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Hans Erni
In mostra una selezione di una settantina di opere, dagli esordi degli anni Trenta fino ai giorni nostri, che testimoniano la ricchezza stilistica e la straordinaria prolificità artistica di questo grande visionario, decano dell’arte svizzera
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 5 aprile al 17 agosto 2014 la Città di Locarno presenta un’importante personale
dedicata a Hans Erni. Testimone di un secolo di storia, Erni è oggi considerato uno degli
artisti svizzeri più illustri ed eclettici di fama internazionale. A 105 anni si dedica tutt’ora al
suo lavoro con impegno instancabile, ottimismo, chiarezza di pensiero e spirito
combattivo.
Nella sua lunga carriera artistica, Hans Erni ha frequentato i più grandi esponenti dell'arte
del Novecento: Kandinskij, Mondrian, Gris, Brancusi, Calder, Moore, Arp, Hepworth,
Braque e, soprattutto, Picasso che ha influenzato il suo tratto grafico al punto da meritarsi
anche l'appellativo di “Picasso elvetico”.
Hans Erni nasce a Lucerna nel 1909, terzo di otto figli. Dopo aver seguito apprendistati
come topografo e disegnatore del genio civile, nel 1927 intraprende la sua formazione
artistica e si iscrive alla Scuola di Arti e Mestieri di Lucerna. In seguito diventa allievo
dell’Accademia Julian a Parigi e della Scuola di Arti Applicate a Berlino. Tornato a Parigi
frequenta molti artisti ed è coinvolto in prima linea nella nascita dell’arte astratta aderendo
al gruppo di artisti costruttivisti e surrealisti “Abstraction-Création” e, nel 1937, è tra i
cofondatori dell’associazione “Allianz”.
In breve tempo sviluppa un proprio stile originale, una sintesi fra l’astratto ed il figurativo
con risultati non lontani dal surrealismo, di cui costituisce un esempio il manifesto murale
“Die Schweiz, das Ferienland der Völker” (La Svizzera, terra di vacanza dei popoli).
Eseguito per l'Esposizione nazionale svizzera del 1939, l’opera monumentale di 100 metri
per 5 costituisce una svolta decisiva nella carriera dell’artista. Grazie ad essa Erni ottiene il
primo riconoscimento ufficiale e diviene noto al grande pubblico.
Dal dopoguerra in poi seguono un periodo di viaggi in Europa, Africa, Stati Uniti, India,
Cina, una profusione di lavori su commissione ed esposizioni in Svizzera e all’estero
(Londra, Rotterdam, Stoccolma, New York, Seattle, Chicago, Montreal, Osaka, Melbourne,
Sydney, etc…) che fanno conoscere il suo talento nel mondo.
In mostra una selezione di una settantina di opere presentate in ordine cronologico, dagli
esordi degli anni Trenta fino ai giorni nostri, che testimoniano la ricchezza stilistica e la
straordinaria prolificità artistica di questo grande visionario, decano dell’arte svizzera. Erni
è passato da protagonista nel postcubismo (vedi opera n.1 “Stilleben mit Wasserkrug”
nelle immagini disponibili) e nel surrealismo (vedi opere n.2 “Komposition 15” e n.3 “Neue
Satelliten” nelle immagini disponibili), prima di trovare la sua via in una sorta di realismo
magico (vedi restanti immagini disponibili).
Nel corso della sua lunga attività Erni ha creato migliaia di opere: dai quadri di cavalletto
agli affreschi (per la Croce Rossa Svizzera, l’ONU e l’UNESCO), dai manifesti alle
litografie, dalle scenografie alle illustrazioni di libri specializzati, enciclopedie e opere
letterarie, dalle ceramiche agli arazzi, alle sculture.
Artista poliedrico nonché abile comunicatore, Erni privilegia i mezzi espressivi che
permettono la diffusione di massa, anzitutto, le arti grafiche e le realizzazioni monumentali.
Ad interessarlo sono gli effetti del progresso sul nostro spazio vitale, con uno sguardo
attento ai temi sociali e ambientali. Di qui la scelta delle tematiche predilette dall’artista: i
miti classici, il corpo, lo sport, la musica, le scienze, i dualismi uomo-tecnica, tecnologia-
natura, economia-ecologia. Con un messaggio chiaro: è possibile restare umani in un
mondo di uomini.
Pur non avendo mai fatto parte di un partito, Erni è sempre stato un artista politico. L'aver
vissuto due guerre lo ha portato ad acquisire una peculiare sensibilità per i temi della pace
e dei diritti sociali. Ha dato il suo contributo artistico, ad esempio, a campagne elettorali a
sostegno del diritto di voto alle donne e contro le armi nucleari. Impegno che però gli costò
la messa al bando negli anni del dominio nazista in Europa fino agli anni Sessanta, per il
quale l’artista nel 2008 ricevette le scuse ufficiali dall’allora presidente della
Confederazione svizzera Pascal Couchepin.
Nel 1979 l’artista apre al pubblico un proprio museo - da lui stesso definito “luogo di
riflessione” - all’interno del Museo Svizzero dei Trasporti di Lucerna. Il museo raccoglie più
di 300 opere coronate dalla grande pittura murale “Panta Rhei” che decora l’auditorium, in
cui sono raffigurati i principali scienziati e pensatori dell'Occidente.
In occasione del suo centesimo compleanno, il Museo d’Arte di Lucerna e la Fondation
Pierre Gianadda di Martigny gli hanno dedicato due importanti retrospettive che rendono
omaggio a ottant’anni di inesauribile creatività. Nello stesso anno, Erni presenta la nuova
opera monumentale "Ta panta rei" (tutto è in movimento) che orna l’ingresso principale
dell’ONU di Ginevra. Il più grande affresco in ceramica della Svizzera simboleggia la lotta
per la pace, la giustizia sociale e la libertà di tutti i popoli del pianeta. Nel 1983, d'altronde,
le Nazioni Unite lo distinsero attribuendogli la Medaglia della pace.
Anche se le sue opere sono state spesso oggetto di dibattiti negli ambienti politici e
culturali, Hans Erni conta oggi sicuramente fra gli artisti viventi più affermati e popolari in
Svizzera.
L’evento espositivo, curato da Rudy Chiappini con la collaborazione di Riccardo
Carazzetti, direttore dei Servizi culturali della Città di Locarno, è accompagnato da un
catalogo in italiano di 200 pagine, con immagini a colori di tutte le opere in mostra e
contributi critici di Rudy Chiappini, Karl Bühlmann, Dora Imhof, Hans Ulrich Obrist.
dedicata a Hans Erni. Testimone di un secolo di storia, Erni è oggi considerato uno degli
artisti svizzeri più illustri ed eclettici di fama internazionale. A 105 anni si dedica tutt’ora al
suo lavoro con impegno instancabile, ottimismo, chiarezza di pensiero e spirito
combattivo.
Nella sua lunga carriera artistica, Hans Erni ha frequentato i più grandi esponenti dell'arte
del Novecento: Kandinskij, Mondrian, Gris, Brancusi, Calder, Moore, Arp, Hepworth,
Braque e, soprattutto, Picasso che ha influenzato il suo tratto grafico al punto da meritarsi
anche l'appellativo di “Picasso elvetico”.
Hans Erni nasce a Lucerna nel 1909, terzo di otto figli. Dopo aver seguito apprendistati
come topografo e disegnatore del genio civile, nel 1927 intraprende la sua formazione
artistica e si iscrive alla Scuola di Arti e Mestieri di Lucerna. In seguito diventa allievo
dell’Accademia Julian a Parigi e della Scuola di Arti Applicate a Berlino. Tornato a Parigi
frequenta molti artisti ed è coinvolto in prima linea nella nascita dell’arte astratta aderendo
al gruppo di artisti costruttivisti e surrealisti “Abstraction-Création” e, nel 1937, è tra i
cofondatori dell’associazione “Allianz”.
In breve tempo sviluppa un proprio stile originale, una sintesi fra l’astratto ed il figurativo
con risultati non lontani dal surrealismo, di cui costituisce un esempio il manifesto murale
“Die Schweiz, das Ferienland der Völker” (La Svizzera, terra di vacanza dei popoli).
Eseguito per l'Esposizione nazionale svizzera del 1939, l’opera monumentale di 100 metri
per 5 costituisce una svolta decisiva nella carriera dell’artista. Grazie ad essa Erni ottiene il
primo riconoscimento ufficiale e diviene noto al grande pubblico.
Dal dopoguerra in poi seguono un periodo di viaggi in Europa, Africa, Stati Uniti, India,
Cina, una profusione di lavori su commissione ed esposizioni in Svizzera e all’estero
(Londra, Rotterdam, Stoccolma, New York, Seattle, Chicago, Montreal, Osaka, Melbourne,
Sydney, etc…) che fanno conoscere il suo talento nel mondo.
In mostra una selezione di una settantina di opere presentate in ordine cronologico, dagli
esordi degli anni Trenta fino ai giorni nostri, che testimoniano la ricchezza stilistica e la
straordinaria prolificità artistica di questo grande visionario, decano dell’arte svizzera. Erni
è passato da protagonista nel postcubismo (vedi opera n.1 “Stilleben mit Wasserkrug”
nelle immagini disponibili) e nel surrealismo (vedi opere n.2 “Komposition 15” e n.3 “Neue
Satelliten” nelle immagini disponibili), prima di trovare la sua via in una sorta di realismo
magico (vedi restanti immagini disponibili).
Nel corso della sua lunga attività Erni ha creato migliaia di opere: dai quadri di cavalletto
agli affreschi (per la Croce Rossa Svizzera, l’ONU e l’UNESCO), dai manifesti alle
litografie, dalle scenografie alle illustrazioni di libri specializzati, enciclopedie e opere
letterarie, dalle ceramiche agli arazzi, alle sculture.
Artista poliedrico nonché abile comunicatore, Erni privilegia i mezzi espressivi che
permettono la diffusione di massa, anzitutto, le arti grafiche e le realizzazioni monumentali.
Ad interessarlo sono gli effetti del progresso sul nostro spazio vitale, con uno sguardo
attento ai temi sociali e ambientali. Di qui la scelta delle tematiche predilette dall’artista: i
miti classici, il corpo, lo sport, la musica, le scienze, i dualismi uomo-tecnica, tecnologia-
natura, economia-ecologia. Con un messaggio chiaro: è possibile restare umani in un
mondo di uomini.
Pur non avendo mai fatto parte di un partito, Erni è sempre stato un artista politico. L'aver
vissuto due guerre lo ha portato ad acquisire una peculiare sensibilità per i temi della pace
e dei diritti sociali. Ha dato il suo contributo artistico, ad esempio, a campagne elettorali a
sostegno del diritto di voto alle donne e contro le armi nucleari. Impegno che però gli costò
la messa al bando negli anni del dominio nazista in Europa fino agli anni Sessanta, per il
quale l’artista nel 2008 ricevette le scuse ufficiali dall’allora presidente della
Confederazione svizzera Pascal Couchepin.
Nel 1979 l’artista apre al pubblico un proprio museo - da lui stesso definito “luogo di
riflessione” - all’interno del Museo Svizzero dei Trasporti di Lucerna. Il museo raccoglie più
di 300 opere coronate dalla grande pittura murale “Panta Rhei” che decora l’auditorium, in
cui sono raffigurati i principali scienziati e pensatori dell'Occidente.
In occasione del suo centesimo compleanno, il Museo d’Arte di Lucerna e la Fondation
Pierre Gianadda di Martigny gli hanno dedicato due importanti retrospettive che rendono
omaggio a ottant’anni di inesauribile creatività. Nello stesso anno, Erni presenta la nuova
opera monumentale "Ta panta rei" (tutto è in movimento) che orna l’ingresso principale
dell’ONU di Ginevra. Il più grande affresco in ceramica della Svizzera simboleggia la lotta
per la pace, la giustizia sociale e la libertà di tutti i popoli del pianeta. Nel 1983, d'altronde,
le Nazioni Unite lo distinsero attribuendogli la Medaglia della pace.
Anche se le sue opere sono state spesso oggetto di dibattiti negli ambienti politici e
culturali, Hans Erni conta oggi sicuramente fra gli artisti viventi più affermati e popolari in
Svizzera.
L’evento espositivo, curato da Rudy Chiappini con la collaborazione di Riccardo
Carazzetti, direttore dei Servizi culturali della Città di Locarno, è accompagnato da un
catalogo in italiano di 200 pagine, con immagini a colori di tutte le opere in mostra e
contributi critici di Rudy Chiappini, Karl Bühlmann, Dora Imhof, Hans Ulrich Obrist.
05
aprile 2014
Hans Erni
Dal 05 aprile al 17 agosto 2014
arte contemporanea
Location
PINACOTECA CASA RUSCA
Locarno, Piazza Sant'antonio, (Locarno)
Locarno, Piazza Sant'antonio, (Locarno)
Biglietti
Intero Fr. 8.-Ragazzi, AVS e gruppi(minimo 10 persone) Fr. 5.- Ingresso gratuito per le scuole
Orario di apertura
Da martedì a domenica 10.00–12.00 / 14.00-17. Lunedì chiuso
Vernissage
5 Aprile 2014, ore 17
Autore
Curatore