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Un Cinquecento inquieto. Da Cima da Conegliano al rogo di Riccardo Perucolo
La mostra vuole indagare, raccontare, testimoniare l’importanza del primo cinquecento coneglianese nella storia dell’arte italiana, svelare i suoi legami e le continue connessioni con i grandi protagonisti della storia del cinquecento della capitale e dei centri maggiori della Repubblica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nella primavera del 2014 torna a Palazzo Sarcinelli la stagione dei grandi appuntamenti con l’arte.
Un Cinquecento inquieto è il primo appuntamento di un ciclo di tre mostre che Palazzo Sarcinelli, con
il nuovo partner Civita Tre Venezie, ha concepito e voluto come uno strumento di comunicazione di una forte identità culturale del proprio territorio che ha profondamente inciso nella cultura artistica e storica nazionale.
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dal Comune di Conegliano e Civita Tre Venezie, con la partecipazione della Regione Veneto e con il patrocinio della Provincia di Treviso, la mostra, vuole indagare, raccontare, testimoniare l’importanza del primo cinquecento coneglianese nella storia dell’arte italiana, svelare i suoi legami e le continue connessioni con i grandi
protagonisti della storia del cinquecento della capitale e dei centri maggiori della Repubblica.
Conegliano nel Cinquecento vive un’eccezionale esperienza di cultura, è stato uno dei cuori più dinamici del territorio veneto. La città con i suoi immediati dintorni, da Serravalle a Montello fino ad Asolo, per una serie di circostanze storiche e territoriali e per la sua ineguagliabile qualità ambientale e paesaggistica, è stata un centro di interessi culturali e testimonianze artistiche e letterarie di singolare ricchezza e interesse, luogo di incontri e convergenze dei protagonisti della storia dell’arte: da Cima a Pordenone, da Lotto a Tiziano. Da un altro punto di vista, la presenza attiva anche culturalmente dei conti di Collalto, famiglia feudale imperiale, e del loro castello a Susegana, è una calamita e ragione di attrattiva per personalità del calibro di Aretino e di Monsignor Della Casa, con ulteriore estensione a Gaspara Stampa, oltre che a Elisabetta Querini, quindi al fior fiore dell’impegno letterario “al femminile”. Infine, ma non per minore importanza,
attorno a Conegliano si registra un fiorire di presenze “riformate” ben incardinate nelle parrocchie, nei conventi e tra gli occasionali predicatori, che avrà un suo risvolto anche nell’ordine dei segni e dei simboli di una iconografia religiosa inquieta e talvolta di rottura (illustrata tragicamente nell’episodio di Riccardo Perucolo bruciato in piazza come eretico).
Se Conegliano divenne uno dei primari palcoscenici di queste dispute, il riferimento forse più clamoroso è apparso di recente essere, dal punto di vista dell’ordine costituito, la macchina dell’Inquisizione messa in piedi da monsignor Della Casa, nunzio a Venezia e poi in volontario esilio a Nervesa; e, all’altro capo, il vescovo istriano Pier Paolo Vergerio sommo “eresiarca” in fuga verso la Svizzera, non prima di aver
efficacemente seminato anche a Conegliano e dintorni il verbo della sua appassionata dottrina antisimoniaca dai rigorosi risvolti iconoclasti.
Di questo affascinante e appunto inquieto momento storico si vuole percorrere i tratti salienti, soprattutto negli esiti pittorici che essa ebbe a vivere, documentando la presenza e gli influssi da alcuni dei protagonisti di una stagione d’arte manifestata in dipinti di ufficiale e di pubblica devozione (pale d’altare e testi di grande impegno), ovvero in opere più sommesse e private, in decorazioni e prodotti d’arte applicata,
documenti, manoscritti (le carte del processo Perucolo, ad esempio), xilografie e incunaboli.
Tra i pittori, oltre a Cima, Francesco Beccaruzzi, Marco Basaiti, Ludovico Fiumicelli, Sebastiano Florigerio, Paris Bordon, Giovanni Antonio Pordenone, Francesco da Milano, Giovanni Agostino da Lodi, Antonio Solario, Andrea Previtali, Palma il Vecchio, Giovanni e Bernardino da Asola, Girolamo Denti, Giampietro Silvio, Pomponio Amalteo, Riccardo Perucolo. La mostra è costituita da circa 100 opere in mostra ( dipinti, pale d’altare e oggetti, documenti, libri, incisioni di Albrecht Dürer), e circa venticinque distribuite tra Conegliano e dintorni (10 tappe) opportunamente segnalate in loco di modo da costruire un itinerario tematico che ha come fulcro Palazzo Sarcinelli, ma coinvolge l’intero territorio in un nuovo e suggestivo percorso culturale e turistico: Scuola dei Battuti, Monte di Pietà, Oratorio della Madonna della Neve,
Palazzo Sbarra, Porta Monticano, chiesa parrocchiale di Campolongo, chiesa di San Pietro a Castello Roganzuolo, Susegana, Vittorio Veneto e altri. I visitatori verranno accompagnati in un itinerario che punta a far riscoprire la storia e l’arte di quel tempo, ricreando il contesto storico di quel periodo, lungo un percorso che parte in modo simbolico dal centro storico di Conegliano in uno dei Palazzi più importanti della città, ma che vuole svilupparsi in modo
organico lungo itinerari specifici nel territorio del Coneglianese e dei dintorni, perché la mostra non resti solo legata a un momento, ma testimoni la storia e ne abbracci l’identità proprio nei luoghi che l’hanno generata. Affinché i visitatori possano godere di Palazzo Sarcinelli e della mostra come luogo di interazione culturale alla ricerca di un costante dialogo con il territorio veneto-coneglianese. Conegliano e il suo territorio, quindi, i protagonisti – sia laici che ecclesiastici –, gli artisti, i cittadini, le
tensioni religiose, le condizioni di vita. Un panorama inedito, che si stende tra Nervesa e il Castello di Collalto, la Scuola dei Battuti e i conventi degli Zoccolanti, tra le vedute di Cima e i versi disperati di Gaspara Stampa.
Questa mostra è il risultato di una feconda collaborazione tra il pubblico e il privato, tra le Soprintendenze, le istituzioni comunali, le diocesi del territorio e un gruppo di aziende private che credono fortemente nella cultura, come Ascotrade, Grafiche Antiga, la Camera di Commercio di Treviso, Treviso Glocal, Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene DOCG, Gruppo SAVE, Banca della Marca e Banca delle Prealpi.
Marsilio Editori pubblica il catalogo della mostra, una guida alla mostra e al territorio e il romanzo Il pittore prigioniero di Giandomenico Romanelli su Riccardo Perucolo.
http://www.uncinquecentoinquieto.it
PRESS | Civita Tre Venezia
Valeria Alemà Regazzoni
+39 348 3902070
valeria.regazzoni@gmail.com
SCHEDA TECNICA
Un Cinquecento inquieto
Da Cima da Conegliano al rogo di Riccardo Perucolo
01.03. > 8.06.2014
Conegliano, Palazzo Sarcinelli
A cura di
Giandomenico Romanelli e Giorgio Fossaluzza
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
Promossa da Comune di Conegliano
Civita Tre Venezie
Prodotta e organizzata da
Civita Tre Venezie
Con la partecipazione di
Regione del Veneto
Con il patrocinio di
Provincia di Treviso
Progetto grafico e di allestimento
Editoria Polo 1116
Attività educative e visite guidate
Civita Tre Venezie
in collaborazione con
Associazione culturale Aregoladarte e Astarte Servizi culturali
Ufficio Stampa
Valeria Regazzoni
Catalogo
Marsilio
SCHEDA INFORMATIVA
Sede
Palazzo Sarcinelli
Via XX Settembre 132
31015 Conegliano (Treviso)
Date 01.03 > 8.06.2014
Vernice 28 febbraio
Apertura
lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica 9.00 - 19.00
venerdì 9.00 - 21.00
martedì chiuso
Informazioni
www.uncinquecentoinquieto.it
www.civitatrevenezie.it
Prenotazioni
199 75 75 19
Biglietti
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00: studenti, adulti over 65 anni*, convenzioni, gruppi* da 10 a 25 persone
Ridotto scuole € 4,00
Speciale famiglie € 22,00: nuclei familiari formati da due adulti e un minorenne (dal secondo minorenne in poi € 6,00)
Gratuito: bambini fino ai 6 anni, disabili con accompagnatore, guide turistiche, due accompagnatori per classe e un accompagnatore per gruppo, giornalisti previo accredito.
Attività educative
Visita didattica per le scuole della durata di un’ora € 60,00
Visita didattica e laboratorio per le scuole della durata di 2 ore € 100,00
Visita guidata in Italiano € 100,00 per gruppi da 10 a 25 persone
Visita guidata in Inglese € 120,00 per gruppi da 10 a 25 persone
Le visite guidate sono effettuate con l’ausilio di un sistema radio-microfonico il cui costo è compreso nell’importo indicato. Per i gruppi con guida propria il costo dell’affitto obbligatorio del sistema è di € 30,00
Prenotazione obbligatoria per scuole e gruppi
199 75 75 19
€ 1,00 cad. per le scuole
€ 1,50 cad. per i gruppi e singoli
Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso offre tutti i servizi necessari al turista: dal
pernottamento alle visite guidate, dai ristoranti alle degustazioni in cantina.
Info e prenotazioni:
Tel. +39 0422 541052
info@marcatreviso.travel
www.marcatreviso.it
*le tariffe di biglietteria e le categorie di riferimento, in particolare per quanto concerne gli over 65 e i gruppi, sono state definite al fine di consentire agli organizzatori di destinare alcune risorse al restauro di opere del territorio che, una volta esposte in mostra, verranno restituite alla comunità.
Un Cinquecento inquieto è il primo appuntamento di un ciclo di tre mostre che Palazzo Sarcinelli, con
il nuovo partner Civita Tre Venezie, ha concepito e voluto come uno strumento di comunicazione di una forte identità culturale del proprio territorio che ha profondamente inciso nella cultura artistica e storica nazionale.
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dal Comune di Conegliano e Civita Tre Venezie, con la partecipazione della Regione Veneto e con il patrocinio della Provincia di Treviso, la mostra, vuole indagare, raccontare, testimoniare l’importanza del primo cinquecento coneglianese nella storia dell’arte italiana, svelare i suoi legami e le continue connessioni con i grandi
protagonisti della storia del cinquecento della capitale e dei centri maggiori della Repubblica.
Conegliano nel Cinquecento vive un’eccezionale esperienza di cultura, è stato uno dei cuori più dinamici del territorio veneto. La città con i suoi immediati dintorni, da Serravalle a Montello fino ad Asolo, per una serie di circostanze storiche e territoriali e per la sua ineguagliabile qualità ambientale e paesaggistica, è stata un centro di interessi culturali e testimonianze artistiche e letterarie di singolare ricchezza e interesse, luogo di incontri e convergenze dei protagonisti della storia dell’arte: da Cima a Pordenone, da Lotto a Tiziano. Da un altro punto di vista, la presenza attiva anche culturalmente dei conti di Collalto, famiglia feudale imperiale, e del loro castello a Susegana, è una calamita e ragione di attrattiva per personalità del calibro di Aretino e di Monsignor Della Casa, con ulteriore estensione a Gaspara Stampa, oltre che a Elisabetta Querini, quindi al fior fiore dell’impegno letterario “al femminile”. Infine, ma non per minore importanza,
attorno a Conegliano si registra un fiorire di presenze “riformate” ben incardinate nelle parrocchie, nei conventi e tra gli occasionali predicatori, che avrà un suo risvolto anche nell’ordine dei segni e dei simboli di una iconografia religiosa inquieta e talvolta di rottura (illustrata tragicamente nell’episodio di Riccardo Perucolo bruciato in piazza come eretico).
Se Conegliano divenne uno dei primari palcoscenici di queste dispute, il riferimento forse più clamoroso è apparso di recente essere, dal punto di vista dell’ordine costituito, la macchina dell’Inquisizione messa in piedi da monsignor Della Casa, nunzio a Venezia e poi in volontario esilio a Nervesa; e, all’altro capo, il vescovo istriano Pier Paolo Vergerio sommo “eresiarca” in fuga verso la Svizzera, non prima di aver
efficacemente seminato anche a Conegliano e dintorni il verbo della sua appassionata dottrina antisimoniaca dai rigorosi risvolti iconoclasti.
Di questo affascinante e appunto inquieto momento storico si vuole percorrere i tratti salienti, soprattutto negli esiti pittorici che essa ebbe a vivere, documentando la presenza e gli influssi da alcuni dei protagonisti di una stagione d’arte manifestata in dipinti di ufficiale e di pubblica devozione (pale d’altare e testi di grande impegno), ovvero in opere più sommesse e private, in decorazioni e prodotti d’arte applicata,
documenti, manoscritti (le carte del processo Perucolo, ad esempio), xilografie e incunaboli.
Tra i pittori, oltre a Cima, Francesco Beccaruzzi, Marco Basaiti, Ludovico Fiumicelli, Sebastiano Florigerio, Paris Bordon, Giovanni Antonio Pordenone, Francesco da Milano, Giovanni Agostino da Lodi, Antonio Solario, Andrea Previtali, Palma il Vecchio, Giovanni e Bernardino da Asola, Girolamo Denti, Giampietro Silvio, Pomponio Amalteo, Riccardo Perucolo. La mostra è costituita da circa 100 opere in mostra ( dipinti, pale d’altare e oggetti, documenti, libri, incisioni di Albrecht Dürer), e circa venticinque distribuite tra Conegliano e dintorni (10 tappe) opportunamente segnalate in loco di modo da costruire un itinerario tematico che ha come fulcro Palazzo Sarcinelli, ma coinvolge l’intero territorio in un nuovo e suggestivo percorso culturale e turistico: Scuola dei Battuti, Monte di Pietà, Oratorio della Madonna della Neve,
Palazzo Sbarra, Porta Monticano, chiesa parrocchiale di Campolongo, chiesa di San Pietro a Castello Roganzuolo, Susegana, Vittorio Veneto e altri. I visitatori verranno accompagnati in un itinerario che punta a far riscoprire la storia e l’arte di quel tempo, ricreando il contesto storico di quel periodo, lungo un percorso che parte in modo simbolico dal centro storico di Conegliano in uno dei Palazzi più importanti della città, ma che vuole svilupparsi in modo
organico lungo itinerari specifici nel territorio del Coneglianese e dei dintorni, perché la mostra non resti solo legata a un momento, ma testimoni la storia e ne abbracci l’identità proprio nei luoghi che l’hanno generata. Affinché i visitatori possano godere di Palazzo Sarcinelli e della mostra come luogo di interazione culturale alla ricerca di un costante dialogo con il territorio veneto-coneglianese. Conegliano e il suo territorio, quindi, i protagonisti – sia laici che ecclesiastici –, gli artisti, i cittadini, le
tensioni religiose, le condizioni di vita. Un panorama inedito, che si stende tra Nervesa e il Castello di Collalto, la Scuola dei Battuti e i conventi degli Zoccolanti, tra le vedute di Cima e i versi disperati di Gaspara Stampa.
Questa mostra è il risultato di una feconda collaborazione tra il pubblico e il privato, tra le Soprintendenze, le istituzioni comunali, le diocesi del territorio e un gruppo di aziende private che credono fortemente nella cultura, come Ascotrade, Grafiche Antiga, la Camera di Commercio di Treviso, Treviso Glocal, Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene DOCG, Gruppo SAVE, Banca della Marca e Banca delle Prealpi.
Marsilio Editori pubblica il catalogo della mostra, una guida alla mostra e al territorio e il romanzo Il pittore prigioniero di Giandomenico Romanelli su Riccardo Perucolo.
http://www.uncinquecentoinquieto.it
PRESS | Civita Tre Venezia
Valeria Alemà Regazzoni
+39 348 3902070
valeria.regazzoni@gmail.com
SCHEDA TECNICA
Un Cinquecento inquieto
Da Cima da Conegliano al rogo di Riccardo Perucolo
01.03. > 8.06.2014
Conegliano, Palazzo Sarcinelli
A cura di
Giandomenico Romanelli e Giorgio Fossaluzza
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
Promossa da Comune di Conegliano
Civita Tre Venezie
Prodotta e organizzata da
Civita Tre Venezie
Con la partecipazione di
Regione del Veneto
Con il patrocinio di
Provincia di Treviso
Progetto grafico e di allestimento
Editoria Polo 1116
Attività educative e visite guidate
Civita Tre Venezie
in collaborazione con
Associazione culturale Aregoladarte e Astarte Servizi culturali
Ufficio Stampa
Valeria Regazzoni
Catalogo
Marsilio
SCHEDA INFORMATIVA
Sede
Palazzo Sarcinelli
Via XX Settembre 132
31015 Conegliano (Treviso)
Date 01.03 > 8.06.2014
Vernice 28 febbraio
Apertura
lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica 9.00 - 19.00
venerdì 9.00 - 21.00
martedì chiuso
Informazioni
www.uncinquecentoinquieto.it
www.civitatrevenezie.it
Prenotazioni
199 75 75 19
Biglietti
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00: studenti, adulti over 65 anni*, convenzioni, gruppi* da 10 a 25 persone
Ridotto scuole € 4,00
Speciale famiglie € 22,00: nuclei familiari formati da due adulti e un minorenne (dal secondo minorenne in poi € 6,00)
Gratuito: bambini fino ai 6 anni, disabili con accompagnatore, guide turistiche, due accompagnatori per classe e un accompagnatore per gruppo, giornalisti previo accredito.
Attività educative
Visita didattica per le scuole della durata di un’ora € 60,00
Visita didattica e laboratorio per le scuole della durata di 2 ore € 100,00
Visita guidata in Italiano € 100,00 per gruppi da 10 a 25 persone
Visita guidata in Inglese € 120,00 per gruppi da 10 a 25 persone
Le visite guidate sono effettuate con l’ausilio di un sistema radio-microfonico il cui costo è compreso nell’importo indicato. Per i gruppi con guida propria il costo dell’affitto obbligatorio del sistema è di € 30,00
Prenotazione obbligatoria per scuole e gruppi
199 75 75 19
€ 1,00 cad. per le scuole
€ 1,50 cad. per i gruppi e singoli
Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso offre tutti i servizi necessari al turista: dal
pernottamento alle visite guidate, dai ristoranti alle degustazioni in cantina.
Info e prenotazioni:
Tel. +39 0422 541052
info@marcatreviso.travel
www.marcatreviso.it
*le tariffe di biglietteria e le categorie di riferimento, in particolare per quanto concerne gli over 65 e i gruppi, sono state definite al fine di consentire agli organizzatori di destinare alcune risorse al restauro di opere del territorio che, una volta esposte in mostra, verranno restituite alla comunità.
28
febbraio 2014
Un Cinquecento inquieto. Da Cima da Conegliano al rogo di Riccardo Perucolo
Dal 28 febbraio al 29 giugno 2014
arte antica
Location
PINACOTECA COMUNALE – PALAZZO SARCINELLI
Conegliano, Via XX Settembre, 132, (Treviso)
Conegliano, Via XX Settembre, 132, (Treviso)
Biglietti
Intero € 10,00 Ridotto € 8,00
Orario di apertura
lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica 9.00 - 19, venerdì 9.00 - 21. martedì chiuso
Vernissage
28 Febbraio 2014, ore 18
Sito web
www.uncinquecentoinquieto.it
Editore
MARSILIO
Ufficio stampa
CIVITA
Curatore