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Christina Williams – Organza
Organza Appliqué
Prima personale italiana di Christina Williams
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Organza, questo il titolo della mostra che presenta l’opera, originalissima, di una personalità artistica d’indubbio appeal, Christina Williams. Nata ad Eugene, nell’Oregon, e formatasi in un periodo compreso tra la fine degli anni ‘60 e i primi anni ’70, negli Stati Uniti e in Italia, più in particolare a Roma, Christina Williams risiede attualmente in Toscana, a Cortona.
Una produzione artistica fondata sulla straordinaria e minuziosa attenzione alla realizzazione di un’idea, nonché sulla traduzione di un disegno, tutto mentale, in intarsio di tessuti, preziosi e ricercati.
Una trasfigurazione di tradizioni: in primis quella orientale, per l’ascendenza da exempla giapponesi, che rappresentano, oltre a richiami formali, la materia stessa e il tangibile veicolo d’espressione dell’universo astratto e figurato dell’artista.
Dall’est all’ovest. Richiami a tarsie romaniche e rinascimentali, all’Art Nouveau, ai Fauves e al Surrealismo, e, prima ancora, ai Nabis e all’Arts & Craft di William Morris, emergono fra le trame di organza e tessuti applicati che, insieme, rivelano un’inesauribile vena immaginifica e un’incontestabile padronanza dei mezzi espressivi.
La mostra invita a scoprire le tappe di un percorso creativo, cronologico e tematico. Muovendo da composizioni geometriche, prime tra tutte le reiterate forme cubiche di Chocolate Meteors - che ricordano il virtuosismo pittorico pierfrancescano alle spalle della Vergine nell’Annunciazione di Arezzo - si approda, in un secondo tempo, alla rarefazione, in chiave decorativa, di elementi tratti dalla natura.
Nella serie Suburban Nightmare, l’universo onirico della Williams è intrappolato tra le maglie di coordinate cartesiane, che richiamano, al pari dell’albero nodoso e “super flat”, il vocabolario di Piet Mondrian. La casa rossa, firma dell’artista, è riproposta e accostata ossessivamente a moduli geometrici, nonché a quel sistema di figure e segni che, quali testimonianze dell’excursus creativo, si assemblano, senza una logica, come in un sogno.
Una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio, all’apparenza mai spettrale, ma che svela, nel precario equilibrio e continuo rovesciamento dell’oggetto simbolo dell’intimità e della sicurezza familiare - la casa - la sua verità assoluta, trasformandosi in una realtà fortemente personale, in un mondo interiore, che è quello, intellettuale e visionario, di Christine Williams.
Una produzione artistica fondata sulla straordinaria e minuziosa attenzione alla realizzazione di un’idea, nonché sulla traduzione di un disegno, tutto mentale, in intarsio di tessuti, preziosi e ricercati.
Una trasfigurazione di tradizioni: in primis quella orientale, per l’ascendenza da exempla giapponesi, che rappresentano, oltre a richiami formali, la materia stessa e il tangibile veicolo d’espressione dell’universo astratto e figurato dell’artista.
Dall’est all’ovest. Richiami a tarsie romaniche e rinascimentali, all’Art Nouveau, ai Fauves e al Surrealismo, e, prima ancora, ai Nabis e all’Arts & Craft di William Morris, emergono fra le trame di organza e tessuti applicati che, insieme, rivelano un’inesauribile vena immaginifica e un’incontestabile padronanza dei mezzi espressivi.
La mostra invita a scoprire le tappe di un percorso creativo, cronologico e tematico. Muovendo da composizioni geometriche, prime tra tutte le reiterate forme cubiche di Chocolate Meteors - che ricordano il virtuosismo pittorico pierfrancescano alle spalle della Vergine nell’Annunciazione di Arezzo - si approda, in un secondo tempo, alla rarefazione, in chiave decorativa, di elementi tratti dalla natura.
Nella serie Suburban Nightmare, l’universo onirico della Williams è intrappolato tra le maglie di coordinate cartesiane, che richiamano, al pari dell’albero nodoso e “super flat”, il vocabolario di Piet Mondrian. La casa rossa, firma dell’artista, è riproposta e accostata ossessivamente a moduli geometrici, nonché a quel sistema di figure e segni che, quali testimonianze dell’excursus creativo, si assemblano, senza una logica, come in un sogno.
Una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio, all’apparenza mai spettrale, ma che svela, nel precario equilibrio e continuo rovesciamento dell’oggetto simbolo dell’intimità e della sicurezza familiare - la casa - la sua verità assoluta, trasformandosi in una realtà fortemente personale, in un mondo interiore, che è quello, intellettuale e visionario, di Christine Williams.
05
maggio 2013
Christina Williams – Organza
Dal 05 al 19 maggio 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA33
Arezzo, Via Giuseppe Garibaldi, 33, (Arezzo)
Arezzo, Via Giuseppe Garibaldi, 33, (Arezzo)
Orario di apertura
mercoledì, venerdì h 17-19.30
abato, domenica h 11.00-13.00 e 17.00-20.00.
Vernissage
5 Maggio 2013, ore 19.00
Autore
Curatore