e precise, schematiche riproduzioni di luoghi, animali, cose
consuete, bensì immagini suscitatrici di emozioni, di figure nascoste in noi, di segni e colori che rimandano a
noi stessi. Forgioli non è dunque un cronista d’immagini ma, come ogni vero poeta, un interprete di se stesso
perfino quando si dedica alla sua più recente produzione di Ritratti. Essi traducono il suo rapporto con la
persona, labile fisicità filtrata dal suo sentire visionario, e il lento lavoro d’indagine sui volti come forme instabili
che, comunque, ci inducono a riconoscere in se stesse ancora una volta l’artista.
Come racconta Elena Pontiggia nel saggio in catalogo, caratteristico di Forgioli è il “modo penetrante di
sentire l’individualità di ogni elemento, le innumerevoli venature e screziature di cui si intesse, l’irregolarità
e i trasalimenti che lo compongono. In Forgioli non esistono campiture. La stesura dei suoi colori è sempre
ansiosa, disagiata, condotta a pennellate brevi e magre, a volte violente, con improvvisi ripensamenti,
correzioni, interruzioni, irritazioni, cambiamenti di percorso e di idea. Guardando le sue case, i suoi animali, i
suoi paesaggi, tutti soggetti diversissimi, si nota che il modo di dipingerli è, in realtà, uno solo. Un modo, per
così dire, esistenziale”.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo con testi di Elena Pontiggia, Luca Cavallini e un ricco apparato
di immagini.
Note biografiche
Attilio Forgioli nasce a Salò nel 1933. Compie gli studi artistici presso l'Accademia di Brera a Milano, dove ha come
insegnanti Funi e Reggiani e frequenta Olivieri, Pardi, Morlotti, Chighine, Marzulli, Romagnoni, Savinio, Guccione,
Raciti, Plescan, Sarnari, Calabria.. Durante gli anni ottanta conosce Pino Mongello e Flaminio Gualdoni con i quali
avvia l'attività della Civica Raccolta del Disegno di Salò. Nel 1978 partecipa alla Biennale di Venezia e alla Biennale di
S. Paolo in Brasile e nel 1986 alla Quadriennale di Roma. Durante gli anni novanta viene presentato in due personali
nelle Marche e a Treviso, organizzate rispettivamente dai critici Elena Pontiggia e Marco Goldin. Tra le sue mostre
più importanti si ricordano l’antologica presentata da Flaminio Gualdoni al Museo della Permanente di Milano (2003),
la personale alla Galleria Guastalla di Milano (2006) presentata dal critico Claudio Cerritelli, e la mostra antologica di
pastelli presentata da Sandro Parmiggiani a Palazzo Magnani a Reggio Emilia (2006). Nel 2007 si svolge un'importante
personale presso il Grande Miglio in Castello a Brescia ed un'altra alla Galleria Rafanelli di Genova. Nel 2008 Forgioli
espone alla Casa del Mantegna a Mantova e nuovamente al Museo della Permanente di Milano con un omaggio in
ricordo dell'amico pittore Lino Marzulli. Ha esposto in Italia, in Francia, in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Svizzera, in
Belgio, in Germania. Nella primavera del 2011 il CSAC “Centro Studi e Archivio della Comunicazione” dell’Università
degli Studi di Parma, allestisce , presso il salone delle Scuderie di Palazzo Pilotta, un’importante mostra antologica a
cura di Carlo Arturo Quintavalle (catalogo Electa), con 150 delle opere donate all’archivio. Sempre nel 2011, espone al
Padiglione Italia della Biennale di Venezia, presentato dal poeta Franco Loi.
Attilio Forgioli alterna il suo lavoro di pittore tra gli studi di Milano e quello di Alagna, in Val Sesia.
Milano, 27 giugno 2012
ATTILIO FORGIOLI. E FIORIRÀ LA PITTURA
Milano, Fondazione Stelline (corso Magenta 61)
14 settembre - 13 ottobre 2012
Anteprima per la stampa | giovedì 13 settembre 2012, ore 11.30-14.00
Inaugurazione | giovedì 13 settembre 2012, ore 18.30
Orari martedì – sabato, 10 – 20 (chiuso domenica e lunedì)
ingresso libero
Website www.stelline.it
Infoline +39.0245462.411
Catalogo stampato da Ediprima art&printproject
Con il patrocinio di
UFFICIO STAMPA
Francesca D’Avola e Cristina Moretti
Tel. +39.02.6599803
mostraforgioli@gmail.com
CLP Relazioni Pubbliche
Tel. +39 02.36755700 – fax +39 02.36755703
press@clponline.it
Fondazione Stelline
Alessandra Klimciuk, tel. +39 02.45462437
press@stelline.it
DAL 14 SETTEMBRE AL 13 OTTOBRE 2012
LA PERSONALE DI
ATTILIO FORGIOLI
Nell’esposizione, dal titolo E fiorirà la pittura,
40 dipinti ripercorrono la produzione dell’artista bresciano
dai primi anni sessanta a oggi.
Dal 14 settembre al 13 ottobre 2012, la Fondazione Stelline di Milano (corso Magenta 61) ospita la mostra
Attilio Forgioli. E fiorirà la pittura: quaranta dipinti ricostruiscono fedelmente il percorso dell’artista dai primi
anni sessanta a oggi.
L’iniziativa si inserisce nella sezione Stelline Spazio Aperto, format di ospitalità a mostre ed eventi ideati da
soggetti esterni, cui la Fondazione offre la sua collaborazione.
La rassegna, a cura di Elena Pontiggia, propone un’antologica dell’artista, bresciano ma ormai milanese
d’adozione, una delle voci più significative della pittura postinformale italiana.
Il percorso espositivo comprende le prime opere mature di Forgioli, che si possono ricondurre alla Nuova
Figurazione e ricostruiscono l’immagine dopo le dissoluzioni dell’Informale. L’artista inizia a dipingere in quel
clima, trovando nel paesaggio uno dei suoi temi più congeniali. Animali nel paesaggio è, infatti, il titolo di un
ciclo di opere dell’epoca. È il periodo in cui Dino Buzzati scriveva di lui: “Scioglie dentro di sé il paesaggio in
modo che si spanda nelle viscere e nel sangue”.
Le sue opere non sono evocatrici di forme usuali e precise, schematiche riproduzioni di luoghi, animali, cose
consuete, bensì immagini suscitatrici di emozioni, di figure nascoste in noi, di segni e colori che rimandano a
noi stessi. Forgioli non è dunque un cronista d’immagini ma, come ogni vero poeta, un interprete di se stesso
perfino quando si dedica alla sua più recente produzione di Ritratti. Essi traducono il suo rapporto con la
persona, labile fisicità filtrata dal suo sentire visionario, e il lento lavoro d’indagine sui volti come forme instabili
che, comunque, ci inducono a riconoscere in se stesse ancora una volta l’artista.
Come racconta Elena Pontiggia nel saggio in catalogo, caratteristico di Forgioli è il “modo penetrante di
sentire l’individualità di ogni elemento, le innumerevoli venature e screziature di cui si intesse, l’irregolarità
e i trasalimenti che lo compongono. In Forgioli non esistono campiture. La stesura dei suoi colori è sempre
ansiosa, disagiata, condotta a pennellate brevi e magre, a volte violente, con improvvisi ripensamenti,
correzioni, interruzioni, irritazioni, cambiamenti di percorso e di idea. Guardando le sue case, i suoi animali, i
suoi paesaggi, tutti soggetti diversissimi, si nota che il modo di dipingerli è, in realtà, uno solo. Un modo, per
così dire, esistenziale”.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo con testi di Elena Pontiggia, Luca Cavallini e un ricco apparato
di immagini.
Note biografiche
Attilio Forgioli nasce a Salò nel 1933. Compie gli studi artistici presso l'Accademia di Brera a Milano, dove ha come
insegnanti Funi e Reggiani e frequenta Olivieri, Pardi, Morlotti, Chighine, Marzulli, Romagnoni, Savinio, Guccione,
Raciti, Plescan, Sarnari, Calabria.. Durante gli anni ottanta conosce Pino Mongello e Flaminio Gualdoni con i quali
avvia l'attività della Civica Raccolta del Disegno di Salò. Nel 1978 partecipa alla Biennale di Venezia e alla Biennale di
S. Paolo in Brasile e nel 1986 alla Quadriennale di Roma. Durante gli anni novanta viene presentato in due personali
nelle Marche e a Treviso, organizzate rispettivamente dai critici Elena Pontiggia e Marco Goldin. Tra le sue mostre
più importanti si ricordano l’antologica presentata da Flaminio Gualdoni al Museo della Permanente di Milano (2003),
la personale alla Galleria Guastalla di Milano (2006) presentata dal critico Claudio Cerritelli, e la mostra antologica di
pastelli presentata da Sandro Parmiggiani a Palazzo Magnani a Reggio Emilia (2006). Nel 2007 si svolge un'importante
personale presso il Grande Miglio in Castello a Brescia ed un'altra alla Galleria Rafanelli di Genova. Nel 2008 Forgioli
espone alla Casa del Mantegna a Mantova e nuovamente al Museo della Permanente di Milano con un omaggio in
ricordo dell'amico pittore Lino Marzulli. Ha esposto in Italia, in Francia, in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Svizzera, in
Belgio, in Germania. Nella primavera del 2011 il CSAC “Centro Studi e Archivio della Comunicazione” dell’Università
degli Studi di Parma, allestisce , presso il salone delle Scuderie di Palazzo Pilotta, un’importante mostra antologica a
cura di Carlo Arturo Quintavalle (catalogo Electa), con 150 delle opere donate all’archivio. Sempre nel 2011, espone al
Padiglione Italia della Biennale di Venezia, presentato dal poeta Franco Loi.
Attilio Forgioli alterna il suo lavoro di pittore tra gli studi di Milano e quello di Alagna, in Val Sesia.
Milano, 27 giugno 2012
ATTILIO FORGIOLI. E FIORIRÀ LA PITTURA
Milano, Fondazione Stelline (corso Magenta 61)
14 settembre - 13 ottobre 2012
Anteprima per la stampa | giovedì 13 settembre 2012, ore 11.30-14.00
Inaugurazione | giovedì 13 settembre 2012, ore 18.30
Orari martedì – sabato, 10 – 20 (chiuso domenica e lunedì)
ingresso libero
Website www.stelline.it
Infoline +39.0245462.411
Catalogo stampato da Ediprima art&printproject
Con il patrocinio di
UFFICIO STAMPA
Francesca D’Avola e Cristina Moretti
Tel. +39.02.6599803
mostraforgioli@gmail.com
CLP Relazioni Pubbliche
Tel. +39 02.36755700 – fax +39 02.36755703
press@clponline.it
Fondazione Stelline
Alessandra Klimciuk, tel. +39 02.45462437
press@stelline.it
13
settembre 2012
Attilio Forgioli – E fiorirà la pittura
Dal 13 settembre al 13 ottobre 2012
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE STELLINE – PALAZZO DELLE STELLINE
Milano, Corso Magenta, 61, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 61, (Milano)
Orario di apertura
martedì – sabato, 10 – 20 (chiuso domenica e lunedì)
Vernissage
13 Settembre 2012, ore 18.30
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore