Opere di:
Claudio ADAMI, Marisa ALBANESE, Antonio CAPACCIO, GeaCASOLARO,
Massimo CATALANI, Elvio CHIRICOZZI, Roberto D’ALBERTO, Franco DE COURTEN,
Graziano DI GIULIO, Juan DOFFO, Stefania FABRIZI, Ines FONTENLA, Tommaso MASSIMI,
Daniela MONACI, Hannu PALOSUO, Fabrizio PASSARELLA, Daniela PEREGO, Eduardo PLA,
PUPILLO, Massimo RUIU, Paolo SABBATINI, Oscar TURCO.

La mostra, che aprirà il 7 ottobre prossimo, verrà ospitata in uno spazio che possiamo tranquillamente definire “inusuale”: si tratta, infatti, della Business School di Telecom Italia Learnig Services immersa nel verde delle colline intorno a L’Aquila.
Un luogo poco “sacro” per l’arte; un connubio che sembra difficile come difficile sembra il legame fra arte ed economia, fra arte e formazione d’impresa.

La sfida -avvicinando, fisicamente, i due mondi e cercando di cogliere le interazioni possibili che rechino vantaggio ad entrambi- è dimostrare il possibile affiancamento dell’una con le altre salvando, nel rispetto reciproco, le proprie identità e la possibilità di coesistenza fra mondi dell’arte e dell’economia.

Le opere inserite in questa mostra, tutte su carta a testimoniare che non c’è soluzione di continuità tra l’una e le altre, dialogano con le superfici di questo spazio e creano correnti di forza, di struttura, di cromia e di ombra, producendo uno stato di fusione o di collisione, di orizzonte o di capovolgimento.

Gli artisti presenti, di cui molti giá noti in campo internazionale e alcuni esponenti delle nuove generazioni ma in grado di produrre opere di alto profilo, offrono la possibilità di dare uno sguardo a quella che è già l’arte del terzo millennio.