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Il congegno della vita
mostra collettiva
Comunicato stampa
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Pirandello ispira una nuova esposizione con l’obiettivo di lasciar riflettere, incuriosire, accattivare. Il progresso e l’evoluzione non rendono felici, ma aiutano a vivere; ‘la tecnologia non si può ammirare’ dice Pirandello e non arricchisce l’umanità. In un tempo dominato dall’avanguardia dove ogni confine non è più tale si è scelto di tornare alla semplicità naturale e di farlo con l’arte che nella contemporaneità espressiva si avvale dei mezzi più disparati per dilettare ed avvincere. Emozioni e musica sono il binomio da rintracciare tra toni profondi figurativi e colori avvincenti di figurazione ovattata da una gestualità rarefatta. Luisa Albert, Alessandro Azzario, Caludio Bandini, AlfredoTorsello sono i prescelti per dire del congegno della vita. Luisa Albert si esprime con la figurazione dagli accenti scuri attraverso pugili dai muscoli evidenti e dai pugni manifesti: un'arte dalla tecnica grandiosa e dalla gestualità rapida, tanto rapida da mostrare la sua maestrìa in forma grandiosa nella cura dei dettagli, quando abbandona il marrone per prendere il rosso o il giallo. Alessandro Azzario tratteggia con precisione grandiosa volti e corpi in fondi foschi, inconsueti ed atipici e per questo elevatamente geniali. Un'arte figurativa essenziale ricondotta al solo utilizzo del bianco e nero dove a parlare sono essenzialismo e rigore senza dimenticare l'originalità tecnica e di ideazione: risultato di una mano precisa e timida dove la figurazione contemporanea si inchina nel rispetto dell'atipicità e dell'eleganza rappresentativa. Claudio Bandini è un maestro d'arte avvezzo al blu, il suo blu cielo, dove perdersi come in un viaggio in cui non saper dove andare con la certezza di giungere da qualche parte: un'arte meticolosa e accattivante, concettuale e intrigante, spesso poetica in cui ritrovarsi a rintracciare forme giganti o infinitamente piccle. Alfredo Torsello si destreggia con cura tra astrazione e figurazione esponendo quattro opere concettuali in cui 'lasciasi andare' dal proprio sentire, da come la mente detta: un'arte in continua evoluzione che affascina con il colore e intriga con i gesti; sempre diverse le sue creazioni e per questo originali poiché in ogni lavoro c’è un segno distintivo che è volàno per la successiva grande esecuzione.
«Oh perché gli uomini,» domandavo a me stesso, smaniosamente, «si affannano così a rendere man mano più complicato il congegno della loro vita? Perché tutto questo stordimento di macchine? E che farà l'uomo quando le macchine faranno tutto? Si accorgerà allora che il così detto progresso non ha nulla a che fare con la felicità? Di tutte le invenzioni, con cui la scienza crede onestamente d'arricchire l'umanità (e la impoverisce, perché costano tanto care), che gioia in fondo proviamo noi, anche ammirandole?», Luigi Prandello, Il fu Mattia Pascal
«Oh perché gli uomini,» domandavo a me stesso, smaniosamente, «si affannano così a rendere man mano più complicato il congegno della loro vita? Perché tutto questo stordimento di macchine? E che farà l'uomo quando le macchine faranno tutto? Si accorgerà allora che il così detto progresso non ha nulla a che fare con la felicità? Di tutte le invenzioni, con cui la scienza crede onestamente d'arricchire l'umanità (e la impoverisce, perché costano tanto care), che gioia in fondo proviamo noi, anche ammirandole?», Luigi Prandello, Il fu Mattia Pascal
22
agosto 2014
Il congegno della vita
Dal 22 agosto al 05 settembre 2014
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Orario di apertura
lun- ven. 17 – 20. sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso
Vernissage
22 Agosto 2014, ore 18.00
Autore
Curatore