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Dennis Hopper – Scratching the Surface: Photographs
Hopper, noto come il regista del film “cult” Easy Rider (1969) e protagonista di diversi colossal tra cui Apocalypse Now (1979), inizia ad interessarsi alla fotografia alla fine degli anni ‘50 grazie all’ incoraggiamento di James Dean, con il quale lavorò sul set di Gioventù Bruciata (1955). E’ negli anni ‘60 che la fotografia diventa il suo principale mezzo di espressione artistica per raccontare la cultura americana del tempo attraverso icone quali Martin Luther King, John Wayne e Andy Warhol, ed i paesaggi dei suoi frequenti viaggi “on the road”. Nella mostra di Roma Gagosian Gallery presenta circa 80 “vintage prints” degli anni ‘60, e una serie di immagini di particolare immediatezza realizzate nei dintorni di Taos, New Mexico, dove l’attore si era trasferito tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio dei ‘70 e dove ha voluto essere sepolto. Il lavoro fotografico di Hopper é in mostra anche alla Royal Academy di Londra.
“The facade is not only what you want, but what you put on to get what you want. The surface is where man lives. And scratching it, should be scratching where he lives”.
Gagosian Gallery è lieta di annunciare la mostra Scratching the Surface: Photographs by Dennis Hopper.
Hopper, noto come il regista del film “cult” Easy Rider (1969) e protagonista di diversi colossal tra cui Apocalypse Now (1979), inizia ad interessarsi alla fotografia alla fine degli anni ‘50 grazie all’ incoraggiamento di James Dean, con il quale lavorò sul set di Gioventù Bruciata (1955). E’ negli anni ‘60 che la fotografia diventa il suo principale mezzo di espressione artistica per raccontare la cultura americana del tempo attraverso icone quali Martin Luther King, John Wayne e Andy Warhol, ed i paesaggi dei suoi frequenti viaggi “on the road”. Nella mostra di Roma Gagosian Gallery presenta circa 80 “vintage prints” degli anni ‘60, e una serie di immagini di particolare immediatezza realizzate nei dintorni di Taos, New Mexico, dove l’attore si era trasferito tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio dei ‘70 e dove ha voluto essere sepolto. Il lavoro fotografico di Hopper é in mostra anche alla Royal Academy di Londra.
Dennis Hopper (Dodge City, Kansas 1936 – Venice, California 2010) è stato fotografo, attore e regista. Le sue opera fotografiche sono parte integrante delle collezioni permanenti del Metropolitan Museum of Art, (New York), del Museum of Modern Art, del Los Angeles County Museum of Art (Los Angeles), del Museum of Contemporary Art (Los Angeles), e del Carnegie Museum of Art, (Pittsburgh). Tra le sue mostre personali più importanti si annoverano: “Dennis Hopper: Black and White Photographs,” Fort Worth Art Center Museum, Texas (1970), e Corcoran Gallery of Art in Washington, D.C. (1971); “Dennis Hopper: A Keen Eye; Artist, Photographer, Filmmaker,” Stedelijk Museum, Amsterdam (2001); “Dennis Hopper: A System of Moments,” Museum für angewandte Kunst, Vienna (2001); “Dennis Hopper: Double Standard,” Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2010); and “The Lost Album,” Martin Gropius Bau, Berlin (2012); “On the Road,” Museo Picasso, Malaga (2013); “The Lost Album”, Royal Academy of Arts, London (in mostra fino al 19 ottobre 2014).
Dennis Hopper – Scratching the Surface: Photographs
Roma, Via Francesco Crispi, 16, (Roma)