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Ruine, macerie, vergogne!
Settanta anni fa, il 19 luglio del 1943, il quartiere romano di San Lorenzo è colpito dal primo grande bombardamento civile nella storia della città. Nella mostra, la Collezione Grammaroli presenta una selezione inedita di fotografie e documenti a stampa, parte di un ben più ampio Archivio, che offre una panoramica della San Lorenzo di quei giorni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Settanta anni fa, il 19 luglio del 1943, il quartiere romano di San Lorenzo è colpito dal primo grande
bombardamento civile nella storia della città. Obiettivo degli angloamericani è lo scalo ferroviario
centrale della capitale, ma le centinaia di bombe delle fortezze volanti feriscono a morte anche il
popolare quartiere di San Lorenzo, gli adiacenti Appio, Tuscolano e Prenestino e la prima parte del
tratto urbano delle vie Prenestina e Tiburtina. Il pastificio Pantanella e il birrificio Wührer bruciano
per giorni, la semoleria Cerere è quasi demolita. Le vittime dei bombardieri alleati sono migliaia,
sepolte nei numerosi palazzi sventrati dagli ordigni.
Per decenni gli scheletri degli edifici distrutti rimangono come simbolo dei tragici eventi del
19 luglio 1943 e monito sulle atrocità della guerra, fino a che le trasformazioni urbanistiche li
cancellano o nascondono quasi totalmente. È un processo di rimozione che interessa non solo il
paesaggio urbano, ma anche tutto il tessuto sociale. Gradualmente, dalla consapevolezza dei fatti
storici di cui il quartiere è stato protagonista si passa alla disattenzione istituzionale e civile per le
memorie di quanti furono testimoni diretti di quegli eventi.
Nella mostra alla Casa della Memoria e della Storia, la Collezione Grammaroli presenta una
selezione inedita di fotografie e documenti a stampa, parte di un ben più ampio Archivio, che offre
una panoramica della San Lorenzo di quei giorni. Uno strumento fondamentale che amplia
notevolmente la conoscenza iconografica del bombardamento – finora ristretta a un limitato
numero di immagini – e della vita del quartiere durante la guerra. Integrano il percorso espositivo
alcuni documenti audio dell’Archivio Sonoro “Franco Coggiola”, raccolti dal Circolo Gianni Bosio.
L’esposizione è promossa da Roma Capitale-Dipartimento Cultura, da Collezione Grammaroli,
dall’Associazione Botteghe Storiche di Roma, da sempre impegnata nella conservazione della
memoria storica della città, dal Circolo Gianni Bosio, che contribuisce all’evento attraverso il proprio
archivio sonoro e la propria esperienza di ricerca sulle storie dei testimoni di quei tragici eventi, in
collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
All’inaugurazione, insieme al curatore Alessandro Grammaroli, intervengono:
Alessandro Portelli Presidente del Circolo Gianni Bosio, studioso di storia orale
Lidia Piccioni Dipartimento di Storia moderna e contemporanea della Facoltà di Lettere e Filosofia
della "Sapienza" di Roma
Erino Colombi Presidente della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa
di Roma (CNA)
Giulio Anticoli Presidente della Associazione Botteghe Storiche di Roma, presidente di CNA Città Storica
bombardamento civile nella storia della città. Obiettivo degli angloamericani è lo scalo ferroviario
centrale della capitale, ma le centinaia di bombe delle fortezze volanti feriscono a morte anche il
popolare quartiere di San Lorenzo, gli adiacenti Appio, Tuscolano e Prenestino e la prima parte del
tratto urbano delle vie Prenestina e Tiburtina. Il pastificio Pantanella e il birrificio Wührer bruciano
per giorni, la semoleria Cerere è quasi demolita. Le vittime dei bombardieri alleati sono migliaia,
sepolte nei numerosi palazzi sventrati dagli ordigni.
Per decenni gli scheletri degli edifici distrutti rimangono come simbolo dei tragici eventi del
19 luglio 1943 e monito sulle atrocità della guerra, fino a che le trasformazioni urbanistiche li
cancellano o nascondono quasi totalmente. È un processo di rimozione che interessa non solo il
paesaggio urbano, ma anche tutto il tessuto sociale. Gradualmente, dalla consapevolezza dei fatti
storici di cui il quartiere è stato protagonista si passa alla disattenzione istituzionale e civile per le
memorie di quanti furono testimoni diretti di quegli eventi.
Nella mostra alla Casa della Memoria e della Storia, la Collezione Grammaroli presenta una
selezione inedita di fotografie e documenti a stampa, parte di un ben più ampio Archivio, che offre
una panoramica della San Lorenzo di quei giorni. Uno strumento fondamentale che amplia
notevolmente la conoscenza iconografica del bombardamento – finora ristretta a un limitato
numero di immagini – e della vita del quartiere durante la guerra. Integrano il percorso espositivo
alcuni documenti audio dell’Archivio Sonoro “Franco Coggiola”, raccolti dal Circolo Gianni Bosio.
L’esposizione è promossa da Roma Capitale-Dipartimento Cultura, da Collezione Grammaroli,
dall’Associazione Botteghe Storiche di Roma, da sempre impegnata nella conservazione della
memoria storica della città, dal Circolo Gianni Bosio, che contribuisce all’evento attraverso il proprio
archivio sonoro e la propria esperienza di ricerca sulle storie dei testimoni di quei tragici eventi, in
collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
All’inaugurazione, insieme al curatore Alessandro Grammaroli, intervengono:
Alessandro Portelli Presidente del Circolo Gianni Bosio, studioso di storia orale
Lidia Piccioni Dipartimento di Storia moderna e contemporanea della Facoltà di Lettere e Filosofia
della "Sapienza" di Roma
Erino Colombi Presidente della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa
di Roma (CNA)
Giulio Anticoli Presidente della Associazione Botteghe Storiche di Roma, presidente di CNA Città Storica
06
settembre 2013
Ruine, macerie, vergogne!
Dal 06 settembre al 31 ottobre 2013
fotografia
Location
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 5, (Roma)
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 5, (Roma)
Orario di apertura
lun-ven ore 9.30/20.00
Vernissage
6 Settembre 2013, h 17.30
Ufficio stampa
ZETEMA
Curatore