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Gladiatores e agone sportivo. Armi ed armature dell’Impero Romano allo Stadio di Domiziano
I gladiatori rappresentano una delle più caratteristiche e affermate espressioni della cultura di Roma antica; strumento di propaganda politica, espressione di violenza ma anche di coraggio e onore hanno da sempre influenzato il corso della storia, raffigurando sia la cultura pratica che l’efficienza organizzativa tipica dei Romani.
Comunicato stampa
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Lo Stadio di Domiziano, l’area archeologica situata sotto Piazza Navona
recuperata dopo anni di restauro e recentemente aperta al pubblico, presenta
“Gladiatores e Agone Sportivo - Armi e Armature dell’Impero Romano”
Promossa ed organizzata dallo Stadio di Domiziano, l’esposizione si pone come un ‘viaggio’
emozionante ed avvincente nella gladiatura, una delle più caratteristiche e affermate espressioni della
cultura di Roma antica.
La collezione ricostruita dall’Arch. Silvano Mattesini (Associazione Archeos) è ora integrata nel sistema
espositivo dell'area archeologica.
Unica nel suo genere, la raccolta comprende corazze, elmi, spade, scudi, schinieri, cinture, cingula e
maniche di protezione: circa 350 esemplari.
Ordinata in sei diverse sezioni, l’esposizione che sviluppa il filone dell’archeologia sperimentale
ripercorre la storia dell’armamento gladiatorio dal IV secolo a.C. fino all’inizio del II secolo d.C.,
illustrandone le diverse tipologie e seguendone l’evoluzione.
Accanto alle armi e alle armature anche tutti gli accessori utilizzati nell’agone sportivo: dai guantoni
alle lance, dalle loriche da auriga ai dischi da lancio, dagli strumenti musicali dell’epoca alle maschere
tragiche.
Da non perdere lungo il percorso l’armamento da parata di un personaggio della gens Flavia; gli elmi da
cerimonia della caserma gladiatoria di Pompei; gli elmi da Mirmillone e da Hoplomachus e la tipologia
di armamento dell’esercito romano, tanto influenzato proprio dalle esperienze gladiatorie.
Al centro della scena, chiaramente, il gladiatore la cui figura subì nei secoli un grande cambiamento: da
semplice guerriero catturato dai soldati romani in battaglia a vero e proprio professionista, famoso come
una ‘celeb’ di oggi.
I giochi gladiatori divennero, infatti, un fenomeno così popolare e remunerativo che attrassero non solo
uomini liberi ma anche donne, nobili romani, senatori e, anche, imperatori.
L’esposizione permette di scoprire, inoltre, le varie classi di gladiatori: dai Thraeces riconoscibili dalla
loro spada ricurva agli Hoplomachi provvisti di alti schinieri; dai Sagittarii equipaggiati di archi e frecce
agli Equites con lancia e spade; dai Retiarii muniti di rete e tridente ai Venatores in lotta contro le fiere;
dai Provocatores armati alla maniera militare ai Mirmillones, la classe più comune di gladiatori.
E per dare ai visitatori un’idea precisa di come si svolgevano gli scontri reali, in grandi vetrine saranno
rappresentate le “coppie” di combattimento, quelle che, secondo regole ben precise, si affrontavano
tra di loro nell’arena: Thraex contro Mirmillone, Mirmillone contro Hoplomachus, Provocator contro
Provocator...
“Il ritorno dei gladiatori allo Stadio Domiziano ha un doppio significato: vuole ricordare che i gladiatori hanno
combattuto non solo al Colosseo ma anche in questo stadio e che le regole gladiatorie furono codificate stabilmente proprio
dall’Imperatore Domiziano dopo trecento anni di gestione privata” afferma Matteo Tamburella, Responsabile
dello Stadio Domiziano.
recuperata dopo anni di restauro e recentemente aperta al pubblico, presenta
“Gladiatores e Agone Sportivo - Armi e Armature dell’Impero Romano”
Promossa ed organizzata dallo Stadio di Domiziano, l’esposizione si pone come un ‘viaggio’
emozionante ed avvincente nella gladiatura, una delle più caratteristiche e affermate espressioni della
cultura di Roma antica.
La collezione ricostruita dall’Arch. Silvano Mattesini (Associazione Archeos) è ora integrata nel sistema
espositivo dell'area archeologica.
Unica nel suo genere, la raccolta comprende corazze, elmi, spade, scudi, schinieri, cinture, cingula e
maniche di protezione: circa 350 esemplari.
Ordinata in sei diverse sezioni, l’esposizione che sviluppa il filone dell’archeologia sperimentale
ripercorre la storia dell’armamento gladiatorio dal IV secolo a.C. fino all’inizio del II secolo d.C.,
illustrandone le diverse tipologie e seguendone l’evoluzione.
Accanto alle armi e alle armature anche tutti gli accessori utilizzati nell’agone sportivo: dai guantoni
alle lance, dalle loriche da auriga ai dischi da lancio, dagli strumenti musicali dell’epoca alle maschere
tragiche.
Da non perdere lungo il percorso l’armamento da parata di un personaggio della gens Flavia; gli elmi da
cerimonia della caserma gladiatoria di Pompei; gli elmi da Mirmillone e da Hoplomachus e la tipologia
di armamento dell’esercito romano, tanto influenzato proprio dalle esperienze gladiatorie.
Al centro della scena, chiaramente, il gladiatore la cui figura subì nei secoli un grande cambiamento: da
semplice guerriero catturato dai soldati romani in battaglia a vero e proprio professionista, famoso come
una ‘celeb’ di oggi.
I giochi gladiatori divennero, infatti, un fenomeno così popolare e remunerativo che attrassero non solo
uomini liberi ma anche donne, nobili romani, senatori e, anche, imperatori.
L’esposizione permette di scoprire, inoltre, le varie classi di gladiatori: dai Thraeces riconoscibili dalla
loro spada ricurva agli Hoplomachi provvisti di alti schinieri; dai Sagittarii equipaggiati di archi e frecce
agli Equites con lancia e spade; dai Retiarii muniti di rete e tridente ai Venatores in lotta contro le fiere;
dai Provocatores armati alla maniera militare ai Mirmillones, la classe più comune di gladiatori.
E per dare ai visitatori un’idea precisa di come si svolgevano gli scontri reali, in grandi vetrine saranno
rappresentate le “coppie” di combattimento, quelle che, secondo regole ben precise, si affrontavano
tra di loro nell’arena: Thraex contro Mirmillone, Mirmillone contro Hoplomachus, Provocator contro
Provocator...
“Il ritorno dei gladiatori allo Stadio Domiziano ha un doppio significato: vuole ricordare che i gladiatori hanno
combattuto non solo al Colosseo ma anche in questo stadio e che le regole gladiatorie furono codificate stabilmente proprio
dall’Imperatore Domiziano dopo trecento anni di gestione privata” afferma Matteo Tamburella, Responsabile
dello Stadio Domiziano.
25
settembre 2014
Gladiatores e agone sportivo. Armi ed armature dell’Impero Romano allo Stadio di Domiziano
Dal 25 settembre 2014 al 30 marzo 2015
archeologia
Location
STADIO DI DOMIZIANO – CORTE DEL VIGNOLA
Roma, Piazza Di Tor Sanguigna, 13, (ROMA)
Roma, Piazza Di Tor Sanguigna, 13, (ROMA)
Biglietti
Biglietto Intero € 5
Biglietto Ridotto € 3,50
La gratuità è prevista per bambini fino ai 12 anni, portatori di handicap con accompagnatore.
Orario di apertura
Da Lunedì a Domenica 11.00-20.00
Venerdì dalle ore 11.00 alle ore 22.00
La biglietteria chiude 30 minuti prima
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