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Domenico D’Oora
Le opere di D’Oora, sono radicalmente monocrome e minimali, si pongono nel solco della grande tradizione pittorica dando nuova potenza alle sue possibilità espressive.
Comunicato stampa
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Domenico D’Oora, (Londra 1953), uno dei più interessanti artisti italiani della recente pittura astratta contemporanea, presenta in questa sua seconda mostra personale alla Galleria Il Milione di Milano, una scelta delle sue recenti pitture monocrome.
Scrive in catalogo Giorgio Bonomi: “...L’artista qui riprende, con le diversità apportate dalla sua poetica, la grande lezione della monocromia che possiamo far iniziare da certe opere di Turner e di Monet e che trova piena consapevolezza, teorica e fattuale, in Malevič, per poi “transitare” nella rigidità dei tre colori fondamentali in Mondrian, quindi rivivere in molta parte della Scuola di New York (Reinhardt, Rothko, Newman) ed anche in Martin e Ryman...l’opera di D’Oora così si manifesta nella sua complessa maturità, con connotati propri che si riallacciano sì alla storia dell’arte contemporanea, e in particolare ad un suo filone, ma, allo stesso tempo, “superano” i punti di riferimento per una poetica propria e fondata soggettivamente, a cominciare dalla “ribellione” nei confronti dell’unicità dei colori fondamentali (affascinanti sono le variazioni dei blu o dei rossi, per fare solo questi esempi, nelle diverse opere “monocrome”); della “sacralità” della superficie bidimensionale e assolutizzata in se stessa, senza possibilità di intervento che non sia la semplice stesura di colore; della analiticità intellettualistica più che concettuale; ed anche dell’ipostatizzazione metafisica degli elementi del dipingere...”
Scrive in catalogo Giorgio Bonomi: “...L’artista qui riprende, con le diversità apportate dalla sua poetica, la grande lezione della monocromia che possiamo far iniziare da certe opere di Turner e di Monet e che trova piena consapevolezza, teorica e fattuale, in Malevič, per poi “transitare” nella rigidità dei tre colori fondamentali in Mondrian, quindi rivivere in molta parte della Scuola di New York (Reinhardt, Rothko, Newman) ed anche in Martin e Ryman...l’opera di D’Oora così si manifesta nella sua complessa maturità, con connotati propri che si riallacciano sì alla storia dell’arte contemporanea, e in particolare ad un suo filone, ma, allo stesso tempo, “superano” i punti di riferimento per una poetica propria e fondata soggettivamente, a cominciare dalla “ribellione” nei confronti dell’unicità dei colori fondamentali (affascinanti sono le variazioni dei blu o dei rossi, per fare solo questi esempi, nelle diverse opere “monocrome”); della “sacralità” della superficie bidimensionale e assolutizzata in se stessa, senza possibilità di intervento che non sia la semplice stesura di colore; della analiticità intellettualistica più che concettuale; ed anche dell’ipostatizzazione metafisica degli elementi del dipingere...”
16
aprile 2014
Domenico D’Oora
Dal 16 aprile al 30 maggio 2014
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL MILIONE
Milano, Via Pietro Maroncelli, 7, (Milano)
Milano, Via Pietro Maroncelli, 7, (Milano)
Orario di apertura
10,30-13,oo 15,30-19 sabato su appuntamento
Vernissage
16 Aprile 2014, h 18,30
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