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Giulio Turcato – STELLARE
mostra a cura di Benedetta Carpi De Resmini e Martina Caruso, che celebra, in occasione del centenario dalla nascita dell’artista, uno dei maggiori protagonisti del secondo Novecento italiano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A cento anni dalla nascita, il MACRO celebra Giulio Turcato (1912-1995), uno dei maggiori artisti italiani del secondo Novecento.
La mostra offre un excursus su oltre venti anni di produzione dell'artista – con particolare riferimento al periodo compreso fra il 1950 e il 1975 – attraverso una selezione di lavori tra i più importanti di quella stagione. Le opere sono allestite nella Project Room 1, spazio del Museo riservato agli "Omaggi", programma che indaga le radici storiche dell’arte contemporanea.
Le opere di Turcato, da sempre impegnato sul fronte dell'astrattismo, testimoniano la tensione fra forma e colore e la ricerca di nuovi orizzonti spazio–temporali che ne caratterizzano tutta la produzione artistica: "la mia stesura del colore è istintiva, non razionale, non studiata: è forte la presenza dell’imprevisto, dell’incognito, dell’inconscio" dichiara l'artista.
Tra le opere più significative in mostra è Comizio (1950) – esposta alla Biennale di Venezia dello stesso anno – e la serie Miniere (1950), che costituisce una variante dei temi volti a documentare il clima sociale e politico del periodo; l’artista, invitato dal PCI a visitare le miniere, rimane affascinato soprattutto dalla profondità delle gallerie: a quest'esperienza segue la creazione di paesaggi onirici, come se le forme astratte rappresentassero l’eco proveniente da quei tunnel sotterranei.
Completa il percorso espositivo una ricca documentazione – costituita da fotografie, disegni, lettere, scritti, estratti di periodici e cataloghi – proveniente dall’Archivio Giulio Turcato che ha reso possibile, grazie alla sua collaborazione, la realizzazione di questa mostra.
La mostra sarà accompagnata da un quaderno MACRO-Quodlibet.
La mostra offre un excursus su oltre venti anni di produzione dell'artista – con particolare riferimento al periodo compreso fra il 1950 e il 1975 – attraverso una selezione di lavori tra i più importanti di quella stagione. Le opere sono allestite nella Project Room 1, spazio del Museo riservato agli "Omaggi", programma che indaga le radici storiche dell’arte contemporanea.
Le opere di Turcato, da sempre impegnato sul fronte dell'astrattismo, testimoniano la tensione fra forma e colore e la ricerca di nuovi orizzonti spazio–temporali che ne caratterizzano tutta la produzione artistica: "la mia stesura del colore è istintiva, non razionale, non studiata: è forte la presenza dell’imprevisto, dell’incognito, dell’inconscio" dichiara l'artista.
Tra le opere più significative in mostra è Comizio (1950) – esposta alla Biennale di Venezia dello stesso anno – e la serie Miniere (1950), che costituisce una variante dei temi volti a documentare il clima sociale e politico del periodo; l’artista, invitato dal PCI a visitare le miniere, rimane affascinato soprattutto dalla profondità delle gallerie: a quest'esperienza segue la creazione di paesaggi onirici, come se le forme astratte rappresentassero l’eco proveniente da quei tunnel sotterranei.
Completa il percorso espositivo una ricca documentazione – costituita da fotografie, disegni, lettere, scritti, estratti di periodici e cataloghi – proveniente dall’Archivio Giulio Turcato che ha reso possibile, grazie alla sua collaborazione, la realizzazione di questa mostra.
La mostra sarà accompagnata da un quaderno MACRO-Quodlibet.
05
ottobre 2012
Giulio Turcato – STELLARE
Dal 05 ottobre 2012 al 13 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Vernissage
5 Ottobre 2012, ore 19
Ufficio stampa
MARIA BONMASSAR
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore