Segni e tracce di un sentire lieve, dove il di segno è il tratto, è la traccia, è l’indicazione, è un profondo scorrere del tempo, è la ricerca di una verità concetto, senza freni nel pastoso mondo di colori e materie che si dimensionano come cifre di lettura del fare artistico della artista, in un compiuto ancora in divenire, e non sembri un controsenso, è invece una ricerca nella sintesi, nell’esaltazione di un mondo ancestrale, la cui appartenenza della Pizza è evidente proprio nella dimensione dei tratti e della stesura pastosa, materica in un non tempo, in una dimensione antica ed attuale, nel cammino e nella ricerca di una filosofia di vita, da ricercare nella fiaba del lupo, nel bosco alla ricerca di una entità lieve, nei colori pastello, nei blu e i gialli, nella suadenza di un tracciato di occhi e infiniti minuti da perdere nel bello, nel senso stesso dell’universale, riconoscibile come linguaggio autonomo da parte dell’artista napoletana. Una mostra che si offre come sintesi di una ricerca che negli anni, si è connotata con sperimentazioni di materiali e di supporti, per approdare ad un mondo di segni ed evidenze mistiche, e fiabesche.
