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Cavalli e cavalieri: Marino Marini
Il tema “Cavalli e cavalieri” sarà oggetto di due mostre parallele, dal 15 dicembre al 24 febbraio prossimi al MAN di Nuoro.
Il progetto di Lorenzo Giusti, neo direttore dell’istituzione nuorese, anticipa una delle linee del nuovo MAN: la contemporanea e contestuale presenza di importanti mostre sul Novecento italiano ed internazionale affiancate da ampie finestre sugli artisti contemporanei.
Per questo primo test del suo progetto Lorenzo Giusti ha scelto un tema profondamente sardo, quello dei cavalli e dei cavalieri, declinato, da un lato, dall’artista del nostro Novecento che certo più di ogni altro lo ha rappresentato, ovvero Marino Marini.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il tema “Cavalli e cavalieri” è oggetto di due mostre parallele curate da Lorenzo Giusti, direttore del Museo MAN, e da
Alberto Salvadori, direttore del Museo Marino Marini. Un tema profondamente sardo declinato, da un lato, dall’artista
del nostro Novecento che più di ogni altro lo ha rappresentato, Marino Marini, e dall’altro attraverso lo sguardo di alcuni
artisti contemporanei, autori di opere in video in cui la tematica del cavaliere è riletta in chiave attuale, secondo punti di
vista e prospettive diverse e che, nell’insieme del progetto, costituiscono una sorta di testo critico per immagini.
MARINO MARINI
Prima retrospettiva dedicata al lavoro di Marino Marini in Sardegna, la mostra “Cavalli e cavalieri” nasce dalla
constatazione di un diffuso ritorno di interesse per l’opera del- lo scultore toscano, maestro conclamato dell’arte italiana
del Novecento.Dalla creazione delle prime figure archetipiche,di etrusca memoria, attraverso un processo di progressiva
com- pressione delle masse, fino alla scomposizione geometrica delle figure, la mostra descrive una parabola formale di
straordinaria intensità, in linea con le più aggiornate tendenze internazionali e allo stesso tempo profondamente originale.
Quindici le sculture di cavalli e cavalieri presenti, tra cui un originale busto di Gentiluomo a cavallo del 1937 che,
nel quadro della produzione di Marini, costituisce uno dei primi momenti di riflessione sul tema. Dalla Fondazione
Marino Marini di Pistoia provengono i bronzi Piccolo miracolo, del 1955, Piccolo cavaliere, del 1951, Cavallo, del 1945 e
l’altorilievo Cavaliere, del 1943. La stessa provenienza hanno anche le due sculture in terracotta Piccolo cavallo, del 1943,
e Cavaliere, del 1944. Al 1939 risale invece il Cavallo in bronzo conservato presso il Museo Marino Marini di Firenze, da cui
provengono anche lo straordinario Cavaliere del 1947, uno Studio per miracolo del 1953-54, due Composizioni del 1956-57
e l’opera simbolo Due elementi, del 1971, in cui le figure hanno ormai raggiunto una sintesi radicale.
I disegni e le opere grafiche su carta - a china, inchio- stro o tempera (alcune delle quali su base litografica, come Cavaliere
rosso e Cavaliere azzurro, entrambi del 1978) – illustrano in maniera esaustiva l’evoluzione dell’immagine del cavallo e
del cavaliere - viste singolarmente o congiuntamen- te - nell’opera di Marini, coprendo un arco temporale che dai primi
anni Quaranta giunge fino alla fine degli anni Settanta. Un crescendo di immagini che progredisce verso forme sempre più
ricche di soluzioni inedite, di segni essenziali e abbreviazioni linguistiche che subiscono una progressiva sintetizzazione.
Una serie di oltre cento lavori in cui il tratto non dà segni di stanchezza, arricchendosi progressivamente di colo- ri sempre
più marcati ed espressivi.
La mostra di Marino Marini è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e inglese) edito da Silvana Editoriale
contenente, oltre a un ricco apparato di immagini e un’antologia critica, alcuni nuovi saggi ad opera di Giuliana Altea,
Mattia Patti e Francesco Guzzetti, dedicati agli esordi della ricerca sugli uomini a cavallo, alla figura dell’artista umanista
negli anni della guerra fredda e all’uso del colore nella produzione plastica.
Alberto Salvadori, direttore del Museo Marino Marini. Un tema profondamente sardo declinato, da un lato, dall’artista
del nostro Novecento che più di ogni altro lo ha rappresentato, Marino Marini, e dall’altro attraverso lo sguardo di alcuni
artisti contemporanei, autori di opere in video in cui la tematica del cavaliere è riletta in chiave attuale, secondo punti di
vista e prospettive diverse e che, nell’insieme del progetto, costituiscono una sorta di testo critico per immagini.
MARINO MARINI
Prima retrospettiva dedicata al lavoro di Marino Marini in Sardegna, la mostra “Cavalli e cavalieri” nasce dalla
constatazione di un diffuso ritorno di interesse per l’opera del- lo scultore toscano, maestro conclamato dell’arte italiana
del Novecento.Dalla creazione delle prime figure archetipiche,di etrusca memoria, attraverso un processo di progressiva
com- pressione delle masse, fino alla scomposizione geometrica delle figure, la mostra descrive una parabola formale di
straordinaria intensità, in linea con le più aggiornate tendenze internazionali e allo stesso tempo profondamente originale.
Quindici le sculture di cavalli e cavalieri presenti, tra cui un originale busto di Gentiluomo a cavallo del 1937 che,
nel quadro della produzione di Marini, costituisce uno dei primi momenti di riflessione sul tema. Dalla Fondazione
Marino Marini di Pistoia provengono i bronzi Piccolo miracolo, del 1955, Piccolo cavaliere, del 1951, Cavallo, del 1945 e
l’altorilievo Cavaliere, del 1943. La stessa provenienza hanno anche le due sculture in terracotta Piccolo cavallo, del 1943,
e Cavaliere, del 1944. Al 1939 risale invece il Cavallo in bronzo conservato presso il Museo Marino Marini di Firenze, da cui
provengono anche lo straordinario Cavaliere del 1947, uno Studio per miracolo del 1953-54, due Composizioni del 1956-57
e l’opera simbolo Due elementi, del 1971, in cui le figure hanno ormai raggiunto una sintesi radicale.
I disegni e le opere grafiche su carta - a china, inchio- stro o tempera (alcune delle quali su base litografica, come Cavaliere
rosso e Cavaliere azzurro, entrambi del 1978) – illustrano in maniera esaustiva l’evoluzione dell’immagine del cavallo e
del cavaliere - viste singolarmente o congiuntamen- te - nell’opera di Marini, coprendo un arco temporale che dai primi
anni Quaranta giunge fino alla fine degli anni Settanta. Un crescendo di immagini che progredisce verso forme sempre più
ricche di soluzioni inedite, di segni essenziali e abbreviazioni linguistiche che subiscono una progressiva sintetizzazione.
Una serie di oltre cento lavori in cui il tratto non dà segni di stanchezza, arricchendosi progressivamente di colo- ri sempre
più marcati ed espressivi.
La mostra di Marino Marini è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e inglese) edito da Silvana Editoriale
contenente, oltre a un ricco apparato di immagini e un’antologia critica, alcuni nuovi saggi ad opera di Giuliana Altea,
Mattia Patti e Francesco Guzzetti, dedicati agli esordi della ricerca sugli uomini a cavallo, alla figura dell’artista umanista
negli anni della guerra fredda e all’uso del colore nella produzione plastica.
14
dicembre 2012
Cavalli e cavalieri: Marino Marini
Dal 14 dicembre 2012 al 10 marzo 2013
arte contemporanea
Location
MAN – MUSEO D’ARTE DELLA PROVINCIA DI NUORO
Nuoro, Via Sebastiano Satta, 27, (Nuoro)
Nuoro, Via Sebastiano Satta, 27, (Nuoro)
Biglietti
Intero 3,00 euro
Ridotto 2,00 euro (dai 18 ai 25 anni)
Gratuito under 18 e over 60
Gratuito ultime domeniche del mese
Orario di apertura
10:00 - 13:00 15:00 - 19:00 (Lunedì chiuso)
Vernissage
14 Dicembre 2012, h 19
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore