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Israel Now – Reinventing the Future
La mostra, strutturata attorno ad una selezione di ventiquattro artisti israeliani provenienti da esperienze e generazioni diverse, vuole essere una piattaforma culturale trasversale, multidisciplinare, capace di riflettere il dinamismo e la visionarietà dello Stato di Israele.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 31 gennaio 2013 alle ore 19.00 inaugura presso il MACRO
Testaccio la mostra Israel Now – Reinventing the Future, a cura di
Micol Di Veroli.
La mostra, presentata dal MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma e
prodotta da Glocal Project Consulting, partner Drago, è sostenuta
dall’Ambasciata d’Israele in Italia e dalla Fondazione Italia Israele per la
Cultura e le Arti, e patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri, Regione Lazio,
Provincia di Roma e Roma Capitale - Assessorato alle Politiche Culturali,
Centro Storico, Comunità Ebraica di Roma e UCEI.
La mostra ha ottenuto la Medaglia Di Rappresentanza dal Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano.
La città di Roma ospita Israel Now – Reinventing the Future, una delle
più importanti mostre d’arte contemporanea su Israele realizzate in Europa
nel 2013: una piattaforma culturale trasversale, multidisciplinare, capace di
riflettere il dinamismo di una cultura che affonda le proprie radici in una
spiritualità millenaria.
Il progetto, strutturato attorno ad una selezione di ventiquattro artisti
israeliani provenienti da esperienze e generazioni diverse, vuole aprire
molteplici sguardi sul futuro, per offrire una possibile concezione alternativa
della produzione e della fruizione artistica.
L’arte contemporanea, da sempre barometro del futuro, codifica i sogni e dà
possibili risposte al quo vadis della società; in uno scenario mondiale sempre
più globalizzato, dove troppo spesso il mezzo rappresenta il messaggio, gli
artisti israeliani sono riusciti a mantenere un approccio critico, in perfetto
equilibrio tra nuove tecnologie e vecchie metodologie.
Sostenuta e diffusa dal lavoro sia delle numerose gallerie d’arte, che dei
musei presenti sul territorio, l’arte contemporanea israeliana ha colto senza
esitazioni l’opportunità di declinarsi al futuro, senza compromessi o forzature
imposte dal mercato e con una spinta costante nella direzione dell’autonomia
artistica e concettuale.
Il percorso espositivo si suddivide in grandi insiemi, all’interno dei quali ogni
artista illustra la propria visione di futuro reinventato. Nahum Tevet, ad
esempio, reinventa il futuro dell’oggetto e della forma mettendo in
discussione valenza estetica e consistenza di ogni elemento della sua
installazione. Michal Rovner, attraverso la sua video installazione, indaga il
futuro dell’essere umano sotto forma di ricerca scientifica. Le installazioni di
Shay Frisch divengono simili a generatori di energia, campi elettromagnetici
che si allungano nello spazio, assumendo una valenza pittorica e
monumentale. Ofri Cnaani si affida alla videoarte per riprogrammare nuove
forme di identità religiosa, accostandole alla memoria ed al passato. Yael
Bartana con la sua trilogia video ed Adi Nes con le sue fotografie offrono
allo spettatore un’affascinante panoramica su spaccati politico-sociali futuri e
futuribili. Pensare nuovi confini e nuove identità geografiche è l’obiettivo di
Yehudit Sasportas e Shai Kremer, mentre Keren Cytter concentra la sua
ricerca sulla trasformazione del medium creativo e sul suo futuro alternativo.
In mostra opere di Maya Attoun, Shay Frisch, Tamar Harpaz, Meital Katz
Minerbo, Nahum Tevet e Gal Weinstein che saranno presenti
all’inaugurazione e ancora Boaz Arad, Yael Bartana, Orit Ben-Shitrit, Yifat
Bezalel, Ofri Cnaani, Elinor Carucci, Michal Chelbin, Keren Cytter, Dani Gal,
Lea Golda Holterman, Shai Kremer, Adi Nes, Uri Nir, Leigh Orpaz, , Michal
Rovner, Yehudit Sasportas, Shahar Yahalom, Guy Zagursky.
La mostra Israel Now – Reinventing the Future, primo progetto della neo
nata Fondazione Italia Israele per la Cultura e le Arti, è accompagnata da un
catalogo bilingue, italiano e inglese, edito da Drago.
Dopo il MACRO di Roma sarà il Museo di Arte Moderna e Contemporanea
(MAMBA) di Buenos Aires in Argentina ad ospitare la mostra, da inizio luglio
a fine agosto 2013, che è stata inoltre richiesta in diverse altre sedi
internazionali.
Alla mostra si affianca un fitto calendario di eventi collaterali che spazia dalle
proiezioni di lungometraggi e cortometraggi dell’ultima cinematografia
israeliana al convegno “Imprint di una Nazione: Israele” organizzato da
Drago.
Roma, gennaio 2013
INFO PUBBLICO
MACRO Testaccio
piazza O. Giustiniani 4, Roma
Orario: da martedì a domenica, ore 16.00-22.00
(la biglietteria chiude 30 minuti prima)
INGRESSO
MACRO Testaccio
Tariffa intera: 6 €
Tariffa ridotta: 4 €
Testaccio la mostra Israel Now – Reinventing the Future, a cura di
Micol Di Veroli.
La mostra, presentata dal MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma e
prodotta da Glocal Project Consulting, partner Drago, è sostenuta
dall’Ambasciata d’Israele in Italia e dalla Fondazione Italia Israele per la
Cultura e le Arti, e patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri, Regione Lazio,
Provincia di Roma e Roma Capitale - Assessorato alle Politiche Culturali,
Centro Storico, Comunità Ebraica di Roma e UCEI.
La mostra ha ottenuto la Medaglia Di Rappresentanza dal Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano.
La città di Roma ospita Israel Now – Reinventing the Future, una delle
più importanti mostre d’arte contemporanea su Israele realizzate in Europa
nel 2013: una piattaforma culturale trasversale, multidisciplinare, capace di
riflettere il dinamismo di una cultura che affonda le proprie radici in una
spiritualità millenaria.
Il progetto, strutturato attorno ad una selezione di ventiquattro artisti
israeliani provenienti da esperienze e generazioni diverse, vuole aprire
molteplici sguardi sul futuro, per offrire una possibile concezione alternativa
della produzione e della fruizione artistica.
L’arte contemporanea, da sempre barometro del futuro, codifica i sogni e dà
possibili risposte al quo vadis della società; in uno scenario mondiale sempre
più globalizzato, dove troppo spesso il mezzo rappresenta il messaggio, gli
artisti israeliani sono riusciti a mantenere un approccio critico, in perfetto
equilibrio tra nuove tecnologie e vecchie metodologie.
Sostenuta e diffusa dal lavoro sia delle numerose gallerie d’arte, che dei
musei presenti sul territorio, l’arte contemporanea israeliana ha colto senza
esitazioni l’opportunità di declinarsi al futuro, senza compromessi o forzature
imposte dal mercato e con una spinta costante nella direzione dell’autonomia
artistica e concettuale.
Il percorso espositivo si suddivide in grandi insiemi, all’interno dei quali ogni
artista illustra la propria visione di futuro reinventato. Nahum Tevet, ad
esempio, reinventa il futuro dell’oggetto e della forma mettendo in
discussione valenza estetica e consistenza di ogni elemento della sua
installazione. Michal Rovner, attraverso la sua video installazione, indaga il
futuro dell’essere umano sotto forma di ricerca scientifica. Le installazioni di
Shay Frisch divengono simili a generatori di energia, campi elettromagnetici
che si allungano nello spazio, assumendo una valenza pittorica e
monumentale. Ofri Cnaani si affida alla videoarte per riprogrammare nuove
forme di identità religiosa, accostandole alla memoria ed al passato. Yael
Bartana con la sua trilogia video ed Adi Nes con le sue fotografie offrono
allo spettatore un’affascinante panoramica su spaccati politico-sociali futuri e
futuribili. Pensare nuovi confini e nuove identità geografiche è l’obiettivo di
Yehudit Sasportas e Shai Kremer, mentre Keren Cytter concentra la sua
ricerca sulla trasformazione del medium creativo e sul suo futuro alternativo.
In mostra opere di Maya Attoun, Shay Frisch, Tamar Harpaz, Meital Katz
Minerbo, Nahum Tevet e Gal Weinstein che saranno presenti
all’inaugurazione e ancora Boaz Arad, Yael Bartana, Orit Ben-Shitrit, Yifat
Bezalel, Ofri Cnaani, Elinor Carucci, Michal Chelbin, Keren Cytter, Dani Gal,
Lea Golda Holterman, Shai Kremer, Adi Nes, Uri Nir, Leigh Orpaz, , Michal
Rovner, Yehudit Sasportas, Shahar Yahalom, Guy Zagursky.
La mostra Israel Now – Reinventing the Future, primo progetto della neo
nata Fondazione Italia Israele per la Cultura e le Arti, è accompagnata da un
catalogo bilingue, italiano e inglese, edito da Drago.
Dopo il MACRO di Roma sarà il Museo di Arte Moderna e Contemporanea
(MAMBA) di Buenos Aires in Argentina ad ospitare la mostra, da inizio luglio
a fine agosto 2013, che è stata inoltre richiesta in diverse altre sedi
internazionali.
Alla mostra si affianca un fitto calendario di eventi collaterali che spazia dalle
proiezioni di lungometraggi e cortometraggi dell’ultima cinematografia
israeliana al convegno “Imprint di una Nazione: Israele” organizzato da
Drago.
Roma, gennaio 2013
INFO PUBBLICO
MACRO Testaccio
piazza O. Giustiniani 4, Roma
Orario: da martedì a domenica, ore 16.00-22.00
(la biglietteria chiude 30 minuti prima)
INGRESSO
MACRO Testaccio
Tariffa intera: 6 €
Tariffa ridotta: 4 €
31
gennaio 2013
Israel Now – Reinventing the Future
Dal 31 gennaio al 17 marzo 2013
arte contemporanea
Location
MACRO TESTACCIO
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, (Roma)
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, (Roma)
Biglietti
Tariffa intera: 6 € Tariffa ridotta: 4 €
Orario di apertura
da martedì a domenica, ore 16.00-22.00
(la biglietteria chiude 30 minuti prima)
Vernissage
31 Gennaio 2013, h 19
Ufficio stampa
ZETEMA
Curatore