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Rewind. 50 anni di Fender in Italia
Fender è uno di quei marchi che fa pensare immediatamente alla musica rock. È uno stile di vita, un segno di riconoscimento, uno strumento dall’inconfondibile design: Fender è infatti la “rock guitar” per eccellenza
Comunicato stampa
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Fender è uno di quei marchi che fa pensare immediatamente alla musica rock. È uno stile di vita,
un segno di riconoscimento, uno strumento dall’inconfondibile design: Fender è infatti la “rock
guitar” per eccellenza.
Pur parlando la lingua angloamericana, Fender da cinquant’anni si è affermata anche in Italia. È il
1962 quando M. Casale Bauer comincia la distribuzione di questo leggendario strumento. E non a
caso, si parla dello stesso anno in cui il r’n’r “sbarca” nel Bel Paese, simbolo della nuova classe
sociale dei giovani, che si rincorrerà di generazione in generazione.
“Siamo orgogliosi di rendere omaggio alla musica italiana –spiegano Patrizia Bauer e Giorgio
Masetti Zannini, presidente e amministratore delegato della M.Casale Bauer che distribuisce
Fender in esclusiva per l’Italia- e in particolare alla cosiddetta Emilia Plain che ha dato molto e
molto darà allo sviluppo culturale del nostro Paese”.
Tre anni fa il Museo della Musica di Bologna ospitò Love Me Fender, mostra-omaggio al mito di
questa fantastica chitarra attraverso le opere di diversi artisti contemporanei chiamati a dialogare
con la musica rock. Ecco oggi la seconda tappa di un viaggio che, ancora una volta, unisce suoni e
visioni, musica e immagini: Rewind. 50 anni di Fender in Italia analizza l’ultimo mezzo secolo di
cultura musicale e visiva italiana. Uno sguardo in retrospettiva, come quando si avvolge il nastro
delle vecchie audiocassette che fino a non troppo tempo fa costituivano il supporto ideale della
musica in viaggio, che si tuffa nel presente e ipotizza scenari futuri. Un panorama peraltro
straordinariamente ricco e complesso, dove gli stili si sono rincorsi intrecciandosi tra loro, dal rock
al pop, dal melodico all’”alternative”, dalla dance all’hip hop.
Rewind. 50 anni di Fender in Italia è una mostra che mette ancora una volta a confronto il
mondo dell’arte con quello della musica e si snoda in almeno tre livelli di lettura.
Il punto di partenza consiste nelle Fender customizzate e reinterpretate da ventidue artisti
italiani e internazionali chiamati a dare una loro lettura del mito. Gli stili e i linguaggi adoperati
sono molto diversi, dalla pittura figurativa all’arte concettuale, dall’oggetto all’installazione, dalla
street painting alla sound art.
In mostra gli italiani Dario Arcidiacono, Alessandro Baronciani, Emanuele Becheri, Carlo
Benvenuto, Davide Bertocchi, Valerio Berruti, Cuoghi Corsello, Marica Fasoli, Matteo Fato, FranKo
B, Anna Galtarossa, Enrico Ghinato, Ugo Nespolo, KayOne, Giorgio Ortona, The Bounty Killart,
Giuseppe Veneziano. Spicca la presenza di artisti internazionali quali Anthony Ausgang, nato a
un segno di riconoscimento, uno strumento dall’inconfondibile design: Fender è infatti la “rock
guitar” per eccellenza.
Pur parlando la lingua angloamericana, Fender da cinquant’anni si è affermata anche in Italia. È il
1962 quando M. Casale Bauer comincia la distribuzione di questo leggendario strumento. E non a
caso, si parla dello stesso anno in cui il r’n’r “sbarca” nel Bel Paese, simbolo della nuova classe
sociale dei giovani, che si rincorrerà di generazione in generazione.
“Siamo orgogliosi di rendere omaggio alla musica italiana –spiegano Patrizia Bauer e Giorgio
Masetti Zannini, presidente e amministratore delegato della M.Casale Bauer che distribuisce
Fender in esclusiva per l’Italia- e in particolare alla cosiddetta Emilia Plain che ha dato molto e
molto darà allo sviluppo culturale del nostro Paese”.
Tre anni fa il Museo della Musica di Bologna ospitò Love Me Fender, mostra-omaggio al mito di
questa fantastica chitarra attraverso le opere di diversi artisti contemporanei chiamati a dialogare
con la musica rock. Ecco oggi la seconda tappa di un viaggio che, ancora una volta, unisce suoni e
visioni, musica e immagini: Rewind. 50 anni di Fender in Italia analizza l’ultimo mezzo secolo di
cultura musicale e visiva italiana. Uno sguardo in retrospettiva, come quando si avvolge il nastro
delle vecchie audiocassette che fino a non troppo tempo fa costituivano il supporto ideale della
musica in viaggio, che si tuffa nel presente e ipotizza scenari futuri. Un panorama peraltro
straordinariamente ricco e complesso, dove gli stili si sono rincorsi intrecciandosi tra loro, dal rock
al pop, dal melodico all’”alternative”, dalla dance all’hip hop.
Rewind. 50 anni di Fender in Italia è una mostra che mette ancora una volta a confronto il
mondo dell’arte con quello della musica e si snoda in almeno tre livelli di lettura.
Il punto di partenza consiste nelle Fender customizzate e reinterpretate da ventidue artisti
italiani e internazionali chiamati a dare una loro lettura del mito. Gli stili e i linguaggi adoperati
sono molto diversi, dalla pittura figurativa all’arte concettuale, dall’oggetto all’installazione, dalla
street painting alla sound art.
In mostra gli italiani Dario Arcidiacono, Alessandro Baronciani, Emanuele Becheri, Carlo
Benvenuto, Davide Bertocchi, Valerio Berruti, Cuoghi Corsello, Marica Fasoli, Matteo Fato, FranKo
B, Anna Galtarossa, Enrico Ghinato, Ugo Nespolo, KayOne, Giorgio Ortona, The Bounty Killart,
Giuseppe Veneziano. Spicca la presenza di artisti internazionali quali Anthony Ausgang, nato a
15
novembre 2012
Rewind. 50 anni di Fender in Italia
Dal 15 novembre 2012 al 03 febbraio 2013
design
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
MUSEO INTERNAZIONALE E BIBLIOTECA DELLA MUSICA
Bologna, Strada Maggiore, 34, (Bologna)
Bologna, Strada Maggiore, 34, (Bologna)
Biglietti
museo e mostra € 5.00 intero, € 3.00 ridotto
Orario di apertura
martedì - venerdì ore 9.30 - 16.00
sabato, domenica e festivi ore 10.00 - 18.30 chiuso lunedì
Vernissage
15 Novembre 2012, h 19
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Curatore