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Morena Antonucci – Majas wolf. Il lupo di Maja
(…) a motivare il lavoro di Morena Antonucci è in primo luogo la natura
intatta e carica di valenze sacrali delle pendici della Majella: (…) che sembra
racchiudere lo spirito primigenio di una stirpe e di una terra.
(Carlo Fabrizio Carli, 2006, Proiezioni sostenibili, Ianieri Editore, Pescara)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
IL MAJAS WOLF - IL LUPO DI MAJA, DI MORENA ANTONUCCI DA WOLFSBURG AL CASTELLO
DUCALE DI PALENA (CH)
È l’Artista Morena Antonucci, tramite la sua mostra personale Il lupo di Maja,
che ha rappresentato la sintonia che lega l’Abruzzo, in particolare il suo
Parco Nazionale della Majella, con la città basso sassone, sede della
Volkswagen. Essi, infatti, sono accomunati dallo stesso simbolo, personaggio
principale del ciclo pittorico dell’Artista: il lupo. L’animale, quale emblema
di animosità, libertà e coraggio, diventa metafora dei temi portanti del
decennale (2004-2014) percorso artistico della pittrice, quali il concetto di
“sostenibilità culturale” e la tesi di “Arte come Bene Relazionale”.
Il primo tema, infatti, è stato rappresentato proprio dall’artista che nel
2003, con il suo passaggio da Latina, città natale in prossimità di Roma, al
Parco Nazionale della Majella, ha voluto ritrovare una dimensione esistenziale
a “misura d’uomo”, capace di governare il senso di spaesamento e di disagio
associato a una società globalizzata, e di ridare senso al proprio processo
creativo. Ella, in questo modo, ha verificato la sua ipotesi che l’artista,
provando un senso d’inadeguatezza dovuto alla sua impossibilità di essere
rappresentante e testimone di uno spazio-tempo globalizzato, avesse la
necessità di “ritrovarsi” in un contesto, locale, più appropriato alla propria
dimensione umana, che gli concedesse allo stesso tempo di riappropriarsi di
azioni funzionali e significative per la società, anche morali, simboliche e
educative, orientate alla costruzione di un capitale sociale teso alla
crescita, alla fiducia e alla reciprocità.
Così viene inserito anche il secondo tema, strettamente legato al primo,
poiché la seconda ipotesi sostenuta dalla pittrice è che l’arte debba ritrovare
la propria valenza “relazionale”, come strumento che consenta di mettere in
atto quel sistema d’interazioni sociali, teso alla formazione dell’identità e
della cultura dell’uomo e del territorio di cui fa parte.
Nello specifico l’arte di Morena Antonucci si è espressa nel Parco Nazionale
della Majella e, considerato il contesto di riferimento, il lupo, simbolo del
Parco stesso, diventa perciò la metafora del senso del luogo; di una dimensione
autoctona e atavica del territorio. Così come metafora di radicamento e libertà
di rispetto e difesa dell’originaria identità del luogo.
La mostra, resa possibile grazie all’ospitalità e all’importante invito dell’
Istituto Italiano di Cultura di Wolfsburg, ha compreso venti opere, acrilici su
tela, alcune delle quali non hanno come tema il lupo, ma sono denominate
afflati, tese a cogliere quell’energia che spontaneamente, di getto, si coglie
dall’incontaminata natura del Parco Nazionale della Majella.
Nel mese di Agosto 2014 l’intera collezione di opere d’arte esposte a
Wolfsburg, denominata Majas wolf – Il lupo di Maja, verrà ospitata dal Comune
di Palena (Ch), presso i locali del Castello Ducale.
L’inaugurazione è prevista per il giorno 03 agosto 2014 alle ore 17,30.
È previsto inoltre, a testimonianza dell’esperienza artistica della pittrice,
l’intervento della dott.ssa Mariangela Lannutti.
L’esposizione, che gode del Patrocinio Culturale dell’Ente Parco Nazionale
della Majella e del supporto dell’Associazione Culturale DiAdeArte, rimarrà
allestita fino al giorno 25 agosto 2014.
Fossacesia (Ch), 21 luglio
2014
Silvia Di Salvatore
Morena Antonucci (Latina, 1965).
Individuata nel 1996 dal critico d’arte Giorgio Agnisola, ha avuto modo di
frequentare, fino ai primi anni del terzo millennio, lo studio dei Maestri
Andrea Martone ed Ennio Calabria, pur tuttavia mantenendo, come sottolineato
nel 2006 dallo storico dell’arte Carlo Fabrizio Carli, una dimensione pittorica
del tutto personale, autonoma ed autoreferenziale.
Dal 2004 ha avviato il percorso artistico ed esistenziale Proiezioni
sostenibili, patrocinato sin dagli esordi dall’Ente Parco Nazionale della
Majella, cui nel 2006 la Ianieri edizioni ha dedicato l’omonima pubblicazione
con approfondimenti critici di Giuliano Manacorda, Carlo Fabrizio Carli e
Rosalba Silvestri. Il percorso è stato altresì documentato dallo speciale
servizio televisivo di Rai3 Abruzzo del 26 settembre 2006, a cura di Domenico
Logozzo.
Tale ciclo di dipinti è stato esposto, con mostre personali, in prestigiose
sedi nazionali ed internazionali quali ad esempio: Museo Michetti di
Francavilla al Mare, il Palazzo degli Studi di Lanciano, il Théâtre des
Capucins di Lussemburgo, l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia (Germania),
la Galleria Trifoglio Arte e il Museo d’Arte Costantino Barbella di Chieti.
Definita da Mons. Bruno Forte “artista al servizio della bellezza e dell’
amore”, nel 2011 ha realizzato il logo per il Convegno ecclesiale dell’
Arcidiocesi di Chieti-Vasto.
Sue opere sono presenti in rilevanti collezioni private e pubbliche in Italia
ed all’estero, fra cui il Comune di Wolfsburg c/o Planetarium, la Pinacoteca
Internazionale d’Arte Francescana delle Marche, la Collezione Alfredo e
Teresita Paglione connessa al Museo En Plein Air di Mosaici di Tornareccio (Ch)
e il Museo d’Arte Costantino Barbella di Chieti.
Nel 2013 pone in essere il progetto Arte come Bene Relazionale per il quale le
viene affidato l’incarico di realizzare dipinti murali di grandi dimensioni
negli ambienti principali del Castello Medievale del Comune di Gamberale (Ch).
Ѐ inserita nel Catalogo d’Arte Moderna della Mondadori, edizione 2003, e il
suo percorso artistico è documentato presso l’ARBIQ Archivio Biblioteca della
Fondazione Quadriennale di Roma.
L’Istituto Italiano di Cultura di Wolfsburg (Germania) l’ha invitata, nel mese
di maggio 2014, a rappresentare l’Italia ed in particolare il Parco Nazionale
della Majella, con una mostra personale inerente al Lupo ed al suo valore
simbolico, nell’era contemporanea, quale metafora dei concetti di bene
relazionale e di sostenibilità ambientale-culturale, in tale circostanza
l'Assessorato alla Cultura del Comune di Wolfsburg ha acquistato una sua opera
di grandi dimensioni, collocata nel famoso Planetarium della città
DUCALE DI PALENA (CH)
È l’Artista Morena Antonucci, tramite la sua mostra personale Il lupo di Maja,
che ha rappresentato la sintonia che lega l’Abruzzo, in particolare il suo
Parco Nazionale della Majella, con la città basso sassone, sede della
Volkswagen. Essi, infatti, sono accomunati dallo stesso simbolo, personaggio
principale del ciclo pittorico dell’Artista: il lupo. L’animale, quale emblema
di animosità, libertà e coraggio, diventa metafora dei temi portanti del
decennale (2004-2014) percorso artistico della pittrice, quali il concetto di
“sostenibilità culturale” e la tesi di “Arte come Bene Relazionale”.
Il primo tema, infatti, è stato rappresentato proprio dall’artista che nel
2003, con il suo passaggio da Latina, città natale in prossimità di Roma, al
Parco Nazionale della Majella, ha voluto ritrovare una dimensione esistenziale
a “misura d’uomo”, capace di governare il senso di spaesamento e di disagio
associato a una società globalizzata, e di ridare senso al proprio processo
creativo. Ella, in questo modo, ha verificato la sua ipotesi che l’artista,
provando un senso d’inadeguatezza dovuto alla sua impossibilità di essere
rappresentante e testimone di uno spazio-tempo globalizzato, avesse la
necessità di “ritrovarsi” in un contesto, locale, più appropriato alla propria
dimensione umana, che gli concedesse allo stesso tempo di riappropriarsi di
azioni funzionali e significative per la società, anche morali, simboliche e
educative, orientate alla costruzione di un capitale sociale teso alla
crescita, alla fiducia e alla reciprocità.
Così viene inserito anche il secondo tema, strettamente legato al primo,
poiché la seconda ipotesi sostenuta dalla pittrice è che l’arte debba ritrovare
la propria valenza “relazionale”, come strumento che consenta di mettere in
atto quel sistema d’interazioni sociali, teso alla formazione dell’identità e
della cultura dell’uomo e del territorio di cui fa parte.
Nello specifico l’arte di Morena Antonucci si è espressa nel Parco Nazionale
della Majella e, considerato il contesto di riferimento, il lupo, simbolo del
Parco stesso, diventa perciò la metafora del senso del luogo; di una dimensione
autoctona e atavica del territorio. Così come metafora di radicamento e libertà
di rispetto e difesa dell’originaria identità del luogo.
La mostra, resa possibile grazie all’ospitalità e all’importante invito dell’
Istituto Italiano di Cultura di Wolfsburg, ha compreso venti opere, acrilici su
tela, alcune delle quali non hanno come tema il lupo, ma sono denominate
afflati, tese a cogliere quell’energia che spontaneamente, di getto, si coglie
dall’incontaminata natura del Parco Nazionale della Majella.
Nel mese di Agosto 2014 l’intera collezione di opere d’arte esposte a
Wolfsburg, denominata Majas wolf – Il lupo di Maja, verrà ospitata dal Comune
di Palena (Ch), presso i locali del Castello Ducale.
L’inaugurazione è prevista per il giorno 03 agosto 2014 alle ore 17,30.
È previsto inoltre, a testimonianza dell’esperienza artistica della pittrice,
l’intervento della dott.ssa Mariangela Lannutti.
L’esposizione, che gode del Patrocinio Culturale dell’Ente Parco Nazionale
della Majella e del supporto dell’Associazione Culturale DiAdeArte, rimarrà
allestita fino al giorno 25 agosto 2014.
Fossacesia (Ch), 21 luglio
2014
Silvia Di Salvatore
Morena Antonucci (Latina, 1965).
Individuata nel 1996 dal critico d’arte Giorgio Agnisola, ha avuto modo di
frequentare, fino ai primi anni del terzo millennio, lo studio dei Maestri
Andrea Martone ed Ennio Calabria, pur tuttavia mantenendo, come sottolineato
nel 2006 dallo storico dell’arte Carlo Fabrizio Carli, una dimensione pittorica
del tutto personale, autonoma ed autoreferenziale.
Dal 2004 ha avviato il percorso artistico ed esistenziale Proiezioni
sostenibili, patrocinato sin dagli esordi dall’Ente Parco Nazionale della
Majella, cui nel 2006 la Ianieri edizioni ha dedicato l’omonima pubblicazione
con approfondimenti critici di Giuliano Manacorda, Carlo Fabrizio Carli e
Rosalba Silvestri. Il percorso è stato altresì documentato dallo speciale
servizio televisivo di Rai3 Abruzzo del 26 settembre 2006, a cura di Domenico
Logozzo.
Tale ciclo di dipinti è stato esposto, con mostre personali, in prestigiose
sedi nazionali ed internazionali quali ad esempio: Museo Michetti di
Francavilla al Mare, il Palazzo degli Studi di Lanciano, il Théâtre des
Capucins di Lussemburgo, l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia (Germania),
la Galleria Trifoglio Arte e il Museo d’Arte Costantino Barbella di Chieti.
Definita da Mons. Bruno Forte “artista al servizio della bellezza e dell’
amore”, nel 2011 ha realizzato il logo per il Convegno ecclesiale dell’
Arcidiocesi di Chieti-Vasto.
Sue opere sono presenti in rilevanti collezioni private e pubbliche in Italia
ed all’estero, fra cui il Comune di Wolfsburg c/o Planetarium, la Pinacoteca
Internazionale d’Arte Francescana delle Marche, la Collezione Alfredo e
Teresita Paglione connessa al Museo En Plein Air di Mosaici di Tornareccio (Ch)
e il Museo d’Arte Costantino Barbella di Chieti.
Nel 2013 pone in essere il progetto Arte come Bene Relazionale per il quale le
viene affidato l’incarico di realizzare dipinti murali di grandi dimensioni
negli ambienti principali del Castello Medievale del Comune di Gamberale (Ch).
Ѐ inserita nel Catalogo d’Arte Moderna della Mondadori, edizione 2003, e il
suo percorso artistico è documentato presso l’ARBIQ Archivio Biblioteca della
Fondazione Quadriennale di Roma.
L’Istituto Italiano di Cultura di Wolfsburg (Germania) l’ha invitata, nel mese
di maggio 2014, a rappresentare l’Italia ed in particolare il Parco Nazionale
della Majella, con una mostra personale inerente al Lupo ed al suo valore
simbolico, nell’era contemporanea, quale metafora dei concetti di bene
relazionale e di sostenibilità ambientale-culturale, in tale circostanza
l'Assessorato alla Cultura del Comune di Wolfsburg ha acquistato una sua opera
di grandi dimensioni, collocata nel famoso Planetarium della città
03
agosto 2014
Morena Antonucci – Majas wolf. Il lupo di Maja
Dal 03 al 25 agosto 2014
arte contemporanea
Location
CASTELLO DUCALE
Palena, (Chieti)
Palena, (Chieti)
Orario di apertura
10,00/13,00 – 17,00/20,00
Vernissage
3 Agosto 2014, H 17.30
Autore
Curatore