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Roberto Pietrosanti
venerdì 21 settembre la Fondazione VOLUME! (nell’ambito del progetto PARCO NOMADE a cura di Achille Bonito Oliva) presenta, sulla scalinata esterna del Museo dell’Ara Pacis, una mia installazione, l’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Un monolite nero realizzato in resina acrilica che, fino al 7 ottobre, dialogherà con le architetture bianchissime di Richard Meier e che, successivamente, diventerà il primo elemento del PARCO NOMADE situato nella periferia sud-ovest di Roma.
Comunicato stampa
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venerdì 21 settembre la Fondazione VOLUME! (nell’ambito del progetto PARCO NOMADE a cura di Achille Bonito Oliva) presenta, sulla scalinata esterna del Museo dell’Ara Pacis, una mia installazione, l’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Un monolite nero realizzato in resina acrilica che, fino al 7 ottobre, dialogherà con le architetture bianchissime di Richard Meier e che, successivamente, diventerà il primo elemento del PARCO NOMADE situato nella periferia sud-ovest di Roma.
La semplicità di un blocco dall’esterno perfettamente squadrato si impone con forza come presenza arcaica e misteriosa. Un’anima brutale, un antro buio scavato con gesti vigorosi interrompe la compattezza geometrica dei piani esterni. Geometria versus gestualità: la scultura riflette il dissidio tra la meticolosa ricerca di perfezione della società odierna, l’aspirazione a un’apparenza levigata, incorruttibile, e le oscure spinte interiori che spesso governano l’agire umano. Istinti primitivi nascosti dietro sembianze cristalline.
Un’opera in cui l’opposizione tra esterno e interno si fa narrazione: l’interno greve, fosco, ferino compromette la solidità rigorosa e coerente dell’esterno, insinuando la rottura di un equilibrio, prefigurando un’insuperabile discontinuità. La ricerca di Pietrosanti trae alimento dallo scontro di differenti prospettive, dando luogo a corto circuiti visivi che coinvolgono l’architettura circostante. Si instaura un dialogo, infatti, anche con l’altare celebrativo della pace augustea, l’Ara Pacis, sia dal punto di vista formale che ideale, come riflessione sul significato della gloria umana e delle imprese che si vorrebbero imperiture.
Pietrosanti pone in discussione il senso contemporaneo del produrre arte pubblica, sollecitando l’osservatore ad una riflessione profonda.
Il monolite verrà collocato successivamente all’interno del PARCO NOMADE, nella riserva naturale della Tenuta dei Massimi a Roma. Un parco di circa 40 ettari, a poca distanza da Corviale, destinato ad ospitare moduli creati da artisti e architetti contemporanei partendo dalle dimensioni standard del container da trasporto: moduli “nomadi”, pronti a viaggiare per altri ambiti, città e territori. Interventi reversibili e leggeri collocati in luoghi emblematici, in grado di offrire allo spettatore idee spaziali di grande efficacia visiva e indubbia spettacolarità.
Accompagna l’installazione L’antro, racconto originale dello scrittore e drammaturgo Luca Ricci (1974): i due percorsi, della scultura e della parola, si intersecano, attivando risonanze trasversali tra arte e letteratura.
Vi aspetto, Roberto Pietrosanti
ENG_
Roberto Pietrosanti
September 22 – October 7, 2012 - Museo dell’Ara Pacis
Friday Semptember 21, Fondazione VOLUME! (as part of the project PARCO NOMADE curated by Achille Bonito Oliva) presents a monumental installation by Roberto Pietrosanti, on the stairs of the Museum of the Ara Pacis. This initiative is promoted by Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali and Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali with Zètema Progetto Cultura. A black monolith made of acrilyc resin, will dialogue with the architecture by Richard Meier, until October 7 and then, will become the first element of the PARCO NOMADE, located in the south- west part of Rome.
The simplicity and the perfection of the square impose itself as a archaic and mysterious force. A rough soul, a dark cave carved with mighty gestures, breaks the dense geometry of the façade. Geometry vs gestures: the sculpture reflects the quarrel between the research of perfection by contemporary society, the ambition for a polished appearance, incorruptible, and the dark inner urges that often rule human actions. Primitive instincts hidden behind a crystal clear appearance.
The conflict between the inside and outside becomes narration: the heavy inside, hazy and feral, compromises the coherent firmness of the outside, by breaking the balance, and prefigures an unbearable gap. In his research, Pietrosanti, starts from the antithesis between several prospective, engaging a sort of visual short circuits that involves the surroundings. A dialog is established, also with the altar celebrating the Augustan Peace, the Ara Pacis, both from the formal and ideal point of view, but also as a reflection upon the meaning of the human glory and the deeds that we would like to be undying.
Pietrosanti puts into question the sense of producing public art, demanding the viewer to a profound reflection.
Then the monolith will be placed in the PARCO NOMADE, in the natural reserve of Tenuta dei Massimi in Rome. A park or 40 acres, nearby the Corviale area, designed to host the work of well known artists and architects, starting from the standard size of shipping containers: “nomad” units, prepared to travel to other cities and museums. Non invasive and reversible interventions in emblematic places, capable of showing to the observer highly effective and spectacular spatial ideas or prospective.
Associated with the opera, L’antro (The cave), a short story from Luca Ricci (1974): both the sculpture and the word paths, interfere one with the other, setting up crossed resonances between art and literature.
La semplicità di un blocco dall’esterno perfettamente squadrato si impone con forza come presenza arcaica e misteriosa. Un’anima brutale, un antro buio scavato con gesti vigorosi interrompe la compattezza geometrica dei piani esterni. Geometria versus gestualità: la scultura riflette il dissidio tra la meticolosa ricerca di perfezione della società odierna, l’aspirazione a un’apparenza levigata, incorruttibile, e le oscure spinte interiori che spesso governano l’agire umano. Istinti primitivi nascosti dietro sembianze cristalline.
Un’opera in cui l’opposizione tra esterno e interno si fa narrazione: l’interno greve, fosco, ferino compromette la solidità rigorosa e coerente dell’esterno, insinuando la rottura di un equilibrio, prefigurando un’insuperabile discontinuità. La ricerca di Pietrosanti trae alimento dallo scontro di differenti prospettive, dando luogo a corto circuiti visivi che coinvolgono l’architettura circostante. Si instaura un dialogo, infatti, anche con l’altare celebrativo della pace augustea, l’Ara Pacis, sia dal punto di vista formale che ideale, come riflessione sul significato della gloria umana e delle imprese che si vorrebbero imperiture.
Pietrosanti pone in discussione il senso contemporaneo del produrre arte pubblica, sollecitando l’osservatore ad una riflessione profonda.
Il monolite verrà collocato successivamente all’interno del PARCO NOMADE, nella riserva naturale della Tenuta dei Massimi a Roma. Un parco di circa 40 ettari, a poca distanza da Corviale, destinato ad ospitare moduli creati da artisti e architetti contemporanei partendo dalle dimensioni standard del container da trasporto: moduli “nomadi”, pronti a viaggiare per altri ambiti, città e territori. Interventi reversibili e leggeri collocati in luoghi emblematici, in grado di offrire allo spettatore idee spaziali di grande efficacia visiva e indubbia spettacolarità.
Accompagna l’installazione L’antro, racconto originale dello scrittore e drammaturgo Luca Ricci (1974): i due percorsi, della scultura e della parola, si intersecano, attivando risonanze trasversali tra arte e letteratura.
Vi aspetto, Roberto Pietrosanti
ENG_
Roberto Pietrosanti
September 22 – October 7, 2012 - Museo dell’Ara Pacis
Friday Semptember 21, Fondazione VOLUME! (as part of the project PARCO NOMADE curated by Achille Bonito Oliva) presents a monumental installation by Roberto Pietrosanti, on the stairs of the Museum of the Ara Pacis. This initiative is promoted by Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali and Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali with Zètema Progetto Cultura. A black monolith made of acrilyc resin, will dialogue with the architecture by Richard Meier, until October 7 and then, will become the first element of the PARCO NOMADE, located in the south- west part of Rome.
The simplicity and the perfection of the square impose itself as a archaic and mysterious force. A rough soul, a dark cave carved with mighty gestures, breaks the dense geometry of the façade. Geometry vs gestures: the sculpture reflects the quarrel between the research of perfection by contemporary society, the ambition for a polished appearance, incorruptible, and the dark inner urges that often rule human actions. Primitive instincts hidden behind a crystal clear appearance.
The conflict between the inside and outside becomes narration: the heavy inside, hazy and feral, compromises the coherent firmness of the outside, by breaking the balance, and prefigures an unbearable gap. In his research, Pietrosanti, starts from the antithesis between several prospective, engaging a sort of visual short circuits that involves the surroundings. A dialog is established, also with the altar celebrating the Augustan Peace, the Ara Pacis, both from the formal and ideal point of view, but also as a reflection upon the meaning of the human glory and the deeds that we would like to be undying.
Pietrosanti puts into question the sense of producing public art, demanding the viewer to a profound reflection.
Then the monolith will be placed in the PARCO NOMADE, in the natural reserve of Tenuta dei Massimi in Rome. A park or 40 acres, nearby the Corviale area, designed to host the work of well known artists and architects, starting from the standard size of shipping containers: “nomad” units, prepared to travel to other cities and museums. Non invasive and reversible interventions in emblematic places, capable of showing to the observer highly effective and spectacular spatial ideas or prospective.
Associated with the opera, L’antro (The cave), a short story from Luca Ricci (1974): both the sculpture and the word paths, interfere one with the other, setting up crossed resonances between art and literature.
21
settembre 2012
Roberto Pietrosanti
Dal 21 settembre al 07 ottobre 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO DELL’ARA PACIS
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 9 – 19
ingresso consentito fino alle ore 18
Vernissage
21 Settembre 2012, h 18
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore