cartone – cannetè – colorato –
il mio intervento – incidere – tagliare – piegare – soprammettere – colore su colore –
installazione – la parete – assemblaggio – misure –
ordine – caos – dentro – fuori –
realtà – il nuovo – da subito vecchio –
casualità – a momenti tutto è bello –

Paolo Masi

Cartone da imballaggio
La linearizzazione è nel materiale. Nel cartone più raffinato, una copertura di carta bianca, fa trasparire la struttura interna. Il mio intervento: accentuare questa struttura per renderla più percepibile; tagliare la carta che la nasconde, evidenziare la linearizzazione, indulgere nelle indicazioni orizzontale-verticale. Gli adesivi, trasparenti o a copertura, e le veline appoggiate sopra, incollate a fasi successive fino a raggiungere un impatto di maggiore consistenza percettiva, sono le alternative a questo prototipo industriale che è il cartone da imballaggio. La visualizzazione è anche laterale. I quattro lati hanno uno spessore attraverso il quale è possibile vedere all’interno la costolatura che lo regge, rendendolo stabile. La superficie è il risultato di questo programma di piegature e sovrammissioni e il senso costruttivo che in ultima analisi, lo rende stimolante. È friabile, si deteriora con facilità. Le strade, i magazzini all’ingrosso, gli imballatori, i negozi di elettrodomestici, gli scatolati, i librai ne sono pieni. Io, lo taglio […] ne organizzo una serie a linee successive, preoccupandomi esclusivamente degli accostamenti che ne evidenziano nella costante, la singolare individualità.

Paolo Masi, Cartone da imballaggio, 1976 in a cura di Flaminio Gualdoni, Paolo Masi. La responsabilità dell’occhio , 2013, pp. 132-133